Praline Cosmiche e Sib - Sketchinkbook
Inaugura
Presso
A cura di
Partecipa
Fino a
Praline Cosmiche e Sib - Sketchinkbook
Comunicato
Nel cuore di Gravedona ed Uniti, sul lago di Como, inaugura alla Galleria Sabbati la Bipersonale di Praline Cosmiche e SIB - Sketchinkbook.
I due artisti, che hanno già esposto insieme a Collettive tra Milano, Venezia e Sanremo e che hanno collaborato per diverse iniziative artistiche, oggi presentano alcuni dei loro ultimi lavori attraverso un dialogo visivo tra la contemporaneità dei concetti, il richiamo vicendevole delle cromie e l'estetica dei loro lavori.
SIB - SKETCHINKBOOK
Lorenzo Segale, in arte SIB (Sketchinkbook) disegna e si appassiona all'arte sin da bambino, ma solo in età adulta, in seguito a lauree e anni in cui consolida la sua carriera, inizia a considerare la sua propensione artistica come una prospettiva da indagare e a mostrare i suoi lavori a un pubblico più vasto. Il punto di contatto tra SIB e l'opera è la riflessione sull'evoluzione identitaria dell'essere umano e si traduce su supporti che spaziano dalla tela, ai sassi, agli skateboard con l'impulsività di uno sketch, da qui il nome. Fare arte per SIB significa dare un tacito sfogo alle emozioni, amalgamandole in un equilibrio di immagini che, nate da un tratto unico ed estremamente riconoscibile, si rendono accessibili alle contaminazioni della ricerca visiva.
Lo scenario su cui il fruitore è chiamato a riflettere è composto da simboli e figure ricorrenti: l'occhio pone il focus sulla differenza tra guardare e vedere, sulla capacità di cogliere col pensiero, quando è chiuso, e su ciò che la vista percepisce e accetta di scrutare quando è aperto, i visi dei soggetti sono spesso divisi a metà per sottolineare la consapevolezza di una doppia anima, altre volte sono sottoposti a un esame di coscienza che porta a scomporsi in macchie, in zone d'ombra e di colore, ma che comunque lasciano la libertà allo spettatore di assemblare l'immagine in una sagoma evidente, come se si fosse sempre davanti alla scelta di concentrarsi sulle singole frammentazioni o sull'insieme della loro ricomposizione.
Le colate di colore, che puntano a cancellare o confondere i tratti definiti e caratterizzanti, danno movimento alle immagini sottostanti rese piatte dalla consistenza dell'acrilico e destabilizzano l'osservazione allenando la capacità critica dello sguardo. Il fondamento dell'analisi artistica su cui si basa l'opera di SIB è il contrasto di colori accesi e immagini malinconiche, l'oscillazione tra la vividezza pittorica che cattura l'attenzione e la calma trasmessa dai soggetti che, nonostante siano sottoposti e stimolati dall'intensità delle indagini personali, accettano il perpetrarsi del flusso di coscienza. Lo stimolo intellettuale che ne consegue crea una condizione generativa di pensieri e considerazioni e restituisce una maturità che offre un punto di vista, sempre diverso, sulla contemporaneità.
Tra le opere esposte, Bombs for breakfast, War for lunch e Kills for dinner fanno parte di una nuova serie in cui, mantenendo la sua riconoscibile cifra stilistica, SIB riflette sulla facilità con cui, ogni giorno, ognuno di noi riceve informazioni su tematiche che più di altre popolano i contenuti nelle svariate forme mediatiche.
Senza giudizi o tendenze ideologiche esplicite, SIB apre ai fruitori un panorama di possibili interpretazioni su ciò che oggi alimenta particolarmente i temi di attualità: la passività con cui si scorrono immagini come se facessero parte di una routine quotidiana o l'angoscia con cui un diverso coinvolgimento ne fa vivere la frustrante impotenza, la riflessione sulle condizioni reali di molte aree del globo e la semantica di idee e propositi che smuovono lo spirito e l'intelletto collettivo. Di continuo abbiamo sotto gli occhi lo scroll di Instagram, una notizia al telegiornale o in radio, un articolo di giornale e si ascoltano i commenti di estranei sul tram o in coda al supermercato.. e anche passando davanti a un quadro possiamo vedere con la coda dell'occhio una macchia di colore, più o meno attrattivo, o analizzarlo ascoltando ciò che la nostra sensibilità ci mostra.
PRALINE COSMICHE
Ligure di nascita e milanese di adozione, Praline Cosmiche è uno street artist che fin da bambino ha dedicato gran parte del suo tempo al disegno e ai graffiti. Da sempre amante delle icone anni ’80, di fumetti, di ambientazioni fantascientifiche e dei videogiochi, assimila nella sua mente le immagini di quell'epoca e le ripropone, da subito nel contesto urbano, poi sulla tela, enfatizzando sempre di più un modello interpretativo di matrice pop, attraverso l'utilizzo di colori vividi per attirare l'attenzione delle masse e la scelta di tematiche correnti di denuncia personale, sociale, etica e ambientale. Da qui, la riflessione contemporanea dell'opera di Praline Cosmiche che scaturisce dal contrasto tra contenuti rivoluzionari di attualità e simboli che caratterizzano gli anni del capitalismo americano, dove tutto sembrava possibile e dove l'affermazione personale, il welfare dei paesi occidentali e la spensieratezza dilagante alimentavano gli usi del periodo.
Caratterizzato dalla tipica condizione reazionaria in cui la street art si sviluppa, Praline Cosmiche reinterpreta, con un'ironia sarcastica e talvolta anche cinica, la sua personale vena attivista attraverso l'arte, e la offre al pubblico con tecniche sempre diverse e in continua sperimentazione. Oltre ai mezzi espressivi distintivi dell'arte di strada come bombolette spray, stencil e colori acrilici, si cimenta nell'utilizzo di strumenti non convenzionali come ad esempio griglie per dare una texture optical allo sfondo, sacchetti e spugne per dare forza e geometria alle composizioni dei suoi lavori e detersivi che, ostacolando l'attaccatura del colore, creano un effetto macchia lasciato al caso.
Da queste sperimentazioni tecniche, nascono anche alcune delle opere in mostra alla galleria Sabbati di Gravedona e Uniti, che rappresentano figure emblematiche di minoranze sociali e stati d’animo che richiamano, all’attenzione del fruitore, tematiche di attualità.
Parte delle opere trattano le difficoltà dell'età infantili, anni in cui i bambini faticano a comprendere il mondo degli adulti e vivono la frustrazione di non riuscire a farsi ascoltare ma, come ad esempio in Regole devono crescere e farsi spazio tra nozioni e calcoli sempre più complessi, la metafora di una vita "da grandi", intricata e laboriosa.Un'altra parte dei lavori esposti, invece, rappresenta soggetti verosimilmente già adulti, decorati da forme geometriche e texture che sottolineano la moltitudine di insicurezze, le paure e la versatilità di un'indole fluida che fatica ad affermare la propria identità.
Il percorso artistico di Praline Cosmiche, street e pop allo stesso tempo con una grafica che richiama la fusione tra arte e pubblicità degli anni 80, autonomo e non canonico, definisce la risposta all'esigenza di esprimere un messaggio di rivolta e l'intenzione di intercettare la sensibilità di tutti attraverso l'inclusione di tutto ciò che sblocca i ricordi della propria infanzia.
Come arrivare
- letto 304 volte