Alberto Mario Lazzarini. Idee totemiche (per) malattia e guarigione II

“Idee totemiche (per) malattia e guarigione II” è il titolo della nuova mostra personale dell’artista Alberto Mario Lazzarini alla “Galleria Arianna Sartori” di Mantova in via Cappello 17.

La mostra, sarà inaugurata Venerdì 5 settembre alle ore 17.30 alla presenza dell’Artista.

L’esposizione, curate da Arianna Sartori, resterà aperta al pubblico fino al 18 settembre 2025 con orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica 7 settembre 15.00-19.00.

Alberto Mario Lazzarini. Idee totemiche (per) malattia e guarigione II

Come artista sono principalmente interessato all’aspetto formale del disegno, poiché credo ne rappresenti la vera essenza. Il contenuto di un’opera, ovvero la storia che racconta, è altresì importante; ma ogni pretesto è egualmente valido come punto di partenza per un’opera creativa.

L’ambito formale invece, ovvero come le forme vengono messe in relazione l’una all’altra, mi sembra obbedire a delle regole più obiettive, seppur misteriose.

I miei lavori vogliono rievocare l’idea di un totem/simbolo, dove viene esplorato il concetto di malattia e guarigione, che fornisce l’incipit della mia ricerca artistica. L’essere umano, più o meno consapevolmente, credo infatti tenda per natura ad una sorta di guarigione continua attraverso ciò che fa quotidianamente, sia da un punto di vista individuale sia come esperienza di respiro collettivo.

Lo sguardo umano sembra avere familiarità con ciò che succede al livello dei nostri occhi, mentre è incline a trascurare quello che accade al di sotto e al di sopra di questo spazio visivo. Questi luoghi di osservazione entrano in gioco raramente nelle nostre attività giornaliere, ma è proprio in questi ambiti che credo valga la pena soffermarsi maggiormente. Tutto ciò contribuisce a creare un movimento totemico verticale, un segno indirizzato verso l’alto, evidente nelle mie configurazioni visive.

In questo allestimento trovano spazio alcuni recenti lavori sugli alberi di mangrovia, sulle meduse, e dei grandi totem che proseguono la ricerca dei “Segni di guarigione comunicativa” iniziato alcuni anni fa.

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“Un’opera mi ha colpito mentre Alberto parlava del suo lavoro e del rapporto malattia-guarigione, tema centrale delle opere; quest’opera non è ancora stata finita e non ha ancora un titolo, ma mi sembra possedere un nucleo tematico significativo.

Il totem, così Alberto definisce i suoi lavori, è composto da due pannelli quadrati sovrapposti, ma staccati l’uno dall’altro; in ciascun pannello un’entità tiene l’estremità di un filo, che però è tanto largo da sembrare una strada.

Ecco, i due estremi di questa strada sembrano rendere visibile il rapporto malattia-guarigione, perché non c’è malattia che non spinga ad alimentare la speranza di guarigione, come non c’è guarigione che non nasconda la paura della malattia.

Una strada però non implica un percorso unidirezionale, in quanto essa può essere percorsa in due direzioni opposte; l’opera quindi sembra suggerire che noi umani viviamo in una costante condizione di pendolarismo fra i due poli opposti della malattia e della guarigione.

Questa prospettiva, certo, sembra desolante, ma mi ha fatto pensare ad un detto buddista secondo cui occorre trasformare il veleno in medicina; il rapporto malattia-guarigione non quindi è di sola antitesi, ma, in qualche modo, fatto di opportunità da cogliere”.

Marco Mantovani

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Alberto Mario Lazzarini nasce a Milano, ma vive e lavora in provincia di Pavia.

Conseguito il diploma di scuola superiore in Italia si trasferisce in Australia dove frequenta il Tafe Ait Arts di Adelaide, ottenendo il Bachelor of Visual Arts and Applied Design nel 2002.

Dopo essere tornato in Italia compie alcuni viaggi in Europa e negli Stati Uniti, che lo aiutano a consolidare la sua concezione di totem/simbolo come configurazione visiva.

Mostre personali:

- 2025 “Idee totemiche (per) malattia e guarigione II”, Galleria Arianna Sartori, Mantova.

- 2023 “Idee totemiche (per) malattia e guarigione”, Galleria Arianna Sartori, Mantova.