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Le Polaroid sx 70 manipolate di Augusto De Luca

Le Polaroid sx 70 manipolate di Augusto De Luca

Dall’inizio degli anni ’80, per diversi anni ogni prima settimana di luglio andavo ad Arles in Francia ai Rencontres Internationales de la Photographie. E’ li che conobbi Barbara Hitchcock direttrice degli affari culturali per la Polaroid Corporation a Waltham, Massachusetts che si occupava dell'acquisizione di fotografie artistiche per la Polaroid Collection. Barbara dopo aver visto un mio lavoro su materiale Instant Kodak, mi chiese di realizzare delle immagini su polaroid SX-70 per la loro collezione e mi inviò molti pacchi di materiale in omaggio.

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// Focus on artist // Dalla performing art al tarantismo. L'intervista ad ORLAN, protagonista di Domus Art Residency di Galatina

Per la prima volta in Salento, Orlan è stata protagonista, nel luglio scorso a Galatina, della quarta edizione di Perform(her), il progetto della residenza internazionale Domus Art Residency ideato da Romina De Novellis, che ruota intorno alla performing art partendo dalla ricerca sul tarantismo, e che prosegue con le residenze autunnali avviate a settembre, ospitando le artiste Federica Zianni, Serena Antignani e Sara Terracciano.

UN'OPACITA' AFFETTIVA PER IL SOLE "CARNEVALESCO"

ASHER MAINS --- Empathy of space (materiali vari)
BILLY GERARD FRANK --- Palimpsest, tales spun from sea and memories (stampa su alluminio)
CRISTINA CORVINO --- Luna crescente in Capricorno (tecnica mista)
ELIA INDERLE --- Limiti di pensiero n°15 (olio e smalto su tela)
IAN FRIDAY & SAMUEL OGILVIE --- A syncretism in Karayouacou (performance e videoinstallazione)
MARIALUISA TADEI --- Celestial seaweed (marmo)
OLIVER BENOIT --- Whipping the mind (acrilico su tela)
SUSAN MAINS --- Shakespeare Mas Player (acrilico in tecnica mista)

Alla Biennale di Venezia 2022, è possibile visitare il Padiglione Nazionale di Grenada, in cui espone il Cypher Art Collective (Oliver Benoit, Billy Gerard Frank, Ian Friday, Asher Mains, Susan Mains, Angus Martin, Samuel Ogilvie). Fondamentalmente, a loro interessa la reinterpretazione antropologica per un carnevale all’isola di Carriacou, lo Shakespeare Mas. Qualcosa che ha sempre recepito influenze intercontinentali (sia dall’Europa sia dall’Africa). La mostra contiene filmati, dipinti ed installazioni.

Sogno, linguaggio e movimento!

Sogno, linguaggio e movimento!

Milioni d'anni fa, in Africa, si diffusero i primi ominidi, dormivano e sognavano come noi e come tutte le specie mammifere del pianeta, con migrazioni successive hanno mosso sogni di caccia e fuga, arrivando a scavalcare l'Africa orientale.
70000 anni fa questo viaggio evolutivo tra sogno e linguaggio, ci ha portato modificando il linguaggio dell'arte e muovendoci sognando nel mondo dove viviamo.
I nostri sogni determinano il nostro spazio onirico: biochimica e biologia dell'arte che gestisce il nostro delirio.

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