LOBODILATTICE

Mostra INTERAZIONI - Abdrea Alkin Reggioli @Manifiesto Blanco

Inaugura

Giovedì, 23 Febbraio, 2023 - 18:30

Presso

Galleria Manifiesto Blanco
Via Benedetto Marcello 46 Milano

A cura di

Galleria Manifiesto Blanco

Partecipa

Andrea Alkin Reggioli

Fino a

Sabato, 25 Marzo, 2023 - 19:00

Mostra INTERAZIONI - Abdrea Alkin Reggioli @Manifiesto Blanco

Comunicato

INTERAZIONI

Andrea Alkin Reggioli

 

in mostra dal 24 febbraio al 25 marzo 2023

da martedì a sabato h. 16 –19 (o su appuntamento tel. 389 5693638)

 

VERNISSAGE giovedì 23 febbraio h. 18.30

Performance coreutica “Fundamentals 3”

 

INGRESSO LIBERO

 

 

La ricerca artistica di Alkin nasce, come spesso accade, da una profonda crisi creativa. La formazione liceale, con la copia dal vero di oggetti, paesaggi e nudi, era risultata poco efficace ad esprimere il vissuto interiore dell’artista, che avvertiva la necessità di creare un linguaggio visivo personale, con cui rappresentare i temi a lui cari, come le interazioni tra gli organismi viventi e l’ambiente circostante.

La sua personale a Manifiesto Blanco si struttura in un percorso espositivo articolato in 5 sezioni — il Codice, la Struttura, la Composizione, l’Interazione e Fundamentals —, intese quali progressioni obbligatorie all’interno di un percorso verso lo sviluppo di un vero e proprio sistema rappresentativo, in grado di includere molteplici linguaggi artistici, quali la musica e la danza, nella rappresentazione di tematiche articolate.

Nella ricerca artistica, l’atto di osservare è fondamentale, e l’osservazione analitica della realtà ha portato Alkin a ideare un processo di sintesi formale ai minimi termini dei soggetti e degli oggetti selezionati, al fine di ottenere forme sempre nuove. Ma sono i codici scritti, come gli spartiti di batteria, ad affascinarlo davvero: le linee, le forme, le dimensioni, le configurazioni dimostrano un grande potenziale formale per lo sviluppo del nuovo linguaggio.

Nella sua produzione artistica, il codice musicale subisce una lunga serie di alterazioni con la creazione di forme visuali essenziali, che corrispondono alle lettere dell’alfabeto del nuovo linguaggio. Per ordinare le forme visuali nello spazio e favorirne le relazioni, l’artista ha avviato lo sviluppo di strutture su più livelli sovrapposti, che richiamano la struttura armonica della musica nella sovrapposizione dei diversi suoni.

Una volta inserite le forme visuali nelle strutture, Alkin prosegue con l’eliminazione delle strutture stesse, ottenendo intricate composizioni di elementi fluttuanti. La tecnica utilizzata è il “papier collé”, frammenti di carta di diverso tipo e colore incollati su cartoncino, senza l’uso di altri materiali.

Nella sezione finale della mostra è possibile osservare l’opera Fundamentals, che nasce dall’applicazione del personale linguaggio dell’artista.

La ricerca visuale, concretizzata in una serie di quadri, funge da mappa per la produzione musicale e coreutica. Con Fundamentals, Alkin intende rappresentare il processo di apprendimento di un organismo vivente, in diverse situazioni della sua vita. Tre danzatrici — che interpretano i Sensi, il Ragionamento e l’Esperienza — performano le traiettorie ricavate dai pattern grafico-ritmici, in una completa fusione ed integrazione tra segno grafico, suono e movimento.

 

Andrea Alkin Reggioli nasce a Dobrit in Bulgaria nel 1990.

Fin da piccolo manifesta una particolare predilezione per il disegno, che lo induce a frequentare il liceo artistico. Anche la musica lo attrae. Studia batteria e suona in un gruppo musicale. Conseguito il diploma, predilige la carriera artistica e si iscrive al corso di Laurea Triennale in Pittura e Arti Visive della N.A.B.A, la Nuova Accademia di Belle Arti a Milano. Si dedica alla ricerca di un codice espressivo personale nel campo delle arti visive, idoneo a rappresentare le proprie idee. Nel 2013 frequenta il biennio specialistico di Arti Visive e Studi Curatoriali. Amplia il proprio orizzonte artistico esplorando il mondo della musica e della danza, avvia collaborazioni con musicisti e coreografi. Nel 2015 presenta la propria performance “Vetem tani arrjj ta kuptoj” alla Biennale di Venezia, Albanian Pavilion. Nel 2016 si laurea a pieni voti con la tesi Forme e Suoni in Movimento, che evidenzia la capacità dell’artista di fondere i diversi linguaggi nello stesso processo creativo, nella realizzazione di performance.

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