La galleria Artpoetry di Lecce compie quattro anni. E celebra questo traguardo - raggiunto con grande impegno e dedizione da parte del suo fondatore, il critico d’arte e operatore culturale Salvatore Luperto - con la mostra collettiva “Archivio d’Arte”, inaugurata lo scorso 11 giugno. Oltre 30 opere, tratte dall’archivio della galleria, caratterizzano il percorso espositivo, costellato da artisti di livello nazionale ed internazionale che hanno esposto ad Artpoetry dal 2021. L’attenta selezione degli autori rispecchia l’impostazione dello spazio leccese che segue due direttrici tematiche: la valorizzazione dell’arte contemporanea in Puglia, in particolare nel Salento, ma soprattutto l’approfondimento della ricerca verbovisiva, intesa sia nella sua accezione storica, come peculiare manifestazione delle Neoavanguardie, che nelle sue espressioni attuali, rese da artisti appartenenti alle generazioni più recenti.
Come precisa Salvatore Luperto riguardo al fulcro tematico della mostra: “Si tratta di un consuntivo d’arte. Ogni manifestazione è stata connotata dalla ricerca volta ad approfondire un tema, un evento del passato, un’indagine speculativa filosofica, documentale, oppure volta alla sperimentazione artistico-letteraria”.
Ecco, dunque, le mostre dedicate ai pionieri della ricerca verbovisiva: dall’esposizione che ha inaugurato lo spazio di Artpoetry, “Dissonanze”, di Lamberto Pignotti - tra i padri della poesia visiva italiana e co-fondatore del Gruppo 70 - alla mostra dedicata a Mirella Bentivoglio, pioniera della poesia visiva impegnata nella lotta agli stereotipi di genere attraverso la destrutturazione dei codici linguistici, ma anche critica d’arte e promotrice di un’ampia opera di valorizzazione dell’arte al femminile. Poi la mostra antologica dedicata ad Enzo Miglietta, poeta visivo salentino che ha lasciato un segno nel panorama artistico nazionale con la sua ricerca intessuta da riflessioni etiche e contrassegnata da una peculiare sintesi prospettica tra scrittura e geometria, confluita a sua volta negli “ortogrammi”. E l’esposizione di Liliana Ebalginelli che ha sperimentato, nell’alveo della poesia visuale, sonora e performativa, la connessione tematica tra memoria, mito e cultura popolare. Tra le mostre più recenti di Artpoetry, decisamente interessante è stata quella del 2024 dedicata a Tomaso Binga, pseudonimo di Bianca Pucciarelli Menna, compagna del compianto critico d’arte Filiberto Menna. Una grande artista femminista che ha scelto il gioco linguistico e in particolare la desemantizzazione della scrittura come strumento rivoluzionario per ribaltare, con caustica ironia, i dettami della società patriarcale. Non a caso una delle sue opere più significative, “Donna in gabbia” (1975/2024), è stata scelta, nel 2024, per rappresentare la 20a Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Tra gli artisti di origine salentina o che hanno instaurato un legame profondo con il Salento, protagonisti delle mostre di Artpoetry, vi sono: Vincenzo Ciardo, Helmut Dirnaikner, Vittorio Fava, Ercole Pignatelli, Alfonso Talotta, Enzo Tempesta, Gianluca Russo, Romano Sambati, Giovanni Valentini.
La mostra, a ingresso libero, è visitabile fino al 30 giugno 2025. Orari: tutti i giorni su appuntamento. Info: tel. 329.6249713.
Cecilia Pavone

