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Anna Paglia. Multiversi Surrazionali

Inaugura

Sabato, 30 Marzo, 2019 - 17:00

Presso

Galleria Arianna Sartori
Via Ippolito Nievo 10, Mantova

A cura di

Arianna Sartori

Partecipa

Anna Paglia

Fino a

Giovedì, 11 Aprile, 2019 - 19:30

Anna Paglia. Multiversi Surrazionali

Comunicato

La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Ippolito Nievo 10, presenterà la mostra “Multiversi Surrazionali” della pittrice reggiana Anna Paglia, dal 30 marzo all’11 aprile 2019.

L’inaugurazione si terrà sabato 30 marzo alle ore 17.00 alla presenza dell’artista con intervento critico di Franco Canova.

Per l’occasione interverrà il musicista Paolo Gandolfi, vincitore nel 1955 del “Trofeo Mondiale di fisarmonica” ad Essen (Germania), che suonerà alcuni brani con la fisarmonica.

 

 

MULTIVERSI SURRAZIONALI dell’artista Anna Paglia

“Multiversi surrazionali” è l’ultima Mostra che si apre in questi giorni di Anna Paglia in quel di Mantova, alla Galleria Sartori. Dopo varie esperienze pittoriche, dall’iniziale figurativo all’informale astratto e al simbolismo bachelardiano dei quattro elementi primordiali (aria, acqua, terra, fuoco), l’artista reggiana si sta muovendo da diversi anni nell’ambito del Movimento Surrazionale che l’ha vista co-fondatrice insieme al sottoscritto e a Marcel Cadoni dell’unica novità artistica di questo iniziale millennio. Quando ha maturato la consapevolezza che anche le forme pittoriche informi, i segni plastici e geometrici, le luci led, le polveri della terra che si mescolano ai colori e danno vita e configurazione all’evanescenza dei cieli, Anna ha scoperto a quale meta tendeva nel percorso della sua evoluzione artistica.

Il surrazionale da cui è partita la sua ricerca, nuovissima teoria estetica che ha il suo baricentro nel pensiero di Gaston Bachelard (1884-1962) e nelle sue elaborazioni epistemologiche, è oggi un risultato che la vede proiettarsi nelle stratosfere della fisica astronomica per avvicinarsi alle rappresentazioni che si hanno delle galassie estreme di questo universo, quali si hanno dai potenti radiotelescopi. La realtà, allora, potrebbe essere fatta di molteplici universi, in numero illimitato e simili (o dissimili?) tra loro: Stephen Hawking ne teorizzò con convinzione la possibile esistenza, dando il via alcuni decenni fa a teorie nuove, astrazioni e ipotesi non in sintonia con le più accreditate concezioni scientifiche e astrofisiche. Multiverso è già termine espressione di una teoria che non solo stride con ‘questo’ universo che conosciamo, ma si oppone alla singolarità che il nome include nel suo significato. Universi paralleli, dimensioni frattali, stringhe e superstringhe, rielaborazioni teoriche dei buchi neri, dei buchi bianchi: le più azzardate teorie sull’infinito e la comprensione umana (finita, limitata) si intersecano: universo a bolle, inflazione cosmica, big-bang originario o ricorrente, onde gravitazionali,  radiazione cosmica, universi paralleli, teoria dello stato senza confini, sono tutte ipotesi emerse da studi e immaginazioni di scienziati, astrofisici ma e anche stravaganti pensatori, artisti, filosofi, esteti.

Le suggestioni offerte dagli studi e riflessioni di Bachelard sulla rêverie offrono ancora oggi stimolanti prospettive, potenzialità di analisi e sviluppo di concetti che si amalgamano insieme: aspetti fisici, materie e colori si uniscono nelle trame figurative rapprese da Anna nelle forme delle Costellazioni che lo Zodiaco contempla da millenni presso molte civiltà del passato. Da William James (1895) a Murray Leinster (1934), a David Deutsch, a J. Luis Borges, scrittore, sono parecchi ormai i sostenitori a diversi livelli della valenza di un Multiverso che ha originato questo universo, che si muove in un’unica direzione spazio-temporale esplosa in un Big-bang causato dalla deflagrazione di più universi in collisione. Ecco allora che l’artista si concentra nelle dimensioni plurime che il concetto di multiverso suggerisce, alimentando nell’immaginazione una potenzialità creativa che riprenda, seppur solo in parte, la dimensione di ciò che possiamo vedere insieme a ciò che potremmo vedere se dotati di capacità visiva straordinaria, superumana, ‘divina’.

Anna Paglia si è mossa fra surrazionale e multiversi, concetti in sé non equiparabili per coglierne in pittura proprio l’impossibile dimensione fantastica. Come a dire che se l’archetipo di un multiverso sfugge a ogni descrizione astrofisica razionale, permanendo ignoto, l’arte pittorica nello Zodiaco può condensare immagini di natura surrazionale che evidenziano tale incongruenza di rappresentatività. Le Costellazioni accompagnano l’Umanità dai primordi, la inseguono e la stimolano in possibili influenze che ci determinerebbero, a seconda delle nascite in un periodo o nell’altro. Si incontra nei quadri di Anna l’intensità pittorica e cromatica che le luci led ben disposte accentuano nella dinamica visiva di un ‘surreale’ astratto, che nell’ottica surrazionale estetica diventa l’espressione di una realtà sfuggente ma presente, e nel contempo illimitata pur nelle finitezze fisiche del tratto pittorico.

Le galassie e le costellazioni che vengono rappresentate dall’artista sono levità e grumo materico insieme, leggerezza e spazialità dimensionale, infinitezza e molteplicità che la tela imprigiona per necessità rappresentativa. Il Creato, il visibile equilibrio di materia e antimateria del cosmo, di espansione dinamica e diacronica che si fa stelle e galassie, osservabili dagli occhi umani rivolti ai cieli notturni da sempre, è qui disegnato con l’abile mano di chi sa unire l’immaginario del mondo fantastico al reale del mondo fisico. Surrazionale poesia della pittura che si fa dimensione eterea, cielo di polvere colorica che traluce l’infinito dei multiversi.

Franco Canova

 

Anna Paglia nasce a Castelnovo ne’ Monti (RE), la sua formazione inizia a Genova dove ha trascorso la prima parte della sua vita. Trasferitasi nuovamente in provincia di Reggio Emilia si mette in gioco con una prima esposizione nel 2000 sperimentando vari linguaggi pittorici.

Nel 2002 incontra il poeta musicista Marcel e inizia una collaborazione che porta alla fondazione della Galleria d’Arte Metamorfosi di Reggio Emilia. Galleria che ben presto diviene punto d’incontro di intellettuali, artisti e critici.  Tra esposizioni e riflessioni sui vari movimenti d’arte, nel 2004 l’attenzione si concentra sul concetto filosofico del “Surrazionale” ideato da Marcel Cadoni, ripreso e ulteriormente rielaborato dallo storico Franco Canova, dalla stessa Anna Paglia, dal simbolista Paolo Navale.

Nell’aprile 2010 insieme a Franco e Marcel, fonda ufficialmente il “Movimento Surrazionale” con riferimenti al Filosofo Francese Gaston Bachelard (1884 – 1962).

Una prima esposizione delle opere surrazionali, dal titolo “L’universo e lo Zodiaco” in cui l’artista “semina la terra per creare il cielo” fu presentata dal Critico Marzio Dall’Acqua e curata da Franco Canova, nelle sale di Palazzo Casotti (col patrocinio dei Musei, dell’assessorato alla cultura e ai progetti speciali del Comune di Reggio Emilia). In seguito ha esposto in altri Musei.

 

“Perché le galassie? Per una volontà di esplorazione, nel campo dell’arte e in quello della psiche, vista come turbinio di  emozioni, anche contrastanti, vista come parte eterea dell’umano, intangibile e celeste, in mutazione continua. Un cammino di maturazione pittorica e personale che si evidenzia tramite queste opere, incanto alla vista, con giochi di luce pennellata e fisicamente diffusa tramite led”. (Stefania Ferrari 2014)

 

Non tralascia però la ricerca astratta della “rêverie”: tele, spesso di grandi dimensioni dove la fantasia spazia in un mondo immaginifico di forme e colori, nascondendovi mimetizzato un qr code che una volta scoperto e inquadrato con l’apposita app. indirizza direttamente al suo sito Internet.

Ha al suo attivo numerose mostre in Italia (Reggio Emilia, Ostuni,  Genova, Savona,Parma,Perugia, Ascoli Piceno, Mantova, Viterbo, Roma, Firenze,  Pisa , Ischia, Gubbio…), e nelle principali Città Europee (Vienna 2010, Praga 2011, Sofia 2012, Londra 2013, Parigi 2013, Bruxelles 2014, Zurigo 2015, Montreux 2016, Innsbruck 2016, Barcellona 2018, Mosca 2018, Niznij Novgorod 2018).

Sue opere figurano in collezioni private italiane ed estere, in ambienti pubblici e ecclesiastici, tra cui tre grandi trittici: uno “Oltre” rappresentante la Trasfigurazione di Gesù e il “Cristo della Misericordia”, ambedue circondati dagli universi luminosi e collocati il primo, nella nuova chiesa Parrocchiale di Reggiolo e il secondo nella Chiesa “Madonna Greca madre della della Misericordia” di Portopalo Capopassero in Sicilia, un terzo, “Matilda” dedicato a Matilde di Canossa, nelle sale del Comune di Carpineti.

 

Orario di apertura: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Chiuso festivi

Informazioni: Tel. 0376.324260 info@ariannasartori.191.it

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