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GLI ARTISTI VISIVI VANNO RISPETTATI!

GLI ARTISTI VISIVI VANNO RISPETTATI!

Il linguaggio dell'arte è lo strumento che ci consente di vivere umanamente su questo pianeta, fornendoci un'energia non scontata e rinnovandoci ciclicamente.
L'attribuzione di senso al proprio percorso linguistico dell'arte, con la grammatica e lo stile che ne derivano, è necessariamente qualcosa di virtuoso, consente di guardare oltre le mode e i mercati imposti.
Dentro il mercato ci sono tutti gli artisti, dentro il mercato bisogna cercare di sopravvivere in una modalità che sappia essere trasparente.
Gli artisti devono sapere democratizzare la propria comunicazione artistica, altrimenti come possono contribuire a un'evoluzione comune?

La produzione artistica deve potere essere fruibile e deve potere circolare a livelli e contesti vari, soltanto così si protegge ciò che è il nostro patrimonio comunitario evolutivo, collettivo e connettivo: il nostro linguaggio artistico!

Il linguaggio dell'arte coltiva e alimenta anime belle, più gli artisti lavorano per divulgarlo e condividerlo, meglio evolve umanamente e civilmente la comunità tutte.
Siamo tutti frutti di una lunga evoluzione umanistica planetaria, che da più di 40000 anni fa, ci ha portato all'adesso, è proprio la nostra evoluzione a testimoniare che quella dei linguaggi dell'arte, non può essere un'esperienza elitaria destinata a pochi.

Gli artisti devono sapere governare le derive della politica amministrativa locale, dovunque vivano, hanno il compito di fare riflettere su come arte e cultura vadano tutelate, senza essere risucchiate in campagne politico elettorali permanenti.

La bellezza dei processi linguistici dell'arte, va sempre sostenuta e tutelata.
L'arte è sempre inclusione, spirito di comunità e sviluppo sostenibile.

Agli artisti tutte le comunità e tutte le loro rappresentanze politiche istituzionali, devono augurare buon lavoro, sono i guerriglieri (in ogni dove) di una storia evolutiva e culturale comune.