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La spirale dell'arte!

La spirale dell'arte!

Il linguaggio dell'arte è movimento ciclico, che si muove sempre in armonia (anche quando pare di no), in relazione a quanto mette in circolo, non parlo d'operazioni di marketing, non ho mai pensato all'arte come prodotto, il prodotto artistico, che forza nel nome di una presunta specializzazione, la naturalezza del fare arte, magari consente all'"artista" d'ottenere risultati rapidi in termini di riconoscimento, ma non sarà mai il suo linguaggio condiviso e fertile, il seme si sviluppa su un albero solo per lenta maturazione, non è così?
Penso al linguaggio dell'arte come a una spirale del tempo, legato alla nostra umana condizione, qualcosa che ci rivela senza mezze misure, che il tempo che misuriamo è sbagliato, non è lineare, i nostri cicli processuali non sono segmenti, il linguaggio produce e modella il linguaggio che verrà, non si torna mai indietro, si sviluppa una spirale sempre più ampia ed estesa, il cambiamento linguistico è movimento costante verso l'esterno, la forza di questa spirale porta il linguaggio oltre la morte di chi lo produce e lo determina, una staffetta di una memoria collettiva e connettiva che non si perde mai.