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L'arte sala dei vermi: WYRMSELE!

L'arte sala dei vermi: WYRMSELE!

Le arti visive maggiori, quando guidate dall'impulso di ricerca, sono traccia nella contemporaneità, di antiche e ancestrali scienze alchemiche.

Le arti visive sono da sempre, proiezione psichica con effetti terapeutici.

L'artista contemporaneo come un artista antico affronta la nigredo e la melanconia, con l'opus:

il lavoro dell'artista è il suo rimedio contro le mille afflizioni d'animo che deve sopportare (obbligo vaccinale, stipendio in decrescita, inflazione galoppante, mortificazione sociale e intellettuale del suo status...).

Il linguaggio artistico visivo è sempre contraddizioni interpretative:

osservatori e prospettive opposte s'incontrano e connettono nel mondo dei significati profondi, l'arte fuori dal tempo (quella che sarà sempre contemporanea) non ha mai avuto un significato univoco.

Gli artisti (quelli sempre contemporanei), sanno non ignorare mai, il carattere contraddittorio dei propri contenuti di ricerca, sono dei saggi che hanno sempre presente che ogni loro gesto, ha dei risvolti.

Il linguaggio di un artista, non sarà mai protetto dalla sua saggezza, sarà sempre funzionale alla strumentalizzazione di massa, accompagnerà inevitabilmente il non senso dell'uomo massificato e selfizzato.

Materia prima dell'arte è l'umana biologia, che rinnova il proprio linguaggio mettendolo in circolo sempre identico a se stesso!