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Vincitori Premio Marchionni 2022

Inaugura

Giovedì, 25 Maggio, 2023 - 18:00

Presso

Archivio Galleria Lazzaro by Corsi
via Cenisio 50

A cura di

Adriano Corsi

Partecipa

Diego Vargiu, Carlo Martini

Fino a

Sabato, 10 Giugno, 2023 - 19:00

Vincitori Premio Marchionni 2022

Comunicato

La Galleria Archivio Lazzaro ospita dal 25 maggio l’esposizione delle opere dei vincitori assoluti del Premio Marchionni edizione 2022. Ad esporre le proprie opere saranno Carlo Martini e Diego Vargiu, rispettivamente vincitori della sezione pittura e della sezione grafica. La mostra è frutto della  partnership tra l’Archivio Lazzaro di Milano e il Museo Magmma di Villacidro (SU) in Sardegna; la collaborazione dura ormai da dieci anni , e nel tempo ha prodotto una serie di eventi , ultimo in ordine di tempo, la mostra al Convento dei Cappuccini di Quartu S.Elena  di Walter Lazzaro dal titolo “ Walter Lazzaro – Io solo un numero – Disegni dal lager”.

Su Diego Vargiu  riportiamo uno stralcio del testo critico di Alessandra Redaelli: “ …..Nelle sue mani la matita e il carboncino si piegano a una resa così fedele della realtà da risultare spiazzanti.La sua scelta, tuttavia, non è quella dell'iperrealismo tout court(nel quale sarebbe un'eccellenza), ma piuttosto,come si diceva, quella di lanciare una sfida concettuale, di ingaggiare dunque con lo spettatore un gioco mentale al riconoscimento che se può, nell'intenzione, ricordare i fotobilder di Gerhard Richter(l'artista dipingeva a olio con una resa perfettamente fotografica e poi, con l'uso di un pennello asciutto sul colore ancora bagnato, otteneva l'effetto ottico del fuori fuoco)parla in realtà una lingua squisitamente italiana e prettamente contemporanea….”.

Per quanto riguarda Carlo Martini riportiamo uno stralcio della presentazione di Carla Barausse: “….Proprio come per l’arte contemporanea, l’arte di Carlo Martini parte dalla grafica, segmento in cui è sicuro e professionista nell’attività lavorativa che lo porta quindi a spingersi attraverso la tecnologia a sperimentazioni miste tra grafica e materia fondendo espressioni di pura quotidianità, in opere dall’aspetto futuristico quasi come fossero un videogioco.

Ma, se con l’arte grafica Carlo fa sperimentazione e si pone ai limiti tra ricerca e futuro, Carlo esprime la sua vera capacità artistica nella pittura immortalando vecchie ambientazioni industriali (archeologia industriale) ridonandole vita e spesse volte dignità.

Le prospettive degli interni di queste archeologie sono frutto di disegni molto oculati e mirata prospettiva, una tecnica che ci permette di vedere su una superficie piana la profondità e lo spazio…” .

 

 

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