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Antonio Colmari - gemütlichkeit intimità

Inaugura

Sabato, 29 Marzo, 2025 - 17:00

Presso

Galleria Arianna Sartori
Via Ippolito Nievo 10, Mantova

A cura di

Arianna Sartori

Partecipa

Antonio Colmari

Fino a

Giovedì, 10 Aprile, 2025 - 19:30

Antonio Colmari - gemütlichkeit intimità

Comunicato

La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Cappello 17, presenta la mostra personale dell’Artista goriziano Antonio Colmari intitolata “gemütlichkeit intimità”. La mostra si inaugura Sabato 29 marzo alle ore 17.00 alla presenza dell’Artista con presentazione di Romano Schnabl.

La mostra è accompagnata dal libro “gemütlichkeit intimità - disegni Antonio Colmari / poesie Francesco Tomada”, con testo di Romano Schnabl.

La mostra, curata da Arianna Sartori, resterà aperta al pubblico fino al 10 aprile 2025, con orario dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica chiuso.

Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu

“In venti immagini una casa viene osservata con attenzione. Di stanza in stanza. Atmosfera sospesa. Nessun rumore. Una corrente d’aria, lieve e impercettibile la attraversa. Finestre aperte sul paesaggio. Forse un lago o un mare. Terra in lontananza. Una barca a vela scorre sull’acqua. Gruppi di case sulla costa.

Che ora è? Non importa ma è giorno.

In casa: nessuno.

Eppure, questi spazi qualcuno li abita e li vive. Libri, un pianoforte, oggetti domestici, vasi con piante, fiori appassiti, ci parlano di una presenza e di abitudini quotidiane. L’ambiente sereno e silenzioso è appena increspato da suoni lontani.

Un poeta ha attraversato queste stanze.

Alle pareti nessuna immagine riflessa negli specchi. Questa casa non esiste.

Anzi… non è una casa. È un ritratto. Un ritratto in cui l’autore si confonde e si nasconde al nostro sguardo ma, benevolo, ci ospita”.

Romano Schnabl

 

 

INTRODUZIONE ALL’ARTE DELL’ARTISTA ANTONIO COLMARI

Antonio Colmari realizza immagini che nascono dalla quotidianità ma anche da una forte componente ironica individuata nel tratto grafico, in un design che mette insieme forme visive appartenenti al mondo dell’informazione, una divulgazione di un linguaggio comprensibile ed un livello culturale raffinato. Pittura e geometria appassionano l’artista Antonio Colmari, nelle sue opere affiorano sfondi architettonici che confluiscono in composizioni geometriche, descrivono centri urbani e ambienti circondati da oggetti ed elementi decorativi. L’organismo architettonico è definito in dettagli caratteristici mentre l’analisi geometrica esalta l’uso delle forme come elemento simbolico, i colori contrastanti esaltano la composizione che si presenta statica nelle forme e negli elementi decorativi, movimentata dai colori uniformi. Le figure sono rappresentate in maniera singolare dall’artista, una straordinaria disposizione al disegno dal tratto stilistico inconfondibile dove si evincono posture seducenti, sguardi penetranti dalle suggestioni scaturite dall’arte primitiva e moderna allo stesso tempo.

Infiniti oggetti richiamano l’attenzione dell’osservatore, così come le pareti e le pavimentazioni ricche di elementi e spazi cromatici creano una visione che si addolcisce nella bellezza di una geometria interessante.

Archivio Monografico dell’Arte Italiana, ottobre 2023

 

 

PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA ANTONIO COLMARI

Le composizioni dell’artista Antonio Colmari sono una proiezione dell’idea del mondo odierno, le geometrie costruiscono un’ambientazione perfetta dove si privilegiano proporzioni compositive e dove subentrano accessori di diverso tipo che diventano i protagonisti per leggere la tematica scelta dall’artista. Oggetti ed individui, principalmente femminili, operano tutti insieme e ne costruiscono un racconto. Queste sono le opere di Antonio Colmari che racconta storie sorprendenti e uniche utilizzando immagini semplici che si muovono in situazioni insolite. La straordinarietà dell’artista

sta nel raccontare e rendere esclusive queste storie, dove coesistono infinite esperienze che spalancano le porte sul mondo. La staticità, se pur è impressionante e voluta, permette alla composizione di animarsi in uno spazio vivo dove si intrecciano storie del passato, del presente e del futuro. 

Gli oggetti, le forme geometriche e le figure sono definiti da linee di contorno chiare, scure e nette, il colore è utilizzato in maniera psicologica, contiene una descrizione sulle armonie cromatiche che creano una consonanza di evidente contrasto. Armonie espressive, bilanciate e sbilanciate definiscono una condizione di equilibrio cromatico e luminoso che risulta inevitabilmente proporzionato. Il colore piatto circoscrive le forme, è comunque visibile la pennellata, meditata, decisa ed omogenea dell’artista.

Prospettive centrali, dall’alto, oblique, inclinate o accidentali creano una proiezione dello spettatore verso il centro dell’opera, lo spazio è rappresentato in maniera geometrica ed uniforme e crea una convivenza emotiva con l’osservatore. L’opera dell’artista Antonio Colmari è uno spazio personale se pur riproduce la vita quotidiana, una pittura che è comunque simbolica in quanto ogni elemento rappresentato diventa metafora di una descrizione più profonda, l’opera vive in un’atmosfera sospesa dove non si avvertono disturbi e rumori, tutto vive in maniera silenziosa ed armoniosa seguendo il corso della vita. Affiorano fantasie nelle sue composizioni, l’osservatore automaticamente immagina la storia che prende vita nell’opera rappresentata. Una storia che nasce dall’arredamento scelto, dagli oggetti semplici di uso quotidiano, le stanze sembrano comunicanti e interloquiscono tra loro come se fossero loro stesse le presenze vitali del mondo. (…)

Archivio Monografico dell’Arte Italiana, ottobre 2023

 

 

Antonio Colmari nasce a Gorizia nel 1954. Si laurea all’I.U.A.V di Venezia in Architettura. Insegnante in vari Istituti Superiori della Regione per le discipline: Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, Disegno e storia dell’arte. Inizia ad esporre in collettive e personali agli inizi del 2000. Vive e lavora nella sua casa-studio di Gorizia.

 

 

Francesco Tomada è nato nel 1966 e vive a Gorizia. Ha pubblicato diverse raccolte di poesia, l’ultima delle qiuali è “Affrontare la gioia da soli” (Pordenonelegge/Samuele, 2021), e il romanzo “Il figlio della lupa” (Bottega Errante Edizioni, 2022), scritto con Anton Spacapan Voncina. I suoi testi sono stati tradotti in una quindicina di lingue straniere.

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