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Qatra Qatra / Goccia a goccia

Inaugura

Giovedì, 25 Novembre, 2021 - 15:00

Presso

Gallerie delle Prigioni
Piazza del Duomo, 20, Treviso

A cura di

Amanullah Mojadidi

Partecipa

Lida Abdul, Rada Akbar, Hangama Amiri, Kubra Khademi, Mario Garcia Torres

Fino a

Domenica, 9 Gennaio, 2022 - 19:00

Qatra Qatra / Goccia a goccia

Comunicato

 

 

QATRA QATRA / GOCCIA A GOCCIA.

 

VISIONI DALL’AFGHANISTAN

 

 

Fondazione Imago Mundi presenta Qatra Qatra / Goccia a goccia. Visioni dall’Afghanistan (dal 25 novembre 2021 al 9 gennaio 2022), la nuova mostra alle Gallerie delle Prigioni dedicata all’Afghanistan, che propone una riflessione tempestiva sulla complessa storia di questo straordinario Paese, con un focus sulle donne, la loro forza e il loro coraggio.

 

Questa mostra, curata dall’artista concettuale e ricercatore afghano Amanullah Mojadidi, si inaugura non a caso il 25 novembre, Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le protagoniste sono quattro artiste afghane, attiviste per l’emancipazione, che hanno fatto della lotta alla discriminazione e della critica delle norme sociali e religiose la cifra della loro pratica artistica.

 

Una di loro, Kubra Khademi, illustratrice, performer, attivista, sarà presente il giorno dell’inaugurazione e si esibirà nella performance Female Crimes,: ispirata dagli ambienti delle Gallerie delle Prigioni e dalla loro antica funzione di carcere, Kubra ha realizzato per questa mostra oltre 40 disegni installati dietro gli spioncini delle porte delle celle: i visitatori, aprendo gli spioncini, vedranno rappresentate nei disegni alcune azioni apparentemente innocue, che diventano, per una mentalità tradizionalista e ultraconservatrice, reati se compiuti da una donna. Ad attendere i visitatori, dietro uno spioncino, ci sarà la stessa Kubra, nella posa dei re delle antiche fiabe persiane. In questo modo, reinterpreterà il concetto del potere. Nella sua rivisitazione, ad esercitare il potere non è più il re delle fiabe, ma l’elemento femminile, in grado di affascinare quello maschile e, per questo, secondo una certa tradizione, da temere e da condannare. Nella sua esibizione, Kubra impersonificherà quindi uno djinn, una figura a metà strada tra una strega e un folletto maligno, ricorrente nel folklore islamico.

 

Oltre a Kubra Khademi, sono presenti in mostra le opere di: Lida Abdul, videoartista, con i cortometraggiWhite House  (il bianco, con cui ogni cosa viene dipinta, simboleggia la cancellazione del passato e l’impossibilità di ricostruire ciò che è andato perduto) e In Transit (la carcassa di un aereo da guerra sovietico diventa nel gioco di alcuni bambini un fantastico uccello caduto); Hangama Amiri, che attinge invece alla tradizione della tessitura, reinterpretandola in chiave contemporanea: i suoi arazzi Mariam Beauty Salon e Journalist parlano di donne che sfidano il tradizionalismo, esponendo la propria bellezza, invece di nasconderla, e lavorando nella società, invece che rimanere silenti.

Rada Akbar presenta, con Invisible Captivity, dei ritratti di donne in bianco e nero; sui loro volti sono impresse delle impronte digitali, a simboleggiare come nella mentalità patriarcale conservatrice del regime la donna sia considerata una proprietà, e quindi idealmente marchiata da chi ne rivendica il possesso.

A queste artiste si affianca il videomaker messicano Mario Garcia Torres, che ha eletto l’Afghanistan a terra della sua ricerca artistica. Con il suo film Tea, Torres ci conduce in una riflessione nostalgica nella Kabul degli anni Settanta, a visitare il celebre One Hotel, casa, studio e albergo aperto da Alighiero Boetti in quel periodo, quando la città era una tappa nell’itinerario tra Est e Ovest percorso dagli hippies.

 

Accanto a queste opere sarà esposta “Untitled”, la collezione Imago Mundi dedicata all’Afghanistan, 140 opere in formato 10x12cm, realizzate da artisti che vivono sia nel Paese che all’estero. Inoltre, Fondazione Imago Mundi sta proseguendo il suo impegno nella ricerca artistica legata all’Afghanistan: è attualmente in lavorazione la collezione “Stories from the Camp”, che raccoglierà le opere di artisti rifugiati in tutto il mondo, che vivono o hanno vissuto in campi profughi. Una sezione speciale sarà dedicata proprio all’Afghanistan.

 

Il messaggio finale di questa mostra è dunque che ancora una volta, come spesso è accaduto nella sua storia, l’Afghanistan si dovrà ricostruire, goccia a goccia, passo dopo passo. Ma se recuperare ciò che è perduto è impossibile, è anche imperativo andare avanti e continuare a raccontare la bellezza e denunciare le contraddizioni e le preoccupazioni dell’Afghanistan di oggi.

 

Un palinsesto di incontri con giornalisti, artisti, curatori, ricercatori, e di proiezioni cinematografiche, dal 24 novembre al 14 dicembre, approfondirà i temi della mostra: la condizione delle donne nell’Afghanistan del nuovo regime, la diaspora di artisti e operatori culturali, la libertà di stampa con focus sul fotogiornalismo, la tutela del patrimonio culturale. Gli appuntamenti saranno in presenza oppure online, l’elenco completo è disponibile al link: https://fondazioneimagomundi.org/agenda/qatra-qatra/

 

Qatra Qatra / Goccia a goccia . Visioni dall’Afghanistan.

a cura di Amanullah Mojadidi

 

Gallerie delle Prigioni, 25 novembre 2021 / 9 gennaio 2022

Piazza del Duomo 20, Treviso

ingresso libero

venerdì: 15—19

sabato e domenica: 10—13 / 15—19

per il periodo dal 24 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022 consultare i siti:

www.fondazioneimagomundi.org   www.galleriedelleprigioni.org  

 

@fondazioneimagomundi

 

Informazioni

relazioni esterne Fondazione Imago Mundi

—Barbara Liverotti

barbara.liverotti@fondazioneimagomundi.org  / +39 0422 515372 / +39 334 9901269

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