LOBODILATTICE

METANOIA

Inaugura

Sabato, 7 Giugno, 2025 - 17:30

Presso

ABAV Accademia di belle arti Lorenzo da Viterbo
Via Col. Moschin 17

A cura di

Ludovica Iuè

Partecipa

Carla Paiolo, Ludovica Iuè, Chiyako Okumura, Gianmarco Rossi, Paolo Angeletti

Fino a

Lunedì, 7 Luglio, 2025 - 21:00

METANOIA

Comunicato

METANOIA è un progetto espositivo che riunisce insieme Ludovica Iuè, Gianmarco Rossi, Carla Paiolo, Chiyako Okumura e Paolo Angeletti in un percorso articolato in cinque mostre personali, autonome ma legate da una visione comune sul cambiamento come processo vitale.

“Metanoia” è un attraversamento interiore, una soglia oltre la quale nulla resta immutato. Questa mostra collettiva riunisce artisti che esplorano il cambiamento come processo vitale: mutazioni della forma, scomposizioni dell’identità, trasfigurazioni della memoria e del corpo. Ogni opera è un frammento di un movimento più ampio, un gesto di rottura o di ricomposizione, un tentativo di dare forma all’instabilità.

Il termine greco metanoia indica un cambio di sguardo, una rivoluzione silenziosa che inizia nella mente e si riflette nella materia. In questo spazio, l’alterazione non è disordine, ma possibilità. Il mutamento non è perdita, ma origine.

Attraverso pittura, installazione, video, fotografia e suono, “Metanoia” si fa rito laico della trasformazione: un invito a guardare dentro per riscrivere ciò che siamo.

Il progetto METANOIA, a cura di Ludovica Iuè,  prende vita nell’ambito dell’Open Week e in occasione del 50° anniversario della fondazione dell’Accademia di Belle Arti Lorenzo da Viterbo.

 

GLI ARTISTI IN MOSTRA:

 

  • Ludovica Iuè – Anime Prave
    Visioni pittoriche espressioniste ispirate all’Inferno dantesco. Un’esplorazione emotiva e materica dell’animo umano nei suoi abissi.
    (Ludovica Iuè è anche curatrice e organizzatrice della mostra)
     
  • Gianmarco Rossi – The Self
    Opere pop-surrealiste che svelano i molteplici volti dell’interiorità, tra ironia, sogno e introspezione.
     
  • Carla Paiolo – Attraversamenti
    Pittura astratta come territorio di passaggio: opere che evocano spazi liminali, luoghi/non-luoghi in cui la forma si fa movimento.
     
  • Chiyako Okumura – I miei mostri
    Figure ibride e simboliche nate dall’immaginario giapponese: mostri incompresi che danno voce alle paure e ai desideri sommersi.
     

Paolo Angeletti – La Ribellione della Macchina
Fotografie digitali alterate per indagare criticamente l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’identità visiva e la percezione della realtà.

Come arrivare

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