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Sotto i Raggi del sole Riflessioni sul rapporto tra uomo e ambiente

Inaugura

Sabato, 22 Ottobre, 2022 - 15:30

Presso

Villa di Massenzio
Via Appia Antica, 153

A cura di

Antonietta Campilongo

Fino a

Sabato, 5 Novembre, 2022 - 16:00

Sotto i Raggi del sole Riflessioni sul rapporto tra uomo e ambiente

Comunicato

A seguito del successo della mostra Ghê Gaia Terra, svoltasi lo scorso mese di aprile presso il Museo delle Mura, un nuovo progetto espositivo, Sotto i Raggi del Sole. Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente, dedicato anch’esso al tema del futuro del pianeta e alla necessità di costruire un nuovo rapporto Uomo/Natura, viene ospitato presso la Villa di Massenzio e il Mausoleo di Romolo.

 

L’esposizione, a cura di Antonietta Campilongo, sarà inaugurata sabato 22 ottobre alle ore 15.30, ed è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzazione Neworld Associazione Culturale, servizi museali di Zètema Progetto Cultura.

Sotto i Raggi del Sole, un progetto espositivo sperimentale che si è andato sviluppando nel tempo intorno a un’indagine critica su un tema di grande attualità, si propone come una forma di narrazione collettiva, aperta a contributi artistici che affrontino problemi legati all’etica, alla definizione della corrispondenza culturale e al rapporto tra uomo e ambiente per diffondere consapevolezza e stimolare il maggior numero di persone a prendersi cura del pianeta. Lo scopo è di comunicare, attraverso l’arte e la cultura, una coscienza sui problemi dell'ambiente, e di determinare volontà e capacità di reagire al degrado, di utilizzare al meglio le risorse che il pianeta Terra offre, ricordando sempre che sono deperibili.

Natura, arte e uomo un rapporto indissolubile

La natura, con le sue forme e colori, provoca da sempre stupore e un senso di meraviglia nell’uomo del quale si può modificare lo stato d’animo, infondendo un senso di serenità e quiete, o viceversa inquietudine. Nei secoli l’uomo ha cercato di raffigurare l’immensità della sua bellezza attraverso i modi più vari, come già denotano i più antichi esempi di arte conosciuti, quella delle pitture rupestri.

 

Può essere interessante notare che dalla fine degli anni Sessanta del Novecento, contemporaneamente alla diffusione del tema della salvaguardia dell’ambiente in campo scientifico e politico, gli artisti hanno maturato nei confronti della natura un pensiero distante dal concetto tradizionale di modello, che li ha spinti a definire la natura stessa come protagonista, come opera d’arte: è quello che è avvenuto con la Land Art, una nuova forma d’arte in cui l’artista interagisce appunto con la natura stessa operando direttamente sul territorio, lavorando sugli elementi che vi sono già presenti. Si tratta di opere effimere, destinate a non durare nel tempo, ove si coglie il senso della precarietà umana a fronte dell’eternità della natura.

Nei tempi più recenti l’arte si è posta come fattore in grado di sensibilizzare la società su temi sempre più urgenti quali quelli dell’ecologia, dello sviluppo sostenibile, della necessità di una nuova attenzione all’ambiente.

 

Scheda Tecnica

 

Titolo: Sotto i raggi del sole | Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente

A cura di: Antonietta Campilongo

Organizzazione: Neworld Associazione Culturale

Artisti in mostra: Marco Baldassari, Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi, Antonella Catini, Alessandro Di Francesco, Mauro Dosio, Lean (Andrea Leonardi), Maria Carla Mancinelli, Lucia Nicolai, Giorgio Ortona, Albino Palamara, Enrico Porcaro, Loredana Salzano, Andrea Sterpa, Carlo Tirelli, Anna Tonelli, Klara Varhelyi.

Artisti Special guest: Alessandro Di Francesco, Lucia Nicolai.

Performance artisti&innocenti, Lara Ferrara e Marco Baldassari, Letizia leone e Giorgio Linguaglossa.

Testi: Alice Straffi

Servizi Fotografici: Enrico Porcaro

Luogo: Villa di MassenzioVia Appia Antica, 153 - 00179 Roma

Durata: dal 22 ottobre al 5 novembre 2022

Inaugurazione: sabato 22 ottobre ore 15.30 – 19.00 (aperto a invitati e al pubblico)

Orario di apertura mostra: Dal martedì alla domenica ore10.00/16.00

Ultimo ingresso mezz'ora prima della chiusura

www.villadimassenzio.itT. 060608 

Ingresso: libero

L'evento sarà realizzato nel rispetto delle normative Covid19

Press Office: Salvo Cagnazzo - stampa@uozzart.com - www.uozzart.com

 

Neworld Associazione Culturale - www.antoniettacampilongo.it - arte@antoniettacampilongo.it - T. 339 4394399

Sito web  www.antoniettacampilongo.it

La nostra pagina FB www.facebook.com

 

PROGRAMMA

 

Sabato 22 ottobre ore 15.30 - 19.00 (Inaugurazione)

 

Performance - Area esterna (Circo)

ore 16.00 Artisti§innocenti con amici e simpatizzanti performano: INAUGURAZIONE DEL CIRCO DI MASSENZIO nella Villa Imperiale sull’Appia Antica.

Annus Massentii V- Alla presenza di Altissimi Testimoni Imperiali e Comunali si procederà ad annotare su tavolette di cera:

§ l'adesione degli Aurighi dalle varie Province Romane;

§ l'iscrizione all’Albo dei Puledri più veloci e belli del Maneggio di Romolo con

§ la Lista dei Concorrenti al Concorso Nitriti e pure

§ l’Organizzazione Sociale di tutto l’Apparato necessario per l’imminente 

Avvio delle Pubbliche Massenzieadi®®®,

M Libagioni Pubbliche e Companatiche®, le celebrazioni danzate Dionisia

 

Performance - Mausoleo di Romolo

ore 17.00 Performance: Pharmaka  di Lara Ferrara e Marco Baldassari - Dal sangue dorato versato dagli dei, crebbero alcune erbe chiamate pharmaka, le stesse che Zeus fece ingoiare a Crono così da fargli rigettare fuori i suoi cinque fratelli. I doppi poteri di queste erbe furono usati anche da Circe per trasformare gli uomini in maiali, leoni, tori, arieti o galli...

ore 18.00 Lettura scenica: testo poetico Le cattedrali della terra di Letizia Leone con Giorgio Linguaglossa - Tra gli appunti del Leopardi spicca un progetto mai realizzato, quello di un poema in forma didascalica sulle selve e le foreste, un’opera densa di informazioni mitologiche, storiche e scientifiche. Questo testo poetico prende spunto dalla stessa idea perché il paesaggio naturale così fragile ci coinvolge nell’urgenza di un’ispirazione e di una inquietudine ancora più forte per la perdita delle antiche foreste, ormai definitivamente dissodate nella loro inviolata immensità.

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