LOBODILATTICE

IN HOC SIGNO VINCES!

IN HOC SIGNO VINCES!

Il sogno, in quanto base grammaticale della linguistica dell'arte, è sempre stato divinitarorio nella civiltà umana (protostorica, antica e contemporanea).
Nei 5000 anni trascorsi, da quando come sapiens, abbiamo cominciato a documentare i nostri pensieri con la lingua scritta (che sostituiva icone, simboli e indici), continuiamo a documentare le nostre trame oniriche in relazione a ciò che accadrà, lo facciamo partendo da una rappresentazione cognitiva, che chiamiamo sogno solo per convenzione (potremmo benissimo chiamarla linguaggio dell'arte)), che custodisce il nostro software della memoria collettivo e connettivo.
Sogno e linguaggio dell'arte, sono la risultante vettoriale e algoritmiche, delle impressioni raccolte, sopra e sotto la soglia di conoscenza, che genera i nostri sogni e segni.
Il nostro cervello è il software biologico, nel quale conserviamo la memoria (non sono la nostra identitaria, ma anche quella collettivo evolutiva), i ricordi e le simulazioni.
Sogno, segno e linguaggio, sono l'oracolo probabilistico col quale navighiamo nell'incerto, sono la rotta di direzione apparente con la quale ci muoviamo a vista connessi all'altro.
Sogni e segni, in quanto oracolo probabilistico, s'evolvono nel nostro contesto di sopravvivenza quotidiana.
Le immagini nel nostro quotidiano, si rappresentano in tre modalità:

- iconiche (per similarità).
- indicizzate (per contiguità spazio temporale).
- simboliche (per convenzione sociale e culturale).

Per capirci:
Iconica è l'immagine che rappresenta un Leone, indicizzata e l'immagine del Leone indicata allo zoo e nella savana, simbolica è invece la variante culturale di un'immagine col codice che serve per decifrarla.
Ricapitolando:
Icona e indice, possono variare (nei sogni e nei segni) nel significato simbolico, a seconda del codice linguistico dove si calano e perimetrano.
L'origine di tutto questo, è da ricercarsi nelle incisioni rupestri, dove le caverne erano locali, con una cassa di risonanza acustica, differente, a seconda dell'animale rappresentato: suono tenue per il predatore, suono amplificato per la preda dal guscio duro.
Il linguaggio artistico è arte, tecnica e magia (o se preferite tecnica, linguaggio e stile), e non è nato per caso, è fondato su tre milioni d'evoluzione ominide.