CAPUT CAPITIS II
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CAPUT CAPITIS II
Comunicato
aA29 Project Room presenta la seconda parte della mostra personale di Tiziana Pers CAPUT CAPITIS nei suoi spazi di Caserta. Il progetto è stato concepito come una sola mostra in due capitoli: dopo CAPUT CAPITIS I, presentata a fine marzo a Milano, questa seconda parte, curata da Pietro Gaglianò e Gabriela Galati, si basa su due assi principali: svelare la continuità strutturale tra le diverse forme di dominio in un percorso che conduce a scenari inimmaginabili di controllo; e al contempo proporre possibili margini di mutamento, di rottura, di imprevedibili aperture a nuovi percorsi e vie di uscita da queste strutture.
Il titolo allude al fatto che la parola “capitalismo” deriva dal latino caput capitis, ovvero capo di bestiame.
In mostra si alternano a partire da questi assi tre narrazioni.
La prima è costituita prendendo come punto di partenza la clonazione e la modificazione genetica di cinque scimmie nel gennaio 2019 da parte di due team di scienziati all’Institute of Neuroscience della China Academy of Sciences di Shanghai. La tecnica dell’editing del DNA è stata applicata sulle scimmie per modificare il gene che controlla il sonno, rendendole insonni con lo scopo di studiare questo disturbo e altre malattie legate a esso. Pers ritrae in dipinti a olio alcuni dei soggetti modificati geneticamente attirando l’attenzione su una pratica limite tra specie diverse - e sicuramente già praticata dentro della stessa specie umana - che opera un tipo di ibridazione tra umano e non umano, ma senza un vero e proprio scopo di partnership, come direbbe Roberto Marchesini, bensì di semplice e stravolgente abuso e sfruttamento.
La seconda linea narrativa si concentra su quello che può chiamarsi situazioni di ribellione animale: tori e vacche che fuggono dal mattatoio o da una corrida, come gesto di riappropriazione del proprio destino, di resistenza, di interruzione di un futuro prestabilito dal uomo e del sistema che lo determina. Una serie di disegni a matita e inchiostro si ispirano a eventi di ribellione animale realmente accaduti.
I due fili concettuali precedenti sono sempre attraversati dal progetto principale, sempre in-progress, che l’artista porta avanti da più di vent’anni, ART_HISTORY. Nelle parole dell’artista, ART_ HISTORY “consiste nello scambiare un mio dipinto con un animale che era destinato a essere macellato: cavallo, asino, coniglio, agnello, pollo, maiale, anatra, capra, mucca, oca... in ragione del progetto. Il dipinto ha la medesima altezza o dimensioni dell’animale salvato. E non decido io chi verrà con me: il macellaio, o commerciante, o allevatore compie la scelta. Un contratto ratifica lo scambio.” In mostra si presenterà una selezione di foto inedite di ART_HISTORY / Vucciria (2018), azione realizzata a Palermo per Manifesta 12 (*). In questo modo il progetto apre diversi quesiti sull'attribuzione di un valore economico a un essere senziente così come ad un'opera d'arte e, al contempo, sulla possibilità dell'arte di interagire con il dato reale e salvare una vita.
ART_HISTORY è inoltre strettamente legato all’altro progetto fondamentale della pratica dell’artista: la residenza per artisti e animal sanctuary RAVE East Village Artist Residency, fondata insieme a sua sorella Isabella, nella quale ogni anno un artista di rilievo internazionale viene invitato a convivere con gli animali salvati e a sviluppare un progetto artistico che sia in qualche modo frutto di questa interazione.
In coincidenza con le due mostre, come operazione artistica connessa al progetto RAVE, è appena stato inaugurato il primo borgo vegetariano d’Italia, a Soleschiano di Manzano dove vivono alcuni degli animali sottratti al mattatoio ed alle logiche del mercato, ed ora curati ed accuditi da Tiziana in un contesto più naturale.
Come arrivare
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