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Naima "IL CANTO DELLE SIRENE"

Inaugura

Sabato, 12 Luglio, 2025 - 18:30

Presso

Spazio Garino
Via Rocciamelone 1

A cura di

Naima, testo di Enrica Benedetto

Partecipa

Naima / voci Silvia Carbotti / sound design Fabio Del Galdo

Fino a

Sabato, 12 Luglio, 2025 - 21:30

Naima "IL CANTO DELLE SIRENE"

Comunicato

Piccola mostra interattiva per voci e dame a cura di Naima

voci  Silvia Carbotti / sound design Fabio Del Galdo / allestimento Alberto Garino

Tra mondi reali e irreali: il canto delle dame

Il progetto mette in dialogo due dimensioni apparentemente opposte: il reale e l’irreale, l’umano e il digitale, la memoria storica e la sperimentazione tecnologica. Al centro della mostra ci sono oltre trenta figure femminili, “dame” generate dall’intelligenza artificiale Naima nel corso di tre anni di ricerca e sperimentazione visiva. I loro volti rimandano alla pittura antica — rinascimentale, barocca, fiamminga — ma i dettagli svelano un’estetica ibrida, contaminata da materiali e forme contemporanee: plastiche, metalli, colletti surreali, tessuti che sembrano usciti da un sogno digitale o da un mondo sintetico.

Queste figure non appartengono né al passato né al presente: abitano uno spazio-tempo sospeso, un limbo fragile tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere. Sono icone artificiali, ma portano con sé la forza visiva e il mistero della ritrattistica classica. Silenziose e immobili, sembrano condannate a un’esistenza muta. Ma in questa mostra qualcosa si rompe.

Cinque di loro, infatti, trovano una voce grazie a un sistema multimediale: osservate attraverso lo schermo di uno smartphone, iniziano a cantare. La voce, prestata dalla cantante Silvia Carbotti, si intreccia a un paesaggio sonoro creato da Fabio Del Galdo, che i visitatori possono modificare in tempo reale con un semplice gesto. Questo incontro tra immagine, suono e presenza umana dà vita a un coro fluido, sempre diverso, che trasforma la visione in un’esperienza attiva, partecipata, condivisa.

La tecnologia non è fine a se stessa: diventa strumento per esplorare cosa accade quando un’immagine — creata da una macchina — si riaccende nell’incontro con uno spettatore reale. Il confine tra reale e irreale si fa poroso: le dame digitali acquistano nuova presenza nello spazio fisico, trovano una voce, entrano in relazione.

“Come nella fiaba di Andersen, in cui la Sirenetta rinuncia alla voce – il suo dono più prezioso – per ottenere le gambe e abitare la terra, anche qui ci troviamo di fronte a figure che hanno attraversato il confine tra mondi. E nel farlo, hanno perso il loro canto. La voce, per le sirene, non è solo un mezzo di seduzione, è identità, anima. Perdere il proprio canto significa perdere un pezzo di sé, perdere sé stesse. Il canto delle sirene è allora un tentativo poetico di restituire voce a chi non può parlare. Di far cantare ciò che è nato muto.”

Non è solo una mostra da guardare. È uno spazio da abitare, dove il pubblico diventa parte integrante dell’opera. Un progetto che riflette sull’identità, sull’intelligenza artificiale, sulla memoria visiva e sul potere della voce. Ma soprattutto, è un invito a riconoscere l’umanità anche in ciò che sembra distante, artificiale, silenzioso.

In questo senso, Il canto delle sirene non è solo un’esperienza estetica, ma un atto di riconnessione tra mondi: quello che conosciamo e quello che possiamo ancora immaginare.

 

Enrica Benedetto

La mostra sarà visitabile dal  12 – 26 luglio 2025 – Spazio Garino – via Rocciamelone 1, Torino.

Come arrivare

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