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Eone d’Iside!

Eone d’Iside!

Ho fatto un altro sogno nitido stamane, allo stesso orario dell'altro, tra le otto e le nove del mattino, mi sembra di riuscire a sognare soltanto quando il mio corpo evade dalle pause programmate, quando lo pongo in condizione di non alzarsi con la sveglia biologica delle 6 - 6 e 30 del mattino, ragion per cui non sogno più di notte, ma quando sento le campane della chiesa battere otto e nove volte la mattina.
Ma andiamo al sogno, quest'anno ho deciso d'appuntarmeli, per ricerca creativa e attitudine scientifica in un millennio che parrebbe volerceli negare:
Ero con Francesco Villani, per chi non lo sapesse il maggior compositore e interprete musicale vivente di musica classica, perché qualsiasi cosa lui suoni è fuori dal tempo, uno che ha abbandonato la volgare scena musicale non solo Italiana quando la Universal lo celebrava, chi ha avuto la sua stessa forza in un tempo di tanta miseria artistica e culturale?
Eravamo in un ambiente che sapevo essere casa di Villani, ma era un ambiente senza pareti, bianco solo bianco, dove lo spazio lo s'intuiva da un tavolo quadrato (anche esso bianco) tre sedie e dei miei disegni che delimitavano le pareti.
Eravamo nella zona cucina, lo sapevo, anche se niente me l'indicava, seduta di fronte a me c'era l'artista Rossella Matrone, silenziosa, ieratica, austera, durante tutto il sogno non dirà una parola.
Francesco mi dice che trova i miei ultimi lavori la sintesi di qualcosa che definisce come percorso di coscienza, un mio disegno era un eone che conteneva un occhio d'Iside (in blu), a un certo punto, la porta era presumibilmente aperta, arriva l'artista Marzia Vetrano e si siede nella sedia al centro tra me e Rossella, ha un sorriso sardonico sul volto, espressione in contrasto con la serietà e l'immobilità di Rossella, a un certo punto, senza motivo apparente mentre Francesco parla dei miei lavori, Marzia esplode in un attacco d'ilarità che la fa scivolare sotto il tavolo, nessuno si scompone, ma io dico a Francesco che forse è il caso d'andare, ma Francesco mi dice di non andare perché è tutto normale ed è giusto così.