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La storia dell’arte pugliese celebrata nella mostra "Hommage" al CRAC Puglia

Il filo invisibile della memoria e della profonda amicizia ricollega idealmente la poiesis degli artisti pugliesi all’universo creativo dei loro colleghi e maestri scomparsi. E’ questo il nucleo tematico di “Hommage. Artisti che omaggiano artisti”, la mostra itinerante nata da un’idea dell’artista Iginio Iurilli e a cura di Carmelo Cipriani. Dopo le tappe al Museo Nuova Era di Bari e al Torrione Passari di Molfetta, “Hommage” è stata inaugurata lo scorso 9 febbraio, al CRAC Puglia - Centro di ricerca per l’arte contemporanea di Taranto. Rispetto alle due precedenti esposizioni sono state presentate, negli spazi del CRAC, opere differenti dei dodici artisti pugliesi che rendono omaggio ad altrettanti artisti, sempre pugliesi, scomparsi nell’ultimo decennio: amici, colleghi e in molti casi ex insegnanti delle Accademie di Belle Arti, che hanno segnato profondamente il loro percorso artistico e umano. La nivea opera luminosa dell’artista Giulio De Mitri evoca la purezza del suo legame d’amicizia con Giuseppe Spagnulo, caratterizzato dalle comuni origini mediterranee e dalla comunanza di valori etici quali l’autenticità dell’arte, l’amore per il Meridione d’Italia e l’impegno civico e pedagogico, riletto in un’ottica interculturale. Riflettendo sulle numerose esperienze e progetti condivisi, De Mitri ricorda così “Pino” Spagnulo: “Artista demiurgo e sciamano, trasformava l’argilla e il metallo. Le sue opere appaiono come la risultante di tanta energia (come il fuoco), sorta dall’unione di materia e gesto. Per Pino ‘la scultura è uno spazio non alla ricerca della forma, ma alla ricerca dell’energia’ in cui il mito, la natura e l’uomo costituiscono misura e confine”. L’amore per il Mediterraneo emerge anche nella “Medusa con filamenti viola”, scultura in terracotta, tempera e polvere di quarzo, che Iginio Iurilli dedica all’amica Jolanda Spagno, scomparsa prematuramente. Mirabile risulta, poi, “Base di lancio naturale”, la creazione di Lino Sivilli dedicata all’amico Enzo Guaricci, che fu suo collega di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma negli anni ‘60. Realizzata su un vecchio panno per la raccolta delle olive, l’opera polimaterica è sormontata da un piccolo specchio rimovibile che simboleggia l’anelito verso il sole. La mostra si snoda, leggera e ricca di armonie cromatiche, tra opere che, spaziando tra i linguaggi della pittura, della scultura, della videoarte e dell’installazione, ricollegano i diversi “binomi artistici”: da Antonio Paradiso-Nicola Carrino a Paolo Lunanova-Biagio Caldarelli, da  Giuseppe Sylos Labini- Michele De Palma, da Giuseppe Teofilo-Cristiano De Gaetano ad Agnese Purgatorio-Vettor Pisani, da Vito Maiullari-Domenico Ventura a Piero Di Terlizzi-Mimmo Conenna, da Francesco Granito-Giuseppe Labianca a Rosemarie Sansonetti-Adele Plotkin. Come precisa il curatore Carmelo Cipriani: “Ogni ‘binomio artistico’ risulta corredato da didascalie ragionate che contengono racconti di storie e aneddoti relativi ad esperienze condivise nel passato dagli artisti omaggianti con gli artisti omaggiati, per non disperdere questo patrimonio storico-artistico”. Oltre alla celebrazione della storia dell’arte pugliese, infatti, la motivazione principale che sottende al progetto espositivo “Hommage” è - come sottolinea l’ideatore Iginio Iurilli - quella di sensibilizzare le istituzioni alla valorizzazione dell’arte pugliese, proiettandola a livelli internazionali.

 

La mostra è visitabile nella sede del CRAC Puglia nell’ex Convento dei Padri Olivetani, nel cuore della città vecchia, fino al 12 marzo 2023. Orari: dal martedì al venerdì, dalle 17.30 alle 19.30.  Sabato e festivi su appuntamento. E-mail: cracpuglia@gmail.com; tel. 099.4713316 / 348.3346377 / 347.8058049.