Giuseppe Sassone: Geminare

cantina montone è lieta di presentare Geminare, mostra personale di Giuseppe Sassone.
Inaugurazione, domenica 19 giugno dalle ore 19 alle 22.

Geminare (duplicare, raddoppiare), raccoglie un corpus di opere frutto degli ultimi due anni di ricerca pittorica sul tema del “doppio”.

Tutti di piccole dimensioni, i lavori in mostra, realizzati con grande perizia tecnica, esplorano la soggettività contemporanea. Sassone, con iperrealismo – pratica che ha da sempre caratterizzato la sua espressione formale e linguistica – allucina le immagini dei suoi soggetti per vederne la genesi complessa e leggerne il carattere.

Questi frammenti soggettivi, per lo più femminili, sono decontestualizzati e ricodificati dall’artista con intento sia analitico sia riflessivo, così da richiamare quegli istanti causali della nostra esistenza (morale, sentimenti, verità).

Giuseppe Sassone. - Artista italiano (n. Avellino 1985). Vive e lavora a Sperone (AV).
Per un breve periodo, ha studiato Pittura allʼAccademia di Belle Arti di Napoli (2005-2006). Nell’evidenza poetica delle immagini che rappresenta, interpreta abilmente le qualità dell’uomo contemporaneo. Mostre personali: Pop-up Show: Giuseppe Sassone, cantina montone, Montoro (2019); Dark Green, Bright Green, Palazzo Incontri, Roma (2013); Vizi rossi, Teatro Carlo Gesualdo, Avellino (2013). Tra le collettive: Human Rights? #No-Gap, Fondazione Campana dei Caduti, Rovereto (2022); 4 artisti Irpini, cantina montone, Montoro (2018); Human Rights, Ex Convento dei Francescani Neri, Specchia (2013); Premio Celeste, ex Gil, Roma (2012); Seven-Avarizia, Museo Arcos, Benevento (2012); Startup, Castello di Acaya, Vernole (2011); VentiperVenti, Lineadarte Officina Creativa, Napoli (2011); Bu-Io-Not-Te, Galleria Vista, Roma (2010).

cantina montone / contemporary artistic expressions è una Artist-run Initiative; un luogo per immaginare e sperimentare, in cui si prova a fondere passione e meraviglia per ogni forma d’arte. Ha sede nell’ambiente ruvido di una piccola e antica cantina che conserva ancora l’impianto originario seicentesco: mura in pietre e calcinacci, pavimento in terra battuta, travi in legno. Uno spazio crudo, non educato, in cui il visitatore viene a trovarsi in un’atmosfera ben diversa da quella rarefatta ed elegante del tipico museo, della galleria o dello spazio deputato agli eventi.