LOBODILATTICE

Daniele Franzella - MITOLOGEMA

Inaugura

Sabato, 15 Aprile, 2023 - 17:00

Presso

RizzutoGallery
via Maletto 5

A cura di

Alessandro Pinto

Partecipa

Daniele Franzella

Fino a

Sabato, 20 Maggio, 2023 - 20:00

Daniele Franzella - MITOLOGEMA

Comunicato

RizzutoGallery è orgogliosa di presentare MITOLOGEMA mostra personale di Daniele Franzella, a cura di Alessandro Pinto. La mostra sarà inaugurata sabato 15 aprile 2023 alle ore 17 e resterà visitabile fino al 20 maggio, dal martedì al sabato, dalle 16 alle 20.

In MITOLOGEMA Daniele Franzella opera un’analisi profonda del significato dell’immagine nel nostro tempo. Un’analisi che viene mostrata in opere che attingono da linguaggi e semantiche differenti, realizzandosi attraverso medium e materiali diversi. Le opere sembrano essere colte da una prospettiva storica, per poi scartarla frammentando la linea temporale e proponendo altre prospettive laterali e contraddittorie. Le immagini bidimensionali e plastiche di Daniele Franzella sono tutte figure e simboli che si dissipano o implodono, e che smarriscono la propria capacità di affermare qualcosa di certo. In ogni simbolo/figura Franzella mette in scena i suoi rapporti, le sue congiunture, le sue connessioni e le sue aberrazioni, la polisemia quasi incontrollabile del simbolo, alla cui figura esterna mutevole è associata una costellazione di possibili contenuti. L’artista sembra scavare nel significato del simbolo e della figura come seguendo una “suggestione etimologica” che ci riporta al simbolo come pratica di accostamento e unione di elementi appartenenti a campi differenti - simbolo dal greco σύμβολον: “accostamento”, derivato di συμβάλλω, “mettere insieme, far coincidere” -  e alla figura, - dal latino fingere, plasmare - nel senso di immagine che nel suo essere ficta ha in sé l’idea di movimento e di fissità. I simboli/figure di Franzella sono così da interpretare come mitologemi, come un materiale astratto e irrequieto che si manifesta a intermittenza in oggetti e superfici contraddittori, plasmati e trasferiti costantemente nel tentativo fallace di far riemergere il proprio senso originario.

DANIELE FRANZELLA (Palermo, 1978) si confronta con temi quali la memoria e le identità individuali e collettive attraverso i simboli che le definiscono. Lavora sulla semantica e sul concetto di immagine come linguaggio manipolabile. Tra finzione e di spiazzamento, in un esercizio continuo di contrasti e di contrapposizioni, Franzella, attingendo al vasto serbatoio della storia, agisce sulle immagini, su icone spesso salde e radicate nell’immaginario comune e, modificandole in parte, ne muta il senso. Con un approccio sociale e antropologico, il vero e il falso si pongono sullo stesso piano in una relazione non univoca tra la realtà e le sue rappresentazioni. Decisiva in tal senso è la scelta dei materiali e delle tecniche; attraverso l’uso di lattici, terrecotte, resine, stampe digitali su cemento, affreschi digitali, lo scultore mette in atto un gioco di paradossi e rovesciamenti, scavando all'interno del valore della materia, lasciando cadere ogni ordine fisico o simbolico dato a priori, e facendo diventare il materiale segno esso stesso, cooperante e co-originario all’idea e al concetto di ciascuna opera. Muovendosi in un territorio di confronto tra la persistenza e l’evanescenza della memoria, il lavoro di Franzella mira in tal modo a decodificarne i simboli, creando nuovi codici attraverso cui rileggere e reinterpretare le identità individuali e collettive.

Daniele Franzella inizia ad esporre nel 2005 prendendo parte alla mostra Già e non ancora alla 51° Biennale di Venezia. Tra le mostre collettive Cronache della città di Ur (2015) e Bethlem (2016) a Düsseldorf. Tra le personali Monumentale alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento nel 2017, seguita nel 2018 da Gloria alla Fondazione Sicilia e Anabasi alla Casa del Mutilato di Palermo. Nello stesso anno è finalista al 19° Premio Cairo.

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