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Il legame di Marco con Bacon è ben visibile in opere come Dasein, dove la struttura rigida e matematica dei solidi euclidei si mescola nello spazio vuoto e impenetrabile di un oggetto liquido e quotidiano come quello di un sacchetto dell’immondizia. Conscio e inconscio, struttura e sostanza si fondono, pesanti, nella dimensione domestica.
Marco La Rosa svela un lato meno conosciuto: una vera e propria confessione sulle scelte artistiche e sul personale disagio interiore dovuto alla prolungata reclusione della quarantena, che si rivela soffocante. L'arte di Bacon incontra la produzione di La Rosa nella negazione delle strutture di pensiero troppo rigide che non possono reggere il confronto con la drammatica carnalità della vita reale.
Mostre: al via la bipersonale di Ricarda Guantario e Leonardo Guarino che sarà allestita il 2, 3 e 4 agosto a Palazzo Palmieri, a Trani
Guardando alla formazione e alla produzione artistica di Francesco è inevitabile trovare una connessione nella forma e nella sostanza con i tamburi a fessura di Vanuatu: il legno è sempre presente nella sua produzione artistica perché discende da una famiglia di ebanisti e ha studiato liuteria. Vediamo insieme alcune opere dell'artista che ci introduce nel mondo delle scienze naturali con delle sculture tutte da ascoltare.
Francesco Arecco presenta i tamburi a fessura creati a Vanuatu, di cui non si conoscono gli artisti. Questa scelta serve per capire quanto l’arte sia fondamentale per l’uomo in ogni tempo, in ogni luogo della terra e come gli artisti abbiano bisogno oggi di essere canali per trasmettere qualcosa di più grande rispetto alla propria personalità. Vediamo insieme perché.
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Dal progetto I Love Italy, mostra itinerante internazionale che da due anni si muove in tutta Italia e all’estero con lo scopo di valorizzare e promuovere l’arte italiana emergente e il made in Italy, il 12 Aprile 2020 in piena pandemia da Covid19, è nata I Love Italy TV.
ARTE E DIDATTICA (le ragioni dello sguardo)
Di Angelo D'Amato (artista e docente)
L’installazione INFODERMIE di Jacomella (2020) vuole far riflettere sul potere dei media, rappresentati dai fogli di giornale: l’informazione è una merce spesso venduta al miglior offerente e manipolata politicamente.
Patricia Jacomella come Doris Salcedo. Parlando del lavoro di Salcedo, l’artista racconta anche la propria capacità di rileggere e stravolgere la realtà con oggetti di uso quotidiano in grado di riflettere sulle fratture interiori dell’uomo.
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Le opere a me più care di Valerio sono le famose Vigne Bronzee, lavori presenti nella produzione dell’artista da diversi anni (oggi ce ne sono ben 50 elementi) e che percorrono molteplici soggetti, ben collegati fra loro dal tema dell’importanza della coltivazione della terra e della presenza utile dell’uomo.
