LOBODILATTICE

Tania Pistone - L'alfabeto possibile

Inaugura

Martedì, 24 Gennaio, 2023 - 17:30

Presso

BABS Art Gallery
Via Maurizio Gonzaga 2

A cura di

Paola Stroppiana

Partecipa

Tania Pistone

Fino a

Venerdì, 31 Marzo, 2023 - 19:00

Tania Pistone - L'alfabeto possibile

Comunicato

BABS è lieta di ospitare dal 24 gennaio 2023 la personale di Tania Pistone, L’alfabeto possibile, a cura di Paola Stroppiana: l’artista presenta gioielli e dipinti, molti dei quali inediti, posti in serrato dialogo.

I gioielli di Tania Pistone esprimono, in piena coerenza con la sua pittura astratta ma non minimalista, un accentuato senso plastico impostato sull’abbinamento di una struttura semplice in metallo prezioso - una fascia, un nastro che compie volute, lunghe aste irregolari - ad un’altra complessa, di stratificazione e agglomerazione data dall’incisione e dall’applicazione di smalto.

Si sviluppano, per strati successivi, una serie di variazioni che sintetizzano progressivamente il grafismo sino a renderlo pura sigla ritmica, fatto gestuale indomito e fantasioso, accattivante ed enigmatico. L’ispirazione è tratta dalla serie pittorica Rongorongo - il nome della scrittura di Rapa Nui, oggi indecifrabile - dipinti che raffigurano un immaginario alfabeto dipinto su tavole in foglia d'oro o su lastra.

La rielaborazione di modelli di scrittura remoti, ancora da codificare - e per questo percepibili nella loro essenza asemica - dettano al disegno una serie di dinamiche sempre nuove, possibilità d’immagine infinite e sempre suscettibili di variazione. Nel gioiello questo si sviluppa in emersione materica rispetto alla scrittura propria dell’artista, un corsivo serrato, rigoroso, inciso in lastre e poi eternamente impresso nel metallo con la tecnica della fusione a cera persa: il concavo dello smalto riccamente disposto e il convesso dell’incisione si rincorrono su nastri scorrevoli per letture mai univoche né unidirezionali.

I testi incisi sono brani tratti da testi di scrittori cari all’artista e che per lei sono stati fonte di ispirazione come Alan Watts, Ezra Pound o Italo Calvino delle Lezioni Americane, (ma possono essere eseguiti testi su specifica richiesta), anch’essi volutamente quasi illeggibili, come se vincolassero il segreto a chi li indossa, senza perderne in potenza simbolica.

L’artista, pur nella complessità della stratificazione, riesce a mantenere un equilibrio costante e rigoroso tra segno e forma, sia nella pittura come nelle sue sculture da indossare, avvolgenti, che si adattano al corpo come una seconda pelle; nel gioiello si aggiunge la variabile del movimento, amplificato dalla scelta del materiale: le prospettive diverse - suggerite dalla gestualità del corpo - si sommano a quelle date della luce che rimbalza sulle superfici riflettenti come un antico palinsesto.

Il risultato sono oggetti di grande bellezza, formule da indossare in bilico da Caos e Cosmo, tra purezza segnica e vortice pittorico: un nuovo codice di armonia sempre nuovo, sempre diverso.

BABS è lieta di ospitare dal 24 gennaio 2023 la personale di Tania Pistone, L’alfabeto possibile, a cura di Paola Stroppiana: l’artista presenta gioielli e dipinti, molti dei quali inediti, posti in serrato dialogo.

I gioielli di Tania Pistone esprimono, in piena coerenza con la sua pittura astratta ma non minimalista, un accentuato senso plastico impostato sull’abbinamento di una struttura semplice in metallo prezioso - una fascia, un nastro che compie volute, lunghe aste irregolari - ad un’altra complessa, di stratificazione e agglomerazione data dall’incisione e dall’applicazione di smalto.

Si sviluppano, per strati successivi, una serie di variazioni che sintetizzano progressivamente il grafismo sino a renderlo pura sigla ritmica, fatto gestuale indomito e fantasioso, accattivante ed enigmatico. L’ispirazione è tratta dalla serie pittorica Rongorongo - il nome della scrittura di Rapa Nui, oggi indecifrabile - dipinti che raffigurano un immaginario alfabeto dipinto su tavole in foglia d'oro o su lastra.

La rielaborazione di modelli di scrittura remoti, ancora da codificare - e per questo percepibili nella loro essenza asemica - dettano al disegno una serie di dinamiche sempre nuove, possibilità d’immagine infinite e sempre suscettibili di variazione. Nel gioiello questo si sviluppa in emersione materica rispetto alla scrittura propria dell’artista, un corsivo serrato, rigoroso, inciso in lastre e poi eternamente impresso nel metallo con la tecnica della fusione a cera persa: il concavo dello smalto riccamente disposto e il convesso dell’incisione si rincorrono su nastri scorrevoli per letture mai univoche né unidirezionali.

I testi incisi sono brani tratti da testi di scrittori cari all’artista e che per lei sono stati fonte di ispirazione come Alan Watts, Ezra Pound o Italo Calvino delle Lezioni Americane, (ma possono essere eseguiti testi su specifica richiesta), anch’essi volutamente quasi illeggibili, come se vincolassero il segreto a chi li indossa, senza perderne in potenza simbolica.

L’artista, pur nella complessità della stratificazione, riesce a mantenere un equilibrio costante e rigoroso tra segno e forma, sia nella pittura come nelle sue sculture da indossare, avvolgenti, che si adattano al corpo come una seconda pelle; nel gioiello si aggiunge la variabile del movimento, amplificato dalla scelta del materiale: le prospettive diverse - suggerite dalla gestualità del corpo - si sommano a quelle date della luce che rimbalza sulle superfici riflettenti come un antico palinsesto.

Il risultato sono oggetti di grande bellezza, formule da indossare in bilico da Caos e Cosmo, tra purezza segnica e vortice pittorico: un nuovo codice di armonia sempre nuovo, sempre diverso.

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