LOBODILATTICE

A moment of relation

Inaugura

Venerdì, 20 Aprile, 2018 - 18:30

Presso

Civico 3
Via Pretura, 3 - 21013 Gallarate (VA)

A cura di

Giulia Zandò

Partecipa

Zhanina Marinova e Luca Rubegni

Fino a

Venerdì, 4 Maggio, 2018 - 18:30

A moment of relation

Comunicato

A moment of relation

una mostra di Zhanina Marinova e Luca Rubegni

a cura di Giulia Zandò

20.04.2018 - 04.05.2018

Civico 3 - Gallarate (VA)

Inaugurazione: venerdì 20.04.2018 | 18.30

INGRESSO LIBERO

 

Hai notato, dunque, che quando guarda nell’occhio il volto si riflette nello sguardo di chi si trova di fronte come in uno specchio, cosa che chiamiamo anche pupilla, dato che è come un’immagine di chi guarda?

[…]

Dunque quando un occhio osserva un occhio e guarda in esso ciò che appunto esso ha di più bello, e con cui vede, in tal caso potrebbe vedere se stesso.

(Platone, Alcibiade o della natura dell’uomo, in Dialoghi)

 

Civico 3 di Gallarate presenta la mostra A moment of relation a cura di Giulia Zandò, aperta da 20 aprile al 4 maggio 2018.

L’esposizione vede coinvolta una coppia di artisti, Zhanina Marinova e Luca Rubegni, di diversa provenienza – bulgara lei, italiana lui – che, attraverso le rispettive produzioni, genera un confronto sinergico all’interno dello spazio.

Nell’Alcibiade maggiore di Platone, il filosofo analizzava il modo in cui il nostro occhio, per vedersi, deve guardare l’occhio di un’altra persona, nella cui pupilla appare riflesso come in uno specchio. L’occhio, per vedere se stesso, deve guardare ciò che è simile a esso, in particolare la parte migliore, quella in cui risiede la forza della vista. Guardando in altra parte, non si riconosce. Analogamente, un’anima se vuole conoscere se stessa deve contemplare un’altra anima ed è così che sembra che le opere di Marinova guardino a quelle di Rubegni, e viceversa, senza soluzione di continuità.

A moment of relation svolge la funzione di uno specchio che, pur mantenendo distinte le due identità artistiche, si serve di quella che è la componente comune della coppia, il media pittorico, per creare una dialettica fra poetiche differenti ma che, al contempo, affondano le proprie radici sull’intesa e sulla conoscenza reciproca più profonda.

La produzione di Marinova ruota intorno al concetto di anitya (“impermanenza”), secondo il quale il cambiamento è insito in ogni esistenza fenomenica. La scelta di lavorare su diverse superfici – quali carta da lucido (Absentia, To mess with you(r)…), tavola (Past, Presence, Absence, Future, Illusion) e tessuto (Conclusion of illusion, Oblivion) – genera un polimorfismo materico all’interno dell’ambiente che accoglie le opere, su cui interviene la serigrafia che si configura non solo come tecnica comune ma anche come legame dialogico tra un lavoro e l’altro. Inoltre, per le imponenti dimensioni, le opere, secondo l’artista, sono metafora di un infinito concettuale. Per Marinova la realtà altro non è che proiezione immaginifica di un’illusione, che si ripete continuamente.  I lavori dell’artista, in questo senso, si possono definire "impermanenti", in quanto facenti parte di un flusso trasformativo in continuo divenire, la cui fine, mai data una volta per tutte, in ultima istanza, è decretata solo dalla collocazione degli stessi nello spazio espositivo.    

La ricerca artistica di Rubegni si concentra sulla volontà di rappresentare un processo creativo in absentia: l’immagine assume su di sé il costrutto ontologico di stare nel mondo come raffigurazione del mondo stesso nell’hic et nuc (“qui e ora”)  del momento presente attraverso la carica emozionale del ricordo.  Questo meccanismo innesca un gioco di bilanciamenti emotivi tra coppie antitetiche, esplorando il terreno liminale esistente tra l’astratto e il figurativo, il non reale e il reale, l’onirico e il pragmatico. Nella serie Pitture scritte l’inserimento del segno grafico – utilizzato come sigla a conclusione dei lavori – si impone su chi guarda attuando una permutazione, a tratti nostalgica, di archetipi emozionali che trasmigrano, caricandosi di nuove valenze, dall’artista all’opera e dall’opera allo spettatore. 

Il visitatore, attraverso il percorso espositivo, è chiamato ad assistere a questa relazione, in un momento di sospensione temporale, nel quale si fondono in un unicum due soggettività, due paesi, due idee, due culture.

La mostra A moment of relation si inserisce nella programmazione degli eventi culturali promossi da Civico 3, un progetto sotto la direzione di Sara Gorlini e Norma Mazzetto.

 

 

 

Zhanina Marinova & Luca Rubegni – A moment of relation

20.04.2018 – 04.05.2018

a cura di Giulia Zandò

Inaugurazione: venerdì 20.04.2018 | 18.30

Civico 3

Via Pretura 3

21013 – Gallate (Va)

Ingresso libero

 

Orari di apertura:

dal mercoledì al sabato dalle 16.00 alle 19.30.

Domenica, lunedì e martedì su appuntamento.

Sara Gorlini | T +39 340 7385564

Norma Mazzetto | T +39 347 4004054

 

Ufficio stampa:

Elsa Finardi

finelsa95@gmail.com | T +39 349 0622177

 

Content creator:

Eleonora Cesari

info@eleonoracesari.com | T +39 340 7291932

 

Per maggiori informazioni: 

Giulia Zandò

g-z@live.it | T +39 340 4955747

 

Come arrivare

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