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Mario Tolaini - Esercizi di libertà quotidiana… La rivoluzione delle cose

Inaugura

Sabato, 1 Giugno, 2024 - 18:00

Presso

Galleria Arianna Sartori
Via Ippolito Nievo 10, Mantova

A cura di

Arianna Sartori

Partecipa

Mario Tolaini

Fino a

Giovedì, 13 Giugno, 2024 - 19:30

Mario Tolaini - Esercizi di libertà quotidiana… La rivoluzione delle cose

Comunicato

La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Ippolito Nievo 10, il prossimo sabato 1° giugno alle ore 18.00, inaugura la mostra personale del fotografo Mario Tolaini intitolata “Esercizi di libertà quotidiana… La rivoluzione delle cose”.

L’esposizione resterà aperta al pubblico fino al 13 giugno 2024, con orario: dal lunedì al sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, chiuso domenica e festivi.

Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu

 

ESERCIZI DI LIBERTÀ QUOTIDIANA… LA RIVOLUZIONE DELLE COSE

Sono l’attesa e il tempo a creare uno spettacolo solo apparentemente finito, sono loro gli artefici dello sguardo. Sono l’attesa e il tempo a sollevare dalle cose il velo di sè, liberandole e illuminandole di un nuovo significato. Lo sguardo non è più il nostro ma da noi passa alle cose, e le cose diventano testimoni della nostra azione e della nostra immobilità, del nostro agire e del nostro non agire. Ciò che appare brutto, spoglio o disadorno, la pazienza dell’occhio lo rende lucidamente sincero e vero. Dall’evidenza dell’abbandono di ciò che è non visto, scartato, evitato nasce una nuova dimensione liberata dai filtri del comune vedere, espressione rivoluzionaria del tempo, scandito in modo nuovo nello sguardo, nei colori, nelle ombre che disegnano e forzano le linee e i contorni delle cose che ci conduce al ritratto interiore dei nostri cambiamenti, alla nostra rivoluzione quotidiana. Che è la nostra vita, siamo noi con il quotidiano rituale delle consuetudini che tracciano il confine tra l’esistenza e il superfluo.

Mario Tolaini

 

 

“La mia fotografia è un viaggio intimo e discreto fra le pieghe delle cose… della vita.

Una narrazione silenziosa del normale che diventa interprete di un pensiero di un emozione e si traduce in uno scatto velato a volte di malinconia e di rinnovate memorie.

Credo che la fotografia non sia altro che un autoritratto dell’anima dove le nostre sensibilità si traducono in immagini che il nostro occhio riesce a comporre, restituendo una nuova realtà, dove l’immagine fermata è in continuo movimento… e il resto è immobile”.

Mario Tolaini

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