PERFOMEDIA ORTIGIA 2018
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PERFOMEDIA ORTIGIA 2018
Comunicato
IL GESTO CREATIVO E IL CORPO SOCIALE
di Marilena Vita
Fin dalle sue origini l’uomo ha utilizzato il corpo per comunicare con i propri simili, attraverso mimiche facciali e gesti collegati al movimento. Un dialogo basato sugli agiti e sulle pulsioni che solo il corpo riesce ad esprimere. Una sorta di teatro magico dove all’interno di un corpo/scena veniva trasmesso un pensiero, una necessità o un esigenza legata all’individuo. Il corpo che gesticola rappresenta non solo un bisogno di comunicare qualcosa ma esprime sopratutto un rafforzamento della propria presenza nello spazio. Già il concetto di scena come “evento” formulato da Antonin Artaud, trasferiva attraverso il gesto rituale dell’attore un coinvolgimento diretto del pubblico. Artaud rifiutava un teatro di parole per dare spazio a un teatro legato alla vita, come verità assoluta, che avrebbe messo in risalto non l’attore ma i suoi gesti. La performance è un’arte legata al teatro che si sviluppa già con l’Happening durante le serate dadaiste e nelle azioni automatiche surrealiste, anche se il nome “Happening” appare per la prima volta con Allan Kaprow nel 1959 a New York durante un suo evento “Eighteen happening in six part.” Il gesto di Kaprow voleva fare irruzione nella vita mettendo in risalto il rapporto uomo-mondo attraverso la partecipazione e l’interazione con gli altri. Dagli Happening di Kaprow, a George Maciunas con Fluxsus, con l’idea di un’arte totale legata ai gesti della vita quotidiana, così Kaprow paragona la vita a un flusso dal quale si acquisisce esperienza. Ma ancora le azioni di Gina Pane con i suoi tagli sociali, o il gesto femminista della sacerdotessa Yoko Ono che in una performance del 1964 “Cut Piece”al Sogetsu Art Center a Tokio invitava il pubblico a turno a tagliare il vestito che portava addosso con un paio di forbici. Gli artisti invitati per rassegna di Perfomedia / Ortigia 2018 - Art action a Siracusa, si confronteranno con un luogo magico, ricco di storia millenaria qual’è l’isola di Ortigia. In questa pagina siracusana si esibiranno un gruppo di performer che a livello internazionale si sono distinti per le loro azioni. Artisti di varie nazionalità che si incontreranno nell’antico quartiere della Giudecca a Ortigia, all’interno di uno spazio dove memoria e tradizione si sono stratificati attraverso i secoli. Un luogo che venne edificato dalla Confraternita dei Padri del Santo Spirito intorno al 1400 e che fu distrutto da terremoto del 1689. Successivamente fu acquistato da una nobile famiglia siracusana che nel 1700 ne fece una dimora per la famiglia. Una parte dei bassi del palazzo è diventata uno studio d’artista e una galleria d’arte, finalizzata a ospitare molteplici linguaggi artistici. Questa rassegna metterà in evidenzia gli atteggiamenti e la forza di ogni singolo artista, che al di fuori della cultura ufficiale e attraverso un linguaggio legato alla propria poetica, affronterà problematiche connesse al contemporaneo. Artisti che con modi affascinanti e altamente originali, si confronteranno tra arte e ideologia, tra fenomeni socio-politici, e tabù sessuali, tra natura umana e sofferenza, tra ritualità e mito. Forte del loro messaggio comunicativo, sono certa che sapranno regalarci un momento estetico-fantastico da ricordare.
Come arrivare
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