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Radici per aria!

RADICI PER ARIA

Quando penso a un artista, lo figuro come un martire, mi rappresento una vita di sacrificio impostata sul divulgare e diffondere e la verità, questo oltre limiti perimetrali dall'identità linguistica e culturale, per il linguaggio dell'arte non esistono, li valica, tutti passa per una testa che pare essere connessa al cielo, non per un corpo con i piedi a terra, il corpo con i piedi a terra non ha nulla a che fare con gli artisti (se non con quella categoria d'artisti di professione, fatta d'improvvisatori che tirano a campare).
La radice dell'artista, il suo mistero è nelle cellule cerebrali. che lo rendono un armonizzatore della condizione umana, l'artista cresce proiettandosi verso l'esterno, il suo linguaggio è strumento d'acquisizione (anche per lui) e trasmissione di conoscenza e saggezza, il suo linguaggio è rivelazione e comprensione divina anche per lui.
Cosa è il linguaggio dell'arte se non un interrogarsi perpetuo, della nascita della condizione umana dal nulla?
Il linguaggio dell'arte, nella nostra storia, nasce come noi dal nulla, ma nel suo sovrastrutturarsi rende la nostra unicità duale e bipolare, che tendendo a essere trina, innesca infinite possibilità d'essere e d'armonizzare il nostro essere, è la nostra meravigliosa variante biologica.