LOBODILATTICE

STOP THE DROPS

Inaugura

Sabato, 13 Dicembre, 2025 - 19:00

Presso

Hemingway caffè letterario

A cura di

Andrea Iran

Partecipa

Noemi Alessandra, Emanuela Alfano, Chiara Amore, Simone Aprile, Francesca Baglieri, Daria Batolo, Luca Biagio, Giovanni Blanco, Giuseppe Bombaci, Maria Buemi, Paolo Caldarella, Giansalvo Cannizzo, Paola Careno, Franco Carino Zanotti, Iole Carollo, Francesca Carpentieri, Orazio Caruso, Daniele Cascone, Claudio Cavallaro, Caterina Cavallo, Cristina Cavallo, Andrea Cerruto, Edgardo Michele Cerruto, Ardesia Coco, Alfredo Covato, Barbara Cucinotta, Giuseppe Cupperi, Gabriele Drago, Sonia Drago, Andrea Errera, Luigi Fatuzzo, Grazia Ferlanti, Luigi Fiano, Violetta Fidilio, Alessandro Finocchiaro, Rosa Franceschino, Salvatore Fratantonio, Freaklab, Antonella Giannone, Gabriele Giannone, Giordano, Roberta Guarnera, Gummy Gue, Il Signor Nessuno, Ilde, Andrea Iran, Alessandro Iudica, Kastano, Antonio La Ferlita, Agata Leocata, Natale Leontini, Nanni Licitra, Mariapaola Lissandrello, Emanuele Mandolfo, Andrea Mangione, Gianni Mania, Deborah Medica, Martina Minauda, Mistinguett, Arianna Modica, Caterina Modica, Chiara Modica, Guille Navarré Lopez, Aria Paolino, Ettore Pinelli, Giuseppe Pitino, Rossella Poidomani, Maurizio Pometti, Cetty Previtera, Rossella Ragusa, Francesco Rinzivillo, Chiara Rizza, Alessandra Roccasalva, Giovanni Roccasalva, Ruggero Ruggieri, Leandra Russo, Francesco Ruta, Liina Salonen, Filippa Santangelo, Lorella Savarino, Emanuele Savasta, Enrico Spadaro, Adele Statello, Marco Terroni Grifola, Federica Tomasello, Samantha Torrisi, Gaetano Trovato, Clara Tumino, Greta Valente, Manuela Vargetto, Chiara Vinci, Pamela Vindigni, Giovanni Viola, Miriam Viola, Mattia Virdieri, UNICA.

Fino a

Domenica, 11 Gennaio, 2026 - 19:00

STOP THE DROPS

Comunicato

Il 13 dicembre, dalle ore 19, l’Hemingway, realtà sociale e culturale del centro storico di Modica, allarga metaforicamente la sua saletta interna per fare spazio a “Stop the drops”, una mostra collettiva nata da un’idea di Andrea Iran, fotografo e curatore, realizzata in collaborazione con la ONG CISS | Cooperazione Internazionale Sud Sud.

Un progetto pensato non solo come esposizione artistica, ma come azione solidale concreta: l’intero ricavato sarà infatti destinato a sostenere una ONG siciliana che da quarant’anni opera in Palestina e continua oggi, in condizioni tutt'altro che facili, a restare accanto alla popolazione civile.

La mostra è resa possibile grazie al supporto di diverse realtà del territorio: Modicaltra, Bedda Ciao, Palestina Viva, Assemblea No Guerre e Collettivo Ocra, in collaborazione con Hemingway, che donerà parte del ricavato della serata alla CISS. La mostra apre il 13 dicembre e termina l’11 gennaio, verrà inoltre replicata anche in altre città, nel corso dei prossimi mesi, con lo stesso intento.

Un’esposizione collettiva per un messaggio comune

96 artisti hanno scelto di aderire al progetto, donando opere del proprio repertorio, alcune anche inedite e a tema, accettando un tetto massimo di vendita di 250 euro (anche nei casi in cui l’opera valga più di quella cifra), per rendere l’arte davvero accessibile e mettere al centro il valore dell'iniziativa.

La saletta dell’Hemingway, raccolta e intima, diventerà così un mosaico eterogeneo di linguaggi visivi: una pluralità di voci artistiche.
«Il messaggio è proprio questo - afferma Andrea Iran - unire le forze, essere insieme, trovare nell’insieme la potenza della presenza e dell’azione».

L’iniziativa nasce infatti con un obiettivo preciso: non perdere l'attenzione sulla Palestina, mantenersi vigili e dare forza a quel movimento di partecipazione che nei mesi scorsi ha portato migliaia di persone nelle piazze, con il proprio corpo, prendendo posizione di chiara distanza dal genocidio ancora in corso.

Il sostegno al CISS: l’arte come denuncia e responsabilità civile

“Tenere alta l’attenzione sulla questione palestinese e sulla popolazione civile, ancora oggi in una condizione drammatica e disumana, è fondamentale - riflettono i referenti della ONG CISS - l’arte non è solo evasione, è strumento di denuncia, e in questo caso diventa il modo più potente per continuare la nostra lotta e dare voce al popolo palestinese.”

Il CISS, fin dai primi giorni dell’escalation in corso, ha attivato una complessa risposta umanitaria attraverso la campagna X Gaza Posso!, che ha permesso di inviare aiuti e beni di prima necessità, collaborando con organismi come AOI e CGIL.

Le attività sostenute dalla raccolta fondi includono il primo soccorso psicologico e supporto continuativo ai minori sfollati; la distribuzione di kit psicosociali per attività ricreative e terapeutiche; le iniziative di sensibilizzazione sui rischi legati ai dispositivi bellici inesplosi; la distribuzione di pasti caldi, beni essenziali e sostegno alimentare; la messa in sicurezza del patrimonio culturale, compresi i manoscritti mamelucchi recuperati dalle macerie a Gaza City;

l'allestimento di Temporary Learning Spaces, le tende scolastiche che permettono ai bambini di continuare a studiare; le attività dei Clown Doctor negli ospedali da campo.

“Con X Gaza Posso! abbiamo fatto tanto - proseguono i referenti della ONG - ma non è mai abbastanza. Restiamo al fianco della popolazione ogni giorno, grazie anche al contributo di iniziative come questa mostra.”

L'ingresso alla mostra è libero, gratuito e aperto a chiunque voglia visitarla e sostenerla.

È possibile farsi già un’idea delle opere esposte, con i dettagli sugli autori e sulle autrici, nonché sui futuri aggiornamenti, sulla pagina dedicata: www.theernestconnection.com

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