LOBODILATTICE

Finissage I Percorsi dell’Anima

Inaugura

Sabato, 17 Novembre, 2018 - 20:00

Presso

Filanda Pregiata
Via Zucchi Falcina, 18 26015 Soresina (Cr)

A cura di

Claudia Migliore e Giovanni Pelloso

Partecipa

Marta Bernareggi, Massimo Bersanetti, Luca Casonato, Claudio Còmito, Debora Garritani, Francesca Giraudi, Mauro Mariani, Claudia Migliore, Luisa Pineri, Isabella Quaranta, Elena Santoro, L. Mikelle Standbridge, Mario Washington

Fino a

Sabato, 17 Novembre, 2018 - 21:00

Finissage I Percorsi dell’Anima

Comunicato

La mostra fotografica, giunta alla sua seconda tappa, vuole mettere in risalto la diversità 
di ciascun autore nel rappresentare il proprio intimo essere, la differente capacità di 
ciascun fotografo ad interpretare un tema come quello concettuale dell’anima in modi 
completamente diversi, sia per tecnica che per vissuto. Tutti hanno un comune 
denominatore, il desiderio di svelare il proprio mondo, di fare conoscere a chi li osserva la 
parte più preziosa, quasi sempre nascosta, l’Anima.
Questa comunanza che avvicina ma che non omologa è essenziale, la diversità di 
osservazione, di interpretazione, di elaborazione viene custodita quasi gelosamente per 
continuare “liquidamente” ad espandersi, ad evolversi.
Ci piace pensare che il nostro intimo essere possa continuamente muoversi, in 
dimensioni indefinite, senza termini di paragoni, slegate e sciolte da vincoli.
L’introspezione, quella vera, che guarda nel nostro profondo e che vogliamo fare 
conoscere attraverso un’immagine, galleggia evanescente in noi. Immagine prima 
immaginata. Costruita prima nella nostra mente. Immagine frutto del nostro io interiore. 
Immagine resa materialmente tangibile. Immagine che può essere letta da altre anime 
per trasmettere loro una sensazione, uno stato d’animo. Insomma, qualcosa di noi stessi.
La ripetizione della parola immagine è decisamente e fortemente voluta, nessun altro 
termine può esprimere al meglio quello che di norma accade nella mente di ciascun 
autore mentre fotografa. Prima nella mente, poi, tramite il mezzo fotografico si traduce 
quanto “visto” dentro di sé.
Per liquidità intendiamo, il rapporto di ciascun fotografo in relazione al suo vissuto, alle 
esperienze fin qui effettuate, tali da consentire di esprimere il proprio Io. Poco importa se 
l’elemento liquido venga o meno utilizzato, ciò che importa è l’elaborazione personale di 
ciascun autore e quello che traspare dalle differenti fotografie è proprio questo: una 
personale, diversa, anche sofferta introspezione, un vero viaggio dove si conosce il porto 
di partenza ma non si può immaginare quello di arrivo.
Questa mostra richiama antichi echi, antiche storie, memorie e ricordi quasi scomparsi 
che improvvisamente riemergono. E’ la nostra Itaca, dove l’isola non esiste in nessuna 
mappa ma è dentro ognuno di noi.
Ciascun autore ha lasciato una frase, un pensiero, un frammento, un qualcosa di sé oltre 
all’immagine, fissando, in questo modo, un attimo fuggevole, rendendolo eterno. 
Per il tema particolare assegnato ai fotografi e per la bravura dimostrata nell’interpretare 
appieno un concetto cosi’ poco definibile, abbiamo deciso che la collettiva avrà ulteriori 
sedi espositive, le fotografie continueranno ad implementare questo percorso iniziato con 
lo scorso Photofestival, esposto all’Acquario civico di Milano

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