LOBODILATTICE

Elena Frazzetto e Francesco Grasso: Fantastiche visioni cromatiche

Inaugura

Sabato, 1 Aprile, 2023 - 17:30

Presso

Galleria Arianna Sartori
via Cappello 17, Mantova

A cura di

Arianna Sartori

Partecipa

Elena Frazzetto Francesco Grasso

Fino a

Giovedì, 20 Aprile, 2023 - 19:30

Elena Frazzetto e Francesco Grasso: Fantastiche visioni cromatiche

Comunicato

La Galleria Arianna Sartori di Mantova (via Cappello, 17) presenta la mostra “Fantastiche visioni cromatiche opere di Elena Frazzetto e Francesco Grasso.

La mostra sarà inaugurata Sabato 1 aprile alle ore 17.30 alla presenza degli Artisti.

L’esposizione, presentata da Giuseppe Bacci e curata da Arianna Sartori, sarà aperta al pubblico fino al 20 aprile 2023 con orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30, chiuso Domenica e Festivi.

 

Visioni cromatiche di Elena Frazzetto

“Dinamismo e natura affascinano Elena Frazzetto, che si immedesima tanto nel paesaggio quanto nella sua riproposizione pittorica. La maestosità e la determinatezza delle posture dei suoi paesaggi producono e infondono quiete e movimento, nobili sicurezze e piacevoli sentimenti.

Un’opera, la sua, impregnata di passione, che nella struttura ricorda la festosità dell’artificio in cui domina l’apoteosi del colore sorretta da una scansione convenzionale. È un genere di rappresentazione caratteristico dei coloristi come Elena Frazzetto, che pennelleggiano strane, spesso bellissime immagini ispirate alla natura, alla narrazione fantastica.

Le opere di Elena Frazzetto fanno pensare ad una pittura affollata di paesaggi fantasticati e di vasti spazi, inadeguatamente domati dalla furia degli eventi atmosferici, così da poter affermare che la sua pittura viaggi sulla nostalgia armonizzata, sulle reminiscenze evocate dalla natura, avvicinandosi ad essa più per l’amore di frequentazione e attitudini ambientalistiche che per la ricerca del soggetto pittorico. Pertanto, i suoi lavori sono la rivelazione di un’intima analisi, che ripercorre il ricordo vago e incompleto di una natura incontaminata, la cui presenza, avvertita attraverso il senso di mancanza, suscita l’esigenza della ricerca e la dirige. Nel prosieguo delle indagini visive, oltre la vivisezione estetica dei manufatti pittorici, comincia ad affiorare la propria storia personale e il rapporto con la natura.

L’artista e il filosofo, quali amanti della bellezza e della cultura, sono i profeti dell’essere e dell’Assoluto, in quanto conducono gli uomini alla rivelazione metafisica e teologica. Gli artisti attivano quella sensibilità, ossia la capacità di percepire prima di altri, attraverso la passione, l’emozione, ciò che non si riuscirebbe a recepire con raziocinio per cui, sismografi del proprio tempo, raggiungono le aree più profonde dell’animo umano. L’artista e il filosofo aprono la strada assolvendo all’impegno sociale di rischiarare la via a chi deve percorrere quelle strade accidentate e poco illuminate. Per tale ragione, arte e filosofia devono riconciliarsi nell’artista e nel fruitore. In Elena Frazzetto si sta facendo strada un impulso creativo, un desiderio a produrre più e più opere e nel suo studio si vede un proliferare di soggetti assai diversi tra loro e realizzati su altrettanti differenti supporti. La sua ricerca appare “spasmodica”, la sua sintesi da consolidare e il suo percorso artistico alla ricerca del suo punto di equilibrio. Ma è proprio questo a stimolare l’artista catanese a realizzare nuove opere e a proseguire nell’altalenante percorso del mondo dell’arte, per raccogliere, un giorno, i frutti di questa diuturna semina. In realtà la sua arte si unisce ad una filantropia che è da buon conoscitore dell’anima e ciò che più importa è che Elena Frazzetto confermi, attraverso il fare artistico, il senso della quotidianità, l’orientamento fondamentale della vita stessa e la possibilità di superare le difficoltà, così da non intralciare la realizzazione di grandi progetti. (…)”

Giuseppe Bacci

 

Il cromatico sincretismo creativo di Francesco Grasso

“L’analisi delle stagioni stilistiche di Francesco Grasso evidenzia l’ineluttabile valenza introspettiva, l’appartenenza alla crisi della modernità e, fortunatamente, la riconoscibile originalità espressiva. Non si tratta però di un’avventura romantica che estrania dal vissuto, poiché l’intento dell’artista è quello di far parlare le sue opere al cuore dei fruitori, onde smuoverne i sentimenti affinché prendano coscienza del dramma umano che ci circonda. Pur in un cromatico sincretismo, i colori e le composizioni di Francesco Grasso mirano all’identificazione dell’uomo, al recupero dell’“anima”, al confronto tra le genti, alla rinascita di un mondo a misura d’uomo.

L’immaginario personale di Francesco Grasso porta a ricostruire fantasiosi mondi primitivi allorquando si ritrova a realizzare cicli pittorici sullo studio del volo. Elementi contrastanti e seducenti sono impressi nei suoi elaborati artistici; le soluzioni pittoriche intentate richiamano la sua anima, sia astratta, sia figurativa così da coniugare questi due aspetti con grazia, in un discernimento iconografico che cerca incantamento materico e cromatico, pur indicando ancora nelle rappresentazioni il naturalismo.

La grazia è insita nella produzione pittorica di Francesco Grasso, mentre la stessa produzione di opere, è invece senza calcolo; è spontanea come i suoi movimenti, i suoi pensieri, come la rosa del poeta Angelus Silesius: “La rosa è senza perché, fiorisce perché fiorisce; non pensa a sé, non si chiede se la si veda oppure no”. Anche Francesco Grasso non si aspetta che si guardi “fiorire le sue creazioni”, né aspetta lo sguardo altrui che, quale ringraziamento, sarebbe la sua ricompensa. Egli produce per produrre, senz’altra ragione che la freschezza di una bellezza che lo pervade e gli basta sentire questo per continuare a produrre arte. La grazia delle sue opere unisce, così, la giovinezza del suo fare pittorico che fin dall’origine non ha bisogno di altro che di se stessa e la dolce incoscienza che l’accompagna nell’immaginare uno spazio pittorico incontrollato, prima dello studio e della conseguente irruzione della legge di uno stormo di storni in volo nelle sue opere. Proprio grazie allo studio sulla complessità degli stormi di uccelli, l’opera pittorica di Francesco Grasso, sotto l’incanto dei primi tempi, annunciava che era approdato “al tempo della grazia”; la sua pittura si vestiva così come uno di quei fiori campestri spontanei in tutta la sua gloria. (…)”

Giuseppe Bacci

 

BIOGRAFIE

Elena Frazzetto è nata a Catania nel 1957 dove vive e lavora. Inizia i suoi studi artistici presso il Liceo Artistico Statale di Catania. Frequenta i Corsi di Pittura e di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Catania e consegue la laurea Specialistica di Decorazione. Dal 1986 al 2019 ha insegnato “Laboratorio di Decorazione Pittorica” e “Discipline Pittoriche” presso l’Istituto Statale d’Arte di Siracusa e di Catania e al Liceo Artistico Statale M.M. Lazzaro di Catania. Dal 1976 ha tenuto diverse personali e partecipato a numerose mostre collettive e rassegne d’arte.

Principali rassegne d’arte dal 2017: 2017, Centrum Latinitatis europae – Presidio Arete (APERN) SR - Mostra internazionale di Mail Art. Lidia Pizzo. 2019, SPLASH! Un tuffo nell’eros a cura di Giorgio Di Genova, Edizioni Premio Centro – Comune di Soriano nel Cimino (VT). 2020, XLVII Premio Sulmona Rassegna Internazionale d’arte Contemporanea. 2020, Quintetti d’arte a cura di Giorgio Di Genova e Carla Guidi. 2021, Venti per Venti – Bella ciao – Mostra Internazionale del piccolo formato, curata da Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma, Napoli. 2022, Artisti per Nuvolari, Casa Museo Sartori – Castel d’Ario (MN).

 

Francesco Grasso è nato nel 1952 a Catania dove vive e lavora.

Ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte e l’Accademia di Belle Arti di Catania nel Corso di Pittura diplomandosi nel 1977. Nel 1975 ha ottenuto il 1° premio alla quarta edizione del “Premio Lubiam” di Mantova. La sua prima mostra personale è alla New Gallery di Catania nel 1977. Ha insegnato Discipline Pittoriche e Laboratorio di Tecniche Murali. Dal 1979 al 2018 è docente presso l’Istituto Statale d’Arte di Catania e al Liceo Artistico Statale M.M. Lazzaro di Catania. La sua personale ricerca artistica si sviluppa usando la tela pagina per il suo “diario pittorico” raccontando gli eventi e le esperienze in una sorta di notes autobiografico. Ha partecipato a numerose mostre collettive e rassegne d’arte. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.

Mostre personali: 1977, New Gallery Catania. 1979, Galleria Arte centro, Messina. 1984, Galleria Arte Club, Diario pittorico, Catania. 1985, Galleria Due Ruote, Vicenza. 1985, Galleria Il Poliedro Ezio Pagano Artecontemporanea, Bagheria (PA). 1991, Spazio Espositivo Istituto Statale d’arte di Siracusa, testo Giovanni Iovane, Catalogo Maimone Editore. 1993, Istituto Statale d’Arte Catania, con uno scritto di Manlio Sgalambro, catalogo Maimone Editore. 2000, Galleria l’arte club, di Catania. 2007, Galleria L’arte Club, Catania. 2010, Palazzo della Cultura Catania, Omaggio alla musica di Battiato – Sgalambro. 2015, Herborarium Museum, Catania. 2017, Liceo Artistico Statale M.M. Lazzaro Catania, Omaggio a Bianca Boemi. 2018, Palazzo della Cultura Catania, mostra personale e Pubblicazione del Libro Francesco Grasso Diario Pittorico, prefazione di Roberto Fai, Giuseppe Maimone Editore.

Mostre collettive dal 2020: 2020, Quintetto d’Arte a cura di Giorgio di Genova e Carla Guidi. 2020, BIAS Biennale Internazionale Arte Contemporanea Sacra, Loggiato San Bartolomeo, Palermo. 2020, BIAS, Palazzo della Cultura Catania. 2020, XLVII Premio Sulmona 2020, Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea. 2021, Venti per Venti – Bella ciao, Mostra Internazionale del piccolo formato, curata da Gennaro Ippolito e Giovanna Donnarumma, Napoli. 2022, Premio Cimitile “Alla ricerca della forma dell’acqua” artisti contemporanei per la salvaguardia del pianeta a cura di Giuseppe Bacci. 2022, Artisti per Nuvolari, Casa Museo Sartori, Castel d’Ario (MN). 2023, Galleria La Vite Catania.

Come arrivare

categoria