Dipinti Antichi e del XIX secolo
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Dipinti Antichi e del XIX secolo
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La selezione di opere dal XV al XVIII secolo dell’asta DIPINTI ANTICHI dell’8 giugno sarà caratterizzata da due nomi di spicco agli estremi cronologici considerati, infatti, si apre idealmente con una rara “anconetta” del Maestro del Giudizio di Paride, l’artista fiorentino del primo Quattrocento che ha il suo name-piece in un desco da parto al Museo del Bargello. La preziosa tavola a tempera e oro raffigurante la VERGINE IN TRONO CON ANGELI E SANTI, che rappresenta uno dei rari dipinti sacri del Maestro, sarà offerta con una stima di 80.000/120.000 euro.
E sempre idealmente, si chiude nel terzo decennio del Settecento, periodo cui appartiene una veduta romana a olio su tela di Gaspar van Wittel raffigurante il TEVERE CON CASTEL SANT’ANGELO VISTO DA SUD: opera inedita che compare per la prima volta sul mercato, inserita in catalogo con la stima di 100.000/150.000 euro.
Più avanti nel secolo, due dipinti di Angelica Kauffmann con protagoniste due eroine classiche testimoniano di una nuova sensibilità per l’Antico: ARIANNA ABBANDONATA DA TESEO e PENELOPE CHE PIANGE SULL’ARCO DI ULISSE, i due piccoli ed eleganti ovali sono offerti in coppia alla cifra di 15.000/20.000 euro. Sempre in tema di personaggi celebri restiamo sul finire del Settecento ma abbandoniamo la mitologia per ricordare la presenza in catalogo del RITRATTO DEL DOGE MICHELANGELO CAMBIASO eseguito da Anton von Maron nel 1792 stimato 15.000/18.000 euro, e quello del CARDINALE GIOVANNI CARLO BANDI valutato 6.000/8.000 euro e dipinto nel 1776 da Bernardino Nocchi, l’artista lucchese il cui Autoritratto giovanile è stato recentemente acquisito dagli Uffizi per accrescere la storica raccolta iniziata dal Cardinal Leopoldo de’ Medici.
In catalogo anche un AUTORITRATTO del pittore bolognese Cristoforo Terzi, per il quale sono richiesti 25.000/30.000 euro e l’ AUTORITRATTO del pittore veneziano Antonio Zanchi, la cui valutazione è di 8.000/12.000 euro, che si lega e ci porta a parlare di un gruppo di opere veneziane di varia epoca, dalla SALITA AL CALVARIO di Marco Palmezzano, firmata e datata sul cartiglio sulla croce “Marchus palmezanus pictor foroliviensis facebat MCCCCCXX”, al raffinato dipinto di grandi diensioni SANSONE E DALILA di Palma il Giovane, offerti rispettivamente a 25.000/35.000 e 20.000/30.000 euro.
Infine segnaliamo tra le curiosità un gruppo di TROMPE-L’OEIL di disegni e stampe, anch’essi di area veneta, che sono offerti con stime intorno ai 6.000 euro, e che costituiscono interessanti e invoglianti opportunità.
La sessione di vendita dedicata ai DIPINTI DEL XIX SECOLO prevede un catalogo di circa 70 lotti tra dipinti e sculture, tra tutte l’opera emerge la bellissima STAMPA GIAPPONESE di Oscar Ghiglia, databile allo scorcio del terzo decennio del secolo scorso. Un dipinti ad olio su cartone, un raffinato omaggio dell’artista toscano alla cultura giapponese che tanto aveva influenzato gli artisti europei di fine Ottocento, per il quale sono richiesti 50.000/80.000 euro.
Anche in questo catalogo non mancano esempi eccellenti di pittura macchiaiola, tra questi ricordiamo l’intenso dipinto PAGLIAI A CASTIGLIONCELLO del pittore vicentino Vincenzo Cabianca e RITRATTO DI DONNA di Silvestro Lega, stimati rispettivamente 4.000/6.000 euro e 9.000/12.000 euro.
Inoltre, per la pittura toscana ci piace segnalare anche due grandi dipinti di Plinio Nomellini, LA RIFICOLONA e LA CACCIA per i quali sono richiesti rispettivamente 15.000/20.000 euro e 16.000/20.000 euro, ma anche ASPETTANDO IL CONCERTO di Michele Gordigiani offerto a 14.000/18.000 euro.
La pittura della prima metà dell’800 è ben rappresentata dal SAN SEBASTIANO CURATO DALLE PIE DONNE di Pietro Benvenuti per il quale la richiesta è di 10.000/15.000 euro e da RINALDO E ARMIDA di Giovanni Carnovali detto il Piccio, un olio su tela di buone dimensioni stimato 12.000/18.000 euro.
Poi, spiccano per il loro carattere storico la bella tela MICHELANGELO CHE NEGA IL SUO AIUTO A FORTIFICARE FIRENZE di Domenico Morelli, inserito in catalogo per la cifra di 20.000/30.000 euro; è, invece, di 6.000/10.000 euro la richiesta per una BATTAGLIA di Vito D'Ancona, mentre la vivida CAMPAGNA SICILIANA IN UN GIORNO DI PIOGGIA, opera del grande paesaggista Francesco Lojacono, dalla quale sembra davvero emanarsi il profumo della campagna piovosa, è offerta a 5.000/8.000 euro.
Per quanto riguarda la scultura ricordiamo il bronzo di Libero Andreotti, VENDITRICE DI FRUTTA, la cui stima è di 16.000/20.000 euro, il BAMBINO SVENUTO di Antonio Maraini e ECCE MATER di Carlo Bonomi valutati entrambi 5.000/8.000 euro.
Chiudiamo con piacere segnalando la presenza di una bella VEDUTA DI FIRENZE DALL'ARNO di Giovanni Signorini per la quale si richiedono 8.000/12.000 euro, posta in asta grazie alla generosità di un anonimo venditore: il ricavato della vendita sarà devoluto al FILE, la Fondazione Italiana di Leniterapia.
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