Luciano Sozzi - Percorsi
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Luciano Sozzi - Percorsi
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Ideazione, trasformazione, concatenazione, utopia romantica, mistero sicuramente accattivante, magnetismo visivo per animate storie di vita e di memorie, dove protagonista è il disinvolto enigma della forma.
Inaugura sabato 30 aprile 2022, alle ore 17.30, a Volterra (PI), nello spazio delle Logge di Palazzo Pretorio, in Piazza dei Priori, la personale di pittura “Percorsi” di Luciano Sozzi. Maestro volterrano, autore di ambienti cromatici straordinariamente perfetti, presenta gli “schermi” pittorici delle tappe artistiche - ma anche esistenziali - dei suoi protagonisti: gli abitanti di un teatro parallelo eppure ravvicinato, vagamente allucinato, dove si rompe la distinzione fra soggetto e oggetto.
Con opere inedite, l’esposizione è a cura di Sergio Borghesi e promossa dall’Associazione Mondo Nuovo - APS, nell’ambito delle iniziative di “Volterra Prima Città Toscana della Cultura 2022”, con il patrocinio del Comune di Volterra.
Grafico iperrealista a Milano alla fine degli anni ‘70 - e durante il decennio degli ‘80 - artista informale, e poi apparentemente metafisico, nelle fasi più recenti, Luciano Sozzi conserva nella sua ricerca alcuni assiomi ricorrenti: la perfezione quasi innaturale della luce, irresistibili giochi di “non-sense”, la solitudine nel quotidiano condivisa con oggetti-non oggetti fondamentali e intenzionali. La conseguente elevazione di oggetti d’uso, permeati da aleggianti sentimenti nostalgici, su sfondi infiniti dove la profondità è alimentata dalla continuità inscindibile fra luce e colore.
Così dalle caffettiere e scope dominanti della fase iperrealista, fiaschi e ampolle, chitarre picassiane, manichini dechirichiani, si trasformano progressivamente in gentili demoiselles e in bagnanti robotiche, eppure c’è, in questa ulteriore produzione pittorica, anche il ritorno della figura “figurativa”.
È scansionata sul livello più alto dei personaggi composti da volumi snodabili, accattivanti e utopici, fino alla configurazione compiuta: quella di un protagonista maschile profondamente malinconico, sul primo piano delle sue attive memorie, rianimato, sul secondo, da fanciulle stranamente meravigliose, talvolta icone di Modì in vesti (e non vesti) aliene, eppure aperte all’empatia e alla comunicazione. Ma il realismo ritorna anche per gli ambienti: il mare di Terrazza Mascagni a Livorno o la stessa città di Volterra, raccordano la realtà esteriore a quella interiore di questo viaggio analitico singolarissimo, eppure umano.
I quadri di medio e grande formato sono preceduti dal disegno e da acquerelli di prova che costituiscono di per sé opere d’arte. Con un aspetto che condividono con i lavori grafici ad acquaforte: i rompicapi armonici degli incastri volumetrici, le forme ideate di Luciano Sozzi, acquisiscono un calore maggiore accentuando le loro stesse atmosfere, rispetto all’algida bellezza degli sfondi blu di Prussia, dei neri più caldi, dei rosa e dei celesti imponderabili, vuoti e puri come quelli daliniani, degli oli.
Non secondario il ruolo delle citazioni nel linguaggio ancora per certi aspetti raffinatissimo di Luciano Sozzi. Non senza un tocco di ironia cita e ricontestualizza i suoi stessi lavori “antichi”: i pavimenti a scacchiera, ma anche le figure sugli sgabelli, dai lavori di alta grafica commissionati a Milano. Mentre classici dei grandi della pittura moderna - De Chirico, Duchamp, Modigliani, Picasso, Dalì, Balthus - vestono le sembianze delle identità altre di Sozzi, in questi non-luoghi ludici dove i colori sono sempre più gentilmente complementari, e forse nell’implicito messaggio per cui abitare e transitare nella bellezza dell’assurdo, possa restituire dignità, empatia e vitalità al vuoto contemporaneo della realtà umana.
Nel rispetto delle regole di sicurezza e di distanziamento previste per la pandemia da Covid-19, la mostra “Luciano Sozzi - Percorsi” sarà in corso dal 30 aprile al 15 maggio 2022, negli orari: 10-13 e 15-19.
Info: 339 5851268.
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