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Paca Ronco

biografia: 

 

Il più profondo dei valori, che va oltre l'essenza del bello, perchè costituisce il nesso dell'ispirazione, e, quindi, la radice stessa dell'operare, del fare inteso come speculazione poetica, sta forse, nella trasversalità del significato dei dati formali.

In buona sostanza, riprendere in citazioni (che non possono definirsi d'après, se non per analogia simbolica), ora Vermeer van Delft, ora Caravaggio, creando multipli e formule citazionistiche variate e variabili attraverso riferimenti e convergenze attinenti alla contemporaneità e rivisitando di volta in volta le linee dell'espressione artistica attraverso la lezione dei movimenti, porta ad un messaggio ipersurreale che sconvolge le linee di ricerca e rimette tutto in discussione. Se poi a questo slancio si aggiunge la sottile, ma pura poesia e l'ispirazione, che è un filo di seta impercettibile, eppure variatissima, si giunge alla poetica di Paca Ronco, sospesa tra sorriso di intelligente comprensione del segreto, oltre il velame, e tragedia di una volontà che non riesce a fare del Mondo una rappresentazione razionale, come avrebbe voluto Vermeer, quasi seguendo la geometrica ed etica lezione di Spinoza, e come non riuscì il Merisi, che della Realtà fu misura e mistero, quasi nel segno di Giordano Bruno. Una poetica degli oggetti (spugne, mele, piume, fiori secchi, pupazzi, giocattoli, asciugamani), delle forme che si pongono nello spazio come espressioni di un arcano rimando. Rinominare le cose, che certo hanno una forma, ma conservano arcane essenze che ciascuno può percepire, a cui ognuno può dar nome. Rinominare gli oggetti, in una sorta di fenomenologia di cui ultimo termine è la loro propria essenza che si traduce in evocazione, in simbolo, in rimando cerebrale, in valore assoluto ed etico. C'è nella mania di Paca Ronco una ricerca del significato che va ben oltre il significante: si tratta di dare a ciò che appartiene alla più normale quotidianità, alle piccole cose, un valore metafisico. Siamo di fronte ad un'umanissima e.poetica metafisica (che non richiama se non vagamente e per analogie Carrà e De Chirico, il primo Morandi, Magritte e Delvaux), ma trasmette comunque il senso dell'anello di congiunzione (sia ricordata l'ebbrezza montaliana) tra questo nostro esserci e l'essere imperscutabile del Tutto.

Prof. DARIO GNEMMI

URL: 
http://www.pacaronco.com
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