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SMS - Raffaela Carcangiu, Roberta Filippelli

Inaugura

Sabato, 31 Maggio, 2025 - 18:30

Presso

Galleria Bonaire Contemporanea
Via Principe Umberto, 39, Alghero, SS, Italia

Partecipa

Raffaela Carcangiu - Roberta Filippelli

Fino a

Domenica, 15 Giugno, 2025 - 21:00

SMS - Raffaela Carcangiu, Roberta Filippelli

Comunicato

 

SMS bipersonale di Raffaela Carcangiu e Roberta Filippelli

dal 31 maggio al 15 giugno 2025

opening sabato 31 maggio 2025 ore 18.30

orari mostra dal venerdi’ alla domenica dalle 18.00 alle 21.00 gli altri giorni su appuntamento

galleria Bonaire Contemporanea via Principe Umberto, 39 – Alghero

info +39 3478953813 e-mail bonaire39@gmail.com

 

In un tempo in cui comunicare è istantaneo gli SMS, brevi lampi nella quotidianità, nati per dire "arrivo" o "a dopo", in questa mostra si distendono in frasi, si allungano in pensieri, e infine, diventano poesia: ciò che nasce temporaneo diventa eterno.

Qui la parola non si limita a comunicare: diventa esperienza, segno, materia viva. Il pubblico è invitato a riflettere sul ruolo comunicativo e simbolico della parola nella comunicazione e nella cultura contemporanea. 

Le parole di Raffaela Carcangiu e Roberta Filippelli si raccontano attraverso DIARIO e PAROLE.

 

Raffaela Carcangiu, DIARIO, 2024

DIARIO nasce tra il 2021 e il 2022, in piena pandemia, periodo di isolamento e incertezza che ha accentuato il mio sguardo sui dettagli della vita quotidiana. In questi mesi, la necessità di osservare con attenzione ciò che mi circondava è diventata un esercizio di riflessione. Il progetto, si è sviluppato e arricchito nel tempo e la sua composizione è giunta a compimento nel 2024. In questa mostra vi invito ad entrare nel mio mondo fatto di frammenti di quotidianità e di luoghi cari, catturati e poi ricomposti attraverso collage di fotografie e pagine. Ogni lavoro è una finestra su momenti e atmosfere, un tentativo di fermare ciò che spesso passa inosservato e che, per me, ha importanza. Accompagno questi collage con testi e brevi descrizioni che raccontano persone a me vicine e la loro importanza, fatti e sensazioni, descritti con parole semplici, quasi sussurrate che portano a immaginare la mia relazione con loro, a entrare in questo spazio di affetti e memorie. Ogni collage costruito con frammenti visivi, crea un tessuto narrativo che diventa mezzo di espressione intima e condivisa. Ho inserito anche piccoli disegni di paesaggi e nature morte: un ritorno alla tradizione che per me rappresenta un modo di onorare il valore dell’osservazione e la cura per i dettagli. Sono segni tracciati a mano, elementi che completano il mio racconto visivo. Con DIARIO, oltre a esplorare la quotidianità, introduco un gioco sottile di ironia componendo immagini che generano cortocircuiti visivi. In alcuni lavori gli elementi si intrecciano in modo inaspettato, creando un contrasto o un piccolo paradosso che stimola a ripensare ciò che si vede. Questo gioco visivo svela un lato più’ leggero e divertente del mio lavoro, ma anche una visione della vita che sa accogliere l’atteso con ironia.

Raffaela Carcangiu nasce a Oristano nel 1982, vive e lavora a Ghilarza.

Il disegno costituisce il nucleo fondante della sua pratica artistica configurandosi come strumento privilegiato di osservazione, analisi e riflessione.

Attraverso il disegno, inteso come forma di appunto visivo, l’artista sviluppa l’embrione concettuale delle sue opere, che successivamente possono evolversi in linguaggi e tecniche differenti. Le sue composizioni grafiche, essenziali nelle linee e spesso eseguite con china, penna o matita, traggono ispirazione dal reale: paesaggi, animali, elementi vegetali e oggetti osservati dal vero.

La sua ricerca si concentra su tematiche di natura etica, politica e religiosa, con particolare attenzione alla condizione dei migranti, alla questione femminile e alle manifestazioni della spiritualità nel contemporaneo. Il suo lavoro si articola attraverso una pluralità di media, dal disegno al ricamo, dal collage al video, fino all’installazione, mantenendo sempre una coerenza concettuale e formale.

 

Roberta Filippelli "PAROLE", 2025

Il mio progetto prende vita in un temporary shop che si trasforma in un vero e proprio Tempio delle parole. Un luogo che supera la funzione commerciale per diventare altro.

Qui la dimensione del consumo lascia spazio a un'esperienza sensoriale e simbolica. Un Tempio urbano che trascende l'effimero, in cui arte, parola e moda si fondono per dare forma a un’esperienza intima e collettiva che stimola i sensi, apre lo sguardo e sospende il ritmo del quotidiano.

Protagonista di questo universo è il brand "PAROLE", che nasce dai cassetti della memoria: parole, versi, poesie che mi appartengono e che ho scelto di rendere sacre ricamandole con filo d’oro su una collezione di t-shirt.

Ogni maglietta diventa un talismano, un amuleto da indossare, un vestito nel quale riconoscersi.

In questo gioco di significati e simboli, nasce “PAROLA”: un oracolo contemporaneo composto da 16 carte bianche dove frammenti della statua di Amore e Psiche di Antonio Canova celano parole cariche di senso. Ogni carta è una chiave, un seme, un segno, un inizio.

Chi la sceglie compie un rito che apre la porta a nuove rivelazioni.

La parola che riceve diventa guida per il presente, suggerisce visioni e apre possibilità in un gioco poetico che invita a fermarsi e ad ascoltare.

Amore e Psiche di Canova riemerge in “VISIONI” in cui affiora dall’Origine del mondo di Gustave Courbet come un sogno ad occhi aperti. Un’apparizione contemplata in silenzio da un ragazzo biondo nel buio della notte.

Infine “IMPUT”, un trittico in cui le parole: hic et nunc (qui e ora), carpe diem (cogli l'attimo), en theós (Dio è dentro di te), incise sulla tela, diventano preghiere silenziose.

Il temporary shop diventa così un laboratorio dell’anima, uno spazio dove l’effimero si fa eterno, dove la parola si tocca, si indossa e si ascolta.

 

Roberta Filippelli nasce ad Alghero nel 1967 dove vive e lavora. Il suo lavoro tocca numerose tematiche affrontate con diversi mezzi espressivi  in una sorta di melting pot concettuale in continuo divenire. Osserva le dinamiche sociali del tessuto urbano fissate attraverso il ritratto o il fermo immagine di trame del quotidiano interpretate con approccio ironico ma caparbiamente analitico. Mette sotto la lente d’ingrandimento vicende apparentemente ordinarie nelle quali riconosce potenzialità inespresse. Indaga anche gli eccessi grotteschi e glamour del mondo dei social, restituendone una visione critica. Ultimamente la sua ricerca si concentra sempre più sul tema del sacro, che emerge come elemento centrale e trasversale. La spiritualità, già presente in passato, assume oggi un ruolo predominante, declinata su più registri. Ha periodi blu ricorrenti.

 

 

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