LOBODILATTICE

Carte Selvatiche

Inaugura

Domenica, 8 Maggio, 2022 - 15:00

Presso

Libreria Bocca
Galleria Vittorio Emanuele II, 12 20121 Milano

A cura di

Francesca Baboni

Partecipa

Ersilia Sarrecchia

Fino a

Domenica, 22 Maggio, 2022 - 18:00

Carte Selvatiche

Comunicato

Alla storica libreria Bocca, in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, si inaugura domenica 8 maggio la personale di Ersilia Sarrecchia Carte selvatiche a cura di Francesca Baboni.  

Il progetto riguarda una serie di opere realizzate su carte pregiate 400 grammi prevalentemente di piccola misura, nei formati 35x25 cm e 40x30 cm.

Lavori che nascono come appunti di lavoro, schizzi e idee che si trasformano presto in opere compiute. Il segno diventa disegno, deciso, incisivo, si mescola, si sovrappone, scava e si alterna al colore, talvolta alla materia che lo spessore della carta riesce a trattenere. "Selvatiche" come i soggetti che ospitano: animali indomiti, liberi e selvaggi, nudi femminili, stralci di corpi e segni che riconducono ad anatomie che generano.

Animalità e femminilità che ritraggono l'essenza dell'essere vivente, come immagini archetipiche di una vita selvaggia ritrovata. Il tema del legame amoroso e' in particolar modo legato ad una femminilità estrinseca, in cui un segno espressionista ma oltremodo armonico, gestuale e materico, va a delineare corpi che si mostrano nella loro più cruda nudità lasciando però trasparire un sentore di ambiguità.

L'intimità del corpo non è mai sfacciatamente esibita ma diviene veicolo di un'interiorità che si esplica attraverso il gesto. 

Protagoniste di una visione fiabesca e onirica, che si lascia alle spalle ogni bruttura dell'umanità, le sue creature animali lasciano spazio a sensazioni di tranquillità e pacatezza, come se avessero addomesticato la loro natura ferina, sebbene non manchino note di selvaggia violenza, nei colori crudi e pastosi. Come rimembranze che affiorano da un'età infantile, brani di ricordi di una edulcorata convivenza uomo-natura, i soggetti del suo particolare bestiario, cervi, lupi, leoni non sono mai ritratti in atteggiamento di attacco o di difesa, ma sempre in atteggiamento quasi umano e benevolo, mentre si rivolgono allo spettatore in attesa di una possibile rinascita.

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