LOBODILATTICE

Dialoghi

Inaugura

Sabato, 5 Settembre, 2020 - 16:30

Presso

Grotte di Villanova
Grotte di Villanova

A cura di

Sabrina Zannier

Partecipa

Calogero Condello

Fino a

Sabato, 31 Ottobre, 2020 - 10:00

Dialoghi

Comunicato

In un percorso di concreta discesa nelle viscere della terra e di metaforica ascesa verso nuovi orizzonti, sabato 5 settembre alle ore 16.30 alle Grotte di Villanova, nel comune di Lusevera, s’inaugura la seconda mostra della manifestazione “Caduta e Rinascita”, interamente dedicata all’opera dello scultore Calogero Condello.

Intitolata “Dialoghi”, l’esposizione riconferma l’intento progettuale d’inscenare una relazione dialogante fra le opere contemporanee dell’artista siciliano ma friulano d’adozione, e siti architettonici, archeologici, naturalistici in un intrigante itinerario di scoperta di suggestivi luoghi del Friuli Venezia Giulia.

Con “Dialoghi” Condello approda in un sito in cui le sue sculture abitano il fantastico scenario delle grotte di Villanova, inscenando una suggestiva connessione fra l’arte realizzata dall’uomo e quella prodotta dalla natura, che tra stalattiti e stalagmiti disegna nel percorso delle grotte un’ambientazione votata alla riflessione e all’introspezione.

La mostra è parte integrante della manifestazione Caduta e Rinascita, gestita dall’Associazione culturale Playart con la direzione artistica di Sabrina Zannier, il sostegno della Regione FVG, la collaborazione e il partenariato della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, il contributo e il partenariato dei Comuni di Aquileia, Buttrio, Cividale, Lusevera, il partenariato dei Comuni di Udine e Tarcento, il patrocinio del Comune di Trieste, il contributo di Danieli e con la collaborazione del GRUPPO TONELLO di Buttrio.

Dialoghi è una mostra che si srotola in un vero e proprio percorso, con partenza davanti alla biglietteria delle Grotte di Villanova, dove tutti coloro che si presenteranno per l’inaugurazione godranno dell’ingresso gratuito, nel rispetto delle vigenti norme relative all’emergenza sanitaria. Oltre alla scoperta delle nuove sculture di Condello, questa esposizione offre quindi l’occasione di scoprire uno straordinario sito naturalistico, dove ogni anno si annovera un flusso turistico di oltre 20.000 persone che giungono nell’Alta Val Torre seguendo i circuiti legati al turismo speleologico, escursionistico, naturalistico, culturale e didattico.

Articolato in tre installazioni scultoree, il percorso esplorativo inizia con la scena di tre figure femminili adolescenti, un serrato dialogo fra due ragazze sedute a terra e una in piedi. Di cosa parlano, di cosa discutono nella cavità della grotta, che già da sé simboleggia il luogo ideale della riflessione e dell’introspezione, nella presa di distanza dalla frenesia del quotidiano?

A suggerire la risposta sono le figure di due bambini, allestiti alle spalle delle ragazze. Bimbo e bimba che svelano sui propri corpi le tracce di alcune ferite: non vi è alcun riferimento a concreti traumi fisici; sono i segni metaforici di sofferenze emotive e psicologiche, legate alle problematiche sociali e familiari che spesso toccano i più piccoli. E’ di questo che parlano le tre adolescenti, innescando un processo di riflessione che nella mostra segue il passo della crescita dell’individuo.

Proseguendo il percorso di discesa nella grotta, a decine di metri sotto terra, s’incontra poi l’ultima installazione, composta da quattro figure femminili, ancora giovani, ma quasi adulte. Dalla discesa nelle problematiche sociali, qui si respira l’ascesa di una rinascita. Le sculture, in vetroresina come le altre, ma fessurate, sottilmente aperte sui lati a indicare lo sfrangiamento corporeo nell’apertura verso l’interiorità, sono ognuna di colore diverso, a simboleggiare differenti identità e stati d’animo. Tutti però protesi verso l’alto, con la volontà di uscire dall’oscurità, nel riscatto esistenziale di un nuovo approdo.

Il percorso espositivo delle Grotte di Villanova riconferma il cammino progettuale dalla Caduta alla Rinascita, tracciando una continuità che vedrà l’approdo delle ultime quattro figure esposte a Lusevera nella mostra di Cividale!