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L'arte orienta il nostro universo!

Perché nel 2022 è ancora fondamentale sapersi aprire al linguaggio dell'arte e indagarlo?
Perché il linguaggio dell'arte è generato dall'intelletto e lo genera, anche quando si presenta criptico o ermetico, resta una combinazione algoritmica di qualcosa che ci orienta nella nostra natura dell'essere biologicamente primitivi su questo pianeta.
Questo è il motivo per cui l'artista figurativo, non riuscirà mai a essere distante dal sentire della moltitudine, avere a che fare con il linguaggio artistico vuole dire elaborare sistemi compositivi visivi, destinati alla visione del gregge.
Il linguaggio artistico è sempre protesi di un pensiero formulato, e in quanto tale relazionale e comunicabile.
Linguaggio d'artista è pensiero che diventa grammatica comune, questo avviene per elaborazione di metodo, il metodo è qualcosa a cui si tende per tentativi, errori ed esperimenti.
L'osservatore, colui a cui viene stimolato l'intelletto, raccoglie schematicamente, utilizza la logica e proietta nel pensiero tradotto in linguaggio dell'altro (o dell'arte), la propria opinione personale come fosse vera.
Il linguaggio dell'arte è sempre biarticolato, si muove su una traiettoria personale e una sociale: è sempre tradizione intermediata dal gesto individuale del genio, che col tempo diviene metodo e scuola per le nuove generazioni d'artisti.
Rappresentare l'arte è l'origine del linguaggio evolutivo di tutta la nostra umanità, siamo soltanto questo.
La contemporaneità dell'arte con le sue logiche di digitalizzazione e condivisione, è estremamente povera rispetto la ricchezza della nostra protostoria o il nostro universo simbolico classico.
Sappiamo di più e in termini di conoscenza ricerchiamo informazioni più velocemente, ma stiamo perdendo la capacità di vivere immersi in un pensiero immaginativo: stiamo seppellendo la nostra mitologia, eppure è stata la nostra spinta vitale, la nostra artistica e simbolica evoluzione comune.
L'immagine originaria del nostro universo cosciente è costituita da fantasie oggettive quanto la scienza che ci governa.
Siamo noi, riflessi nell'arte, i creatori del nostro universo, risultato di decine di migliaia d'anni d'evoluzione simbolica comune.
Abbiamo attraversato tempi della storia, dove la nostra evoluzione comune è stata artistica, dove la verità legittima era nelle immagini, nel simbolo e nel mito, il linguaggio simbolico comune era la verità, al punto che ancora oggi, la nostra comunicazione social è fondata sui miti, il mito è nel linguaggio dell'arte e persiste nella sua comunicazione quotidiana, anche in quella instant grammatica algoritmica, un esempio? Oggi come sempre, l'invidia e la fascinazione tolgono il sonno e impoveriscono il sogno.