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TransHumance

Inaugura

Lunedì, 19 Giugno, 2023 - 10:00

Presso

CON-TEMPORARY Art Observatorium
Corso Buenos Aires 42 11 - 16033 Lavagna (GE)

A cura di

Abramo Tepes Montini

Partecipa

Iryna Calinicenco, Bobby Kim Ling Chen, Andrew Cheung, Martin Del Carpio, Elina, Ian Haig, Magdalena Hejzlarová, Erika Kassnel-Henneberg, Lucien.Art, Jeremy Pellington, Nina Sumarac, Shaharee Vyaas, Andrzej Wojciechowski

Fino a

Domenica, 9 Luglio, 2023 - 18:00

TransHumance

Comunicato

CON-TEMPORARY Art Observatorium e Jizaino presentano la mostra collettiva “TransHumance”.

High-tech indossabile, realtà aumentata, protesi cibernetiche, microchip sottopelle, sono i primi passi del transumanesimo che pascola gli esseri umani come mandrie verso una presunta singolarità uomo-macchina. L’essere umano desidera liberarsi della caducità del corpo naturale? Qual è il senso della conservazione intellettuale dell'individuo nel cyberspazio? Quali prospettive offrirebbe l’immortalità? Non sarebbe più desiderabile allenare il nostro corpo naturale e le nostre innate potenzialità confidando sulle risorse e possibilità di rinascita offerte dalla natura?

TransHumance - Verso la precipitazione dell’Io
19 giugno - 9 luglio 2023
CON-TEMPORARY Art Observatorium
Corso Buenos Aires 42 11
Lavagna (GE)

Orario d’apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 prenotandosi su www.ctao.eu

Ingresso gratuito

La mostra collettiva d'arte a cura di Abramo Tepes Montini presenta opere di pittura digitale e tradizionale, fotografia, grafica e video di Iryna Calinicenco, Bobby Kim Ling Chen, Andrew Cheung, Martin Del Carpio, Elina, Ian Haig, Magdalena Hejzlarová, Erika Kassnel-Henneberg, Lucien.Art, Jeremy Pellington, Nina Sumarac, Shaharee Vyaas e Andrzej Wojciechowski.

Nella precedente mostra collettiva, intitolata Escapism, abbiamo affrontato il tema dell’oppressione e del controllo esercitata sull’individuo da un sistema politico e governativo sempre più penetrante e totalitario, il quale attua il vecchio metodo “bastone e carota” per sospingere le masse. Se il “bastone” è l’oppressione, in TransHumance si vuole investigare su una delle nuovissime “carote” che oggi il sistema del potere tenta di imboccare alle genti, ossia i triviali vantaggi di una transizione verso la digitalizzazione e la sofisticazione artificiale della persona come prodromo del transumanismo, portando a epocali implicazioni antropologiche e primari dilemmi filosofici ed etici.

Il transumanismo sarebbe quell’ideologia che, iniziando dall’unione tra uomo e macchina robotica e/o informatica nella cosiddetta “singolarità”, vorrebbe transitare l’umanità verso un’altra fase, un traguardo: il post-umanismo, ovvero un’era in cui l’essere umano naturale sarà sorpassato, estinto, evolvendosi in qualcosa che non sarà più umano, giacché lo stesso prefisso post- indica sempre la fine di un’era, in questo caso dell’essere umano.

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