LOBODILATTICE

Raffaele Coppola, “Napoli in technicolor”.

Inaugura

Venerdì, 28 Aprile, 2023 - 19:00

Presso

Sciusciante
Via Sarno 2221

A cura di

Domenico Di Caterino e Rossella Matrone.

Partecipa

Raffaele Coppola.

Fino a

Mercoledì, 31 Maggio, 2023 - 23:00

Raffaele Coppola, “Napoli in technicolor”.

Comunicato

Venerdì 28 Aprile ore 19,

presso Sciusciante a Ottaviano, del collezionista e imprenditore Michele Franzese:

 

Linea di San Michele punto tre: Raffaele Coppola.

 

Curatela: Domenico Di Caterino feat Rossella Matrone.

 

Curatela spirituale: Gennaro Cilento.

 

Comunicazione Grafica: Marco Rallo.

 

In esposizione: Marzia Vetrano, Rossella Matrone, Antonio Milanese e Susi Schiappapietra.

 

#Mariopesceafore

 

 

Esperienza di conoscenza!

 

Il gesto e l'azione creativa non sono mai azioni individuali, la dimensione visibile dei processi linguistici dell'arte, è sempre determinata da un'intermediazione condivisa.

Le immagini, quando sono artistiche, hanno qualcosa di pulsante, e non sono permanenti, come erroneamente si crede, ma sono impermanenti, mediano tra vita e morte che s'interpretano.

L'artista è un creativo che passa per essere un'entità individuale, ma non può creare da solo, la creazione è sempre determinata da una relazione.

L'artista si relaziona non con il visibile, come erroneamente si pensa, ma con l'invisibile, lo percepisce, sente la sua presenza e la rende visibile, la sua prospettiva è completamente diversa.

Quello che noi chiamiamo valore dell'estetica, è banalmente solo frutto d'intermediazione della percezione, quella dell'artista non è una mente comune, la mente comune è un software che ha come scopo quello di sostenere lo status quo, l'evoluzione che passa per la percezione dell'arte è altra cosa.

L'artista è un cantastorie, un guaritore, uno che ha un'efficace capacità sciamanica, il linguaggio dell'arte ci consegna a processi della storia non nostri, ma universali, gli eventi temporanei in buona sostanza sono soltanto enti.

Vita e arte sono mito, sono l'invito a evadere dal controllo della mente, a sciogliere la volontà d'esercizio sulle immagini per consegnarci all'esperienza sacra dell'arte: quella dell'artista non è cultura comune, ma esperienza di conoscenza!

 

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