La ragione nelle mani. A Ginevra una mostra tra arte contemporanea e artigianato
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La ragione nelle mani. A Ginevra una mostra tra arte contemporanea e artigianato
Comunicato
Dal 1° aprile al 27 giugno alla Maison Tavel (Musée d'Art et d'Histoire) a Ginevra è visitabile la mostra di Stefano Boccalini La ragione nella mani, ideata dall'artista in collaborazione con alcuni artigiani della Valle Camonica.
L'esposizione è curata da Adelina von Fürstenberg e nasce da un progetto del Distretto Culturale della Comunità Montana di Valle Camonica, in collaborazione con Boccalini e Art for the World Europa, tra i vincitori della VIII° edizione del bando Italian Council, programma che sostiene l'arte italiana contemporanea nel mondo, promosso dal Ministero della Cultura.
Il progetto si muove tra due livelli, il linguaggio e il sapere artigianale, attraverso il coinvolgimento della comunità locale. Tutti i manufatti che compongono l’opera di Boccalini sono stati realizzati in Valle Camonica da quattro artigiani, affiancati ognuno da due giovani apprendisti. Gli otto giovani apprendisti sono stati selezionati attraverso un bando pubblico rivolto ai giovani della valle interessati a confrontarsi con le pratiche artigianali appartenenti alla tradizione camuna: la tessitura dei pezzotti, l’intreccio del legno, il ricamo e l’intaglio del legno.
Ha preso il via con un laboratorio che ha coinvolto tutti i bambini di Monno, ai quali è stato raccontato il significato di circa cento parole intraducibili che sono presenti in molte lingue. Insieme ai bambini sono state scelte circa venti parole che identificano il rapporto tra uomo e natura e tra gli esseri umani. Le parole sono infine state sottoposte agli artigiani per capire quali potessero essere le più adatte a essere trasformate dalle loro sapienti mani in manufatti artistici. Ne sono state scelte nove che sono diventate il materiale su cui gli artigiani hanno lavorato con i loro apprendisti.
Questi i significati delle nove parole in breve: ANSHIM Sentirsi in armonia con sé stessi e con il mondo (coreano), BALIKWAS Abbandonare la propria confort zone (filippino), DADIRRI Quieta contemplazione e ascolto profondo della natura (aborigeni australiani), FRILUFTSLIV Connessione con l’ambiente e ritorno al legame biologico tra uomo e natura (norvegese), GURFA L’acqua che si riesce a tenere nel palmo di una mano come metafora di qualcosa di molto prezioso (arabo), OHANA La famiglia che comprende anche gli amici e non lascia indietro nessuno (hawaiano), ORENDA La capacità umana di cambiare il mondo contro un destino avverso (indigeni nordamericani), SISU La determinazione nella ricerca del benessere nella quotidianità (finlandese), UBUNTU Sono chi sono in virtù di ciò che tutti siamo (Africa meridionale).
Nello specifico, la mostra allestita al Museo di Ginevra si compone di un raffinato ricamo bianco su bianco a “punto intaglio” con tre parole, montato come un quadro; due legni di noce sapientemente intagliati che presentano due parole; cinque manufatti di legno nocciolo intrecciato, realizzati con la tecnica utilizzata per la creazione di cestini e gerle, che insieme compongono una sola parola; tre pezzotti, tappeti fatti con tessuti lavorati a telaio manuale, ciascuno dei quali riproduce una parola.
Dopo aver portato i segni della Valle Camonica in Europa, l’opera ideata da Boccalini entrerà a far parte della collezione della GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo.
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