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I colori dell'infinito

Inaugura

Sabato, 15 Ottobre, 2022 - 17:30

Presso

Silvy Bassanese arte contemporanea
Via G. Galilei 45

Partecipa

Andrea Beccaro Bruno Beccaro

Fino a

Sabato, 28 Gennaio, 2023 - 19:00

I colori dell'infinito

Comunicato

Sabato 15 ottobre, alle ore 17,30, la Galleria Silvy Bassanese Arte Contemporanea, inaugura la stagione espositiva con la mostra ’’I colori dell’infinito’’ di Andrea e Bruno Beccaro.

La mostra rappresenta la realizzazione di un comune progetto dei due artisti. Insieme hanno creato visioni flashes della nostra Terra, inserita in uno spazio di forme e di colori infiniti.

Bruno è artista pittore, Andrea è musicista affermato e appassionato di fotografia, e questa, è la sua prima mostra.

Un mondo che fugge; un piccolo mondo fra miliardi di stelle. Un universo che si dilata verso l’infinito.

Andrea, con un breve click, ci dona il senso fuggevole dell’esistenza nelle sue infinite combinazioni. Poesie di non forme e di scie di luce, testimonianza di presenze e immaginazione di quello che non si vede.

Andrea ci racconta di uno spazio lirico fatto di emozioni, colori, suoni, cose non dette che, per un istante solo, viviamo.

Questo spazio racchiuso in un fotogramma, pur considerando la sua brevità, attiva nel nostro immaginario il concetto dell’infinito. Un concetto astratto che ci astrae dagli stretti significati e dalle definizioni dei sentimenti.

Come scrive Paola Carotti nel suo testo, gli ultimi lavori di Bruno sono un viaggio tra arte e poetica, in cui il colore si immerge e si dilata in mondi invisibili, luci irreali, al limite dei sogni, senza confini di tempo e di luogo. Sono mondi dell’inconscio e dell’anima, la cui vista compone la trepida attesa di desideri e speranze.

Lo sguardo coglie spazi di luce e di cieli immoti, dove l’artista, attimo per attimo, ha percepito il fluire del tempo e le ombre dell’Universo nella danza dei pianeti. Differenze tonali impercettibili acquistano significati diversi nel percorso a ritroso verso scintille di vita nel grembo profondo di ceneri e magmi.

Di questa memoria esistono tracce, spirali di roccia e impronte di felci, a cui l’atmosfera porgeva la vita e donava i colori.

Tempo primordiale, dimenticato in bui momenti, spezzati dal dolore di terre e filari bruciati, di assenza di voci che l’Artista ricrea nel suo Immaginario in aliti di vento e petali di rosa.

Custodi di un’Arte salvifica, le Muse, accompagnano il sogno pittorico di Bruno Beccaro con sillabe di seta e parole profumate.

«Noi siamo di Natura uguale ai sogni» (W.Shakespeare)

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