LOBODILATTICE

Marcello Vigoni - Di Forme e Paesaggi

Inaugura

Venerdì, 3 Maggio, 2024 - 18:00

Presso

Hotel Aquarius
Campo S. Giacomo da l’Orio, 1624 - 30135 Venezia

A cura di

Anna Caterina Bellati

Partecipa

Marcello Vigoni

Fino a

Domenica, 24 Novembre, 2024 - 18:00

Marcello Vigoni - Di Forme e Paesaggi

Comunicato

Marcello Vigoni

Di Forme e Paesaggi

 

Curated by Anna Caterina Bellati

 

Inauguration

3 Maggio 2024

ore 18

 

Hotel Aquarius

Campo S. Giacomo da l’Orio, 1624

30135 Venezia

tel. +39 041 8660112

 

Duration

4 Maggio > 24 Novembre 2024

 

Orari

Tutti i giorni dalle 10 alle 18

 

Contatti

cell. +39 333 2468331

info@bellatieditore.com

Ufficio Stampa

BELLATI EDITORE

 

Di Forme e Paesaggi

 

Bianco e nero sapienti. Più ombre che luci. Alberi e oggetti dimenticati. Luoghi in rovina e montagne sontuose. Rocce millenarie piantate nel mare del Nord, ultimo faro del mondo.

 

Vigoni impiega la geometria di un paesaggio cogliendone i simboli spaziali e trasformandoli in segnali di tempo. Come una cima montuosa a margine dell’orizzonte, baluardo anticipatore del cielo; o un vecchio muro di casa colonica smangiato dagli anni che diventa quinta scenografica.

Lo scopo è annullare la distinzione tra percezioni reali e immaginazioni illusorie. Questo permette, a chi si immerga nelle sue fotografie, di attribuire un pari valore a tutte le informazioni visive che arrivano dapprima negli occhi e poi nell’anima.

Il suo lavoro, pur mantenendo il rigore formale nella costruzione di uno scatto, ha come obiettivo lasciarsi alle spalle le categorie ufficiali di quest’arte che fin dalla sua apparizione è stata classificata quale “riproduzione del vero”. Ma Vigoni guarda oltre, ispirandosi semmai al Mario Cresci degli Avvistamenti, quando il grande fotografo, nato a Chiavari nel 1942, dirigeva l’Accademia Carrara di Bergamo. La sintesi del giovane fotografo milanese, avvalendosi della sovrapposizione di scatti relativi a luoghi diversi, una campagna quasi sotto traccia e la facciata di una casa; una piccola fontana di pietra galleggiante in verticale su una marina mossa dal vento; giunge a superare le forme contenute nel lavoro finale senza avvalersi delle suggestioni dettate dalla pittura o dalla scultura, ma costruendo un palcoscenico di splendore-spazio-emozione capace di narrare storie private come racconti corali.

 

Anna Caterina Bellati

Camogli, Aprile 2024

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