CLAUDIO GOBBI - Neither Europe nor Asia
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CLAUDIO GOBBI - Neither Europe nor Asia
Comunicato
CLAUDIO GOBBI
Neither Europe nor Asia
Inaugurazione: sabato 25 febbraio 2023 ore 18
Fino al 25 marzo, dal martedì al sabato, dalle 15 alle 19
RizzutoGallery è lieta di presentare Neither Europe nor Asia, mostra personale di Claudio Gobbi, che sarà inaugurata sabato 25 febbraio 2023 alle ore 18.00 e resterà visitabile fino al 25 marzo - dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00.
Claudio Gobbi (Ancona, 1971. Vive e lavora tra Berlino e l’Italia) presenta il progetto Neither Europe nor Asia, una selezione di fotografie tratte da due serie realizzate e collezionate dall’artista a partire dal 2011 durante ripetuti viaggi in Russia nella regione degli Urali, al confine tra Europa e Asia. Come in altri suoi progetti l’artista affianca ad immagini da lui scattate personalmente fotografie d’archivio reperite sul luogo con l’intento di affrontare temi ricorrenti nella sua ricerca artistica: l’identità culturale, l’incontro tra Oriente e Occidente, la transnazionalità e, non ultimo, la fotografia stessa quale mezzo di rappresentazione. Punto di partenza di Neither Europe nor Asia è la vita dello scrittore Dimitry Mamin Sibiryak (1852-1912), principale autore degli Urali, le cui fiabe e poetiche narrazioni paesaggistiche sono state tradotte in tutto il mondo. Gobbi affianca ai ritratti di Sibiryak, emblematici di un confine culturale per i suoi tratti somatici in parte europei e in parte asiatici, rappresentazioni fiabesche del paesaggio naturale della regione, provenienti dall’ampia tradizione dei diorami in Russia, interrogando al tempo stesso un territorio, la sua storia e l’eterna ambiguità delle immagini.
Claudio Gobbi ha studiato fotografia all’Istituto Bauer di Milano specializzandosi sotto la guida di Gabriele Basilico. I suoi progetti - caratterizzati da un continuo work in progress - affrontano questioni relative all’identità culturale e ai confini, alla transnazionalità, all’incontro tra oriente e occidente, nonché al rapporto tra arte, architettura e antropologia culturale, affrontate a partire dal proprio contesto di appartenenza: l’Europa.
Ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali, tra cui nel 2003 il Prix Mosaique (Centre National de l’Audiovisuel, Luxembourg) per un progetto sul tema Europa. Nel 2007 è stato Artist in Residence presso la Cité Internationale des Arts di Parigi. Nel 2009 e stato invitato a realizzare un progetto per la Biennale d'Arte Contemporanea di Salonicco in Grecia e nel 2010 ha ricevuto l’incarico di fotografare il MAXXI nell’ambito del progetto “Cantiere d’Autore”. Nel 2016 è stato nominato per il Deutsche Bourse Photography Prize per la sua prima monografia “Arménie Ville” edita da Hatje Cantz. Tra i progetti recenti le mostre Universo Olivetti. Comunità come Utopia Concreta, condotta dal Museo MAXXI per il Ministero degli Esteri e attualmente in tour mondiale, e The Fine Hands Show, un progetto del Goethe Institut per la Biennale di Krasnoyarsk in Russia. Una sua mostra personale con oltre 80 fotografie si è tenuta lo scorso inverno a Venezia presso Ca’ Pesaro. Attualmente vive e lavora tra Berlino e l’Italia.
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