LOBODILATTICE

Dove abitano il Sole e le altre Stelle - Personale di Beatrice Fernandez a Roma

Inaugura

Venerdì, 2 Settembre, 2022 - 18:00

Presso

Galleria IL LABORATORIO
Via del Moro 49 - Roma

A cura di

Tina Loiodice - Fabrizio Ena

Partecipa

Beatrice Fernandez

Fino a

Domenica, 4 Settembre, 2022 - 21:00

Dove abitano il Sole e le altre Stelle - Personale di Beatrice Fernandez a Roma

Comunicato

Inaugura venerdì 2 settembre presso la Galleria Il Laboratorio in Via del Moro 49 a Roma la Personale di Beatrice Fernandez dal titolo “Dove abitano il Sole e le altre Stelle”. La Mostra, curata da Spazio 40 Art di Tina Loiodice e Fabrizio Ena, sarà visitabile fino a domenica 4 settembre.

L’idea di questa esposizione nasce dall’urgenza di riappropriarsi di sé e del proprio tempo, che passa inesorabile, lasciando ricordi non replicabili, se non attraverso istantanee, digital art e schizzi grafici. È una sorta di esperimento sociale, nato in seguito al periodo buio che si è dovuto affrontare nel mondo, a causa dell’ ondata pandemica, che si è riversata ovunque, seminando ombre sulle prospettive di espansione globale e che non ha permesso quel contatto sociale intensivo a cui tutti noi eravamo abituati.

Il materiale fotografico ed artistico è stato raccolto e selezionato su più di cinquemila scatti e più di cento schizzi ad inchiostro fatti dall’ artista nell’arco di otto anni in diversi luoghi e continenti. Come sostiene Beatrice, “E’ stato importante il contatto con la natura e con la sua vera voce, fatta di terra, acqua, fauna, flora ma anche padrona di casa di creature inanimate come sassi, cemento, mattoni, ferro, automobili. Nella accurata ricerca dello scatto perfetto mi sono accorta che in realtà tutto ciò che è perfetto gode di un’ottima imperfezione. È l’immediatezza dell’immagine che ne fa un racconto che ogni lettore trasforma con il suo sentire. Tuttavia a me non è bastato cogliere un momento, una situazione, una scena; ho dovuto scontrarmi con quel grande tarlo che è “l’interpretazione”, quasi sempre costruita, pensata ed elaborata in studio. Così ho lasciato alla macchina fotografica il compito di registrare e all’inchiostro ho consegnato la sceneggiatura”.

La mostra si sviluppa lungo quattro direttrici: l’ astratto digitale, il segno, la fotografia, la pittura. Intersecandosi tra loro, sovrapponendosi, per poi tornare a separarsi, queste quattro componenti descrivono in modo completo l’ excursus artistico di Beatrice Fernandez. L’ artista infatti ha maturato negli anni un’esperienza a 360 gradi: il fashion design per l’ Alta Moda, l’ interior design in architettura, l’amore di sempre per la fotografia, prima analogica e poi digitale, l’ uso del digitale stesso per elaborare opere che rappresentano forme inserite in astratti concetti urbani, gli studi sul linguaggio onirico degli archetipi dei Tarocchi di Marsiglia nell’arte, infine la pittura, usata dall’artista come espressione di forma e colore, una sorta di terapia cromatica fatta di colori primari che si miscelano tra loro.

La Mostra sarà introdotta da un testo di presentazione a cura di Glauco Dattini.

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DOVE ABITANO IL SOLE E LE ALTRE STELLE

Personale di Beatrice Fernandez

2 - 3 - 4 settembre 2022

Galleria IL LABORATORIO

Via del Moro 49 - Roma

Ingresso libero

Info spazio40@tiscali.it / 3491654628 – 3471405004

https://www.facebook.com/Spazio40Art

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TESTO DI PRESENTAZIONE

Beatrice è una figlia d’arte. madre pittrice e padre fotografo per passione, Beatrice realizza la sintesi di queste due discipline. Il suo tratto identitario è l’eclettismo e le sue opere sono il tessuto connettivo di mondi che vanno dalla moda al disegno, alla pittura, alla fotografia e alla digital art. La mostra di Beatrice vi farà completamente immergere nel suo mondo. Infatti, anche se l’autrice ha padronanza della tecnica e conosce la sua potenzialità, le sue opere nascono con un approccio spontaneo e non filtrato dalla logica. Beatrice si rivela così, nel tratto dei disegni e nelle inquadrature, senza la mediazione della razionalità che orienterebbe l’arte a essere veicolo di un messaggio.  Sia nella fotografia, sia nelle altre forme d’arte, Beatrice ama l’immediatezza e la velocità di esecuzione che permette in pochi secondi di giungere a un risultato in cui rivela sé stessa.  L’istantaneità dei lavori di Beatrice, tuttavia, si discosta dalla “street photography” che è tesa a registrare un accadimento verificatosi in un determinato momento e che assume un significato preciso, come nell’istante decisivo bressoniano. Piuttosto, la prontezza di esecuzione di Beatrice, coglie un elemento che richiama la sua vita personale fatta di viaggi, cultura, famiglia e amore. Vista la poliedricità di Beatrice, la sua sperimentazione ha molte sfaccettature che portano ad alternare tratto e colore nelle sue opere. Nella fotografia, tuttavia, e soprattutto nella pittura, predilige il colore, soprattutto nelle sue opere più recenti. Non a caso, uno dei suoi mentori è Henri Matisse, accomunati dall’utilizzo del colore come elemento compositivo fondante delle loro opere. La mostra, che sarà allestita nel cuore di Trastevere, nella galleria d'arte Il Laboratorio, in vicolo del Moro n° 49, con la curatela di Spazio 40, presenterà al pubblico circa ottanta opere, suddivise in stampe fotografiche, riprodotte su differenti supporti e materiali e altrettanti schizzi a tratto. Inoltre, quattro lavori di disegno astratto in stile pittorico, completeranno la rassegna.  Le opere sono tante e tutte portano al suo nucleo centrale, ovvero il mondo di Beatrice, che, come una quinta che fa da cornice al sipario, si affaccia sulla scena, dove la sua immaginazione può compenetrarsi con la rappresentazione del reale. Il progetto espositivo celebra degnamente l’autrice, che, con sensibilità e strumenti tecnici, ma prima ancora culturali e mentali, propone per esprimere sé stessa e il proprio tempo, che ineluttabilmente trascorre lasciando dei ricordi che solo attraverso fotografie, schizzi e arte digitale, Beatrice riesce a strappare alla precarietà per renderli immutabili. La mostra nasce subito dopo un periodo cupo, che tutti abbiamo vissuto affrontando la pandemia, durante il quale i contatti sociali si sono necessariamente ridotti. Viene alla luce quindi come un’esperienza sociale, nel momento in cui ciò che si è realizzato in solitudine torna a poter essere mostrato al pubblico. La ricerca di Beatrice è in pieno fermento, ed è già in cantiere un’esposizione di lavori sull’Opera (buffa e seria) che comprenderà bozzetti per scenografie, costumi di scena, e modelli di abiti dipinti. Progetto che nasce dall’esperienza di Beatrice tra gli anni 80’ e 90’ nell’Alta Moda con le più prestigiose griffe quali André Laug, Renato Balestra, Pino Lancetti e Salvatore Ferragamo. Nell’attesa dei suoi prossimi lavori, abbiamo l’opportunità di godere di questa mostra, dove lo sguardo di Beatrice si fa tratto e colore e in cui possiamo trovare qualcosa che ci accomuna.

 Glauco Dattini

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