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Non amo gli artisti leader!

Non amo gli artisti leader, quelli che si considerano difensori della giustizia e dei più deboli, paiono capi politici nei confronti di quelli che vorrebbero proteggere che secondo loro non sono in grado di farlo.
Una vita di ricerca a interrogarsi su chi detenga il potere e se l'eserciti correttamente: sono artisti profondamente sospettosi verso ciò che appare loro ambiguo e non sufficientemente chiaro e nitido.

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Non amo gli artisti solari!

Non amo gli artisti solari!

Non amo gli artisti solari, non manifestano mai apprensione, affascinano e disarmano con gradevolezza.
Eterni bambini, adolescenti innamorati della propria immagine riflessa, convinti della propria eccezionalità non ascoltano, vedono, e osservano la realtà oggettiva:
non amano essere etichettati neanche secondo la professione, "non sono solo un artista, sono molto di più".

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Artista in cerca d'approvazione negasi!

Non amo gli artisti che non sanno esistere senza l'approvazione dell'altro: adattano la loro sensibilità agli altri in cerca del consenso!
Quando non ottengono l'approvazione diventano adulatori verso chi è in condizione di legittimarli e imporli al pubblico, nel nome di questo sono trasformisti, mostrano all'altro quello che vogliono, alimentano condivisioni e mi piace per poi arrogarsi il diritto di pretendere d'insegnare ad artisti come me, come mi starebbe al mondo: paiono mia madre!

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Dal buio alla luce/From darkness to light

Alberi - particolare scultura Carlo Guzzi

Nuova iniziativa dedicata all’arte nell’aeroporto di Milano Malpensa, con la mostra collettiva di arte contemporanea dal titolo “Dal buio alla luce/From darkness to light” firmata da artisti del calibro di Jacopo Foggini, Carlo Guzzi, Davide Paglia e Vincenzo Lo Sasso che i passeggeri in partenza per le destinazioni extra Schengen possono ammirare fino al 31 dicembre 2022 mentre si dirigono verso il loro gate di imbarco al Terminal 1.

L'artista che si giustifica si pregiudica!

Title: Arts and gardens. mixed media 1,50 per 1 m.

L'artista che si giustifica si pregiudica!

 

L'arte è una questione di diversità che si sincronizzano: i flussi linguistici dell'arte sono fondati sulla capacità di calarsi nel punto di vista dell'altro.

Il linguaggio dell'arte non è un pensiero assillante, è la capacità d'osservare il linguaggio, anche il proprio senza farlo diventare abitudine gestuale:

se il linguaggio dell'arte diventa abitudine si va incontro alla perdita della libertà di rotta di definizione del proprio linguaggio.

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