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Alessio Schiavon "Il linguaggio universale dell'Arte, alfabeto dell'anima"

Inaugura

Sabato, 13 Aprile, 2024 - 16:30

Presso

Palazzo Santo Stefano
Piazza Antenore 3, Padova

A cura di

Marina Sonzini + Blu Star International

Partecipa

Alessio Schiavon

Fino a

Domenica, 5 Maggio, 2024 - 19:00

Alessio Schiavon "Il linguaggio universale dell'Arte, alfabeto dell'anima"

Comunicato

A Palazzo Santo Stefano a Padova la Mostra di Alessio Schiavon “Il linguaggio universale dell’Arte, alfabeto dell’Anima”

CON IL PATROCINIO DELLA PROVINCIA DI PADOVA

Si è tenuta il 12 Aprile 2024 la Conferenza stampa di presentazione della Mostra di Alessio Schiavon a Palazzo Santo Stefano a Padova, alla presenza dell’artista, della curatrice Marina Sonzini e del Consigliere Provinciale Vincenzo Gottardo.

Taglio del nastro sabato 13 aprile alla presenza del Sen. Antonio De Poli, del Consigliere Regionale Vincenzo Gottardo, del Management della Mostra, la Blu Star International, Roberto Sparaci, del Direttore Artistico Giorgio Barassi, del regista del film “Radio Caterina, la radio della speranza” David Orlandelli e dei rappresentanti dell’ANEI, Associazione Nazionale Ex Internati, in rappresentanza del Museo Nazionale dell’Internamento di Padova.

A partire da domenica 14 aprile la Mostra è stata aperta al pubblico e la curatrice è a disposizione dei visitatori ogni venerdì, sabato, domenica e nelle giornate del 25 aprile e 1° maggio.

La  Mostra

L’artista padovano Alessio Schiavon torna ad esporre nelle prestigiose sale di Palazzo Santo Stefano, sede di rappresentanza della Provincia di Padova nella centralissima Piazza Antenore. La prima volta fu nell’ottobre 2021 con una prestigiosa bi-personale, accostato alle tele del grande Mario Schifano.

La mostra attuale è una personale e si compone di due sezioni: al piano nobile del Palazzo, una antologica racconta il percorso dell’artista dagli esordi sino alle ultime sperimentazioni, mentre nel sottostante rifugio antigas del Museo di Palazzo Santo Stefano è ambientata una serie di tele che raccontano, con il linguaggio simbolico dell’arte, i bombardamenti alleati che colpirono la città di Padova nel 1944 e che causarono, oltre alle migliaia di vittime civili, danni irreparabili al patrimonio artistico, tra cui la distruzione degli affreschi di Mantegna nella Cappella Ovetari.

In occasione dell’ 80° anniversario di quegli avvenimenti storici, Schiavon ha realizzato due grandi cicli di opere: il primo è stato esposto nella città martire di Cassino e nell’Abbazia benedettina di Montecassino, entrambe distrutte, successivamente ricostruite e divenute simbolo e monito nel mondo contro gli orrori della guerra; mostra presentata il 23 gennaio con una conferenza stampa in Senato promossa dal Sen. Antonio De Poli dal titolo “L’arte vince sempre” e inserita nella commemorazioni culminate con la visita a Cassino del Presidente della Repubblica.

Il secondo ciclo di opere, Schiavon lo ha realizzato per la sua città, Padova;  la sensibilità del Consigliere Provinciale Vicenzo Gottardo ne ha colto l’alto valore artistico e di memoria e ha aperto le porte del Museo di Palazzo Santo Stefano a questo progetto espositivo, a queste tele e al pubblico che vorrà ammirarle.

Un’opera di Schiavon (un tricolore, come quello che campeggia sulla locandina ufficiale) è inoltre esposta, grazie all’ANEI, al Museo Nazionale dell’ Internamento di Padova, mentre nel Museo di Palazzo Santo Stefano si racconta il loro cimelio più famoso, la Radio Caterina (quella raccontata nel film di David Orlandelli), con l’auspicio che in questo 80° anniversario tanti cittadini e turisti visitino i luoghi della memoria presenti in città.

La sezione antologica ripercorre i soggetti cari all’artista (le nebulose, le connessioni neurali, i cavalli, le velature) e le sue palette cromatiche (dal nero al bianco, i colori del cielo, i colori della terra).

La mostra tematica sui fatti del 1944 racconta invece le tragiche sequenze della guerra: lo scatenarsi della bestia umana, il sangue delle vittime, l’apocalisse dei bombardamenti, la polvere delle macerie, il buio della notte e infine la vita che rinasce. Per terminare con i papaveri della resistenza (e dei veterani), i tricolori della nascita della Repubblica e terminare con immagini di luce.

L’arte di Schiavon parla di sentimenti, di un viaggio interiore, di Storia, di ricordi e di resistenza. Attraverso le sue corolle - che sono sentimenti, frammenti d’anima, emozioni - l’artista racconta la vita. Vita che è più forte di ogni notte dell’anima o della Storia, e rinasce. Sempre.

Le opere diventano allora memoria condivisa, un ponte tra passato e futuro, un anelito di speranza.

La mostra sarà visitabile nei giorni di venerdì-sabato-domenica dal 14 aprile al 5 maggio compresi, con orario 10-12,30 e 14,30-19,00 e con due aperture straordinarie il 25 aprile e 1° maggio. INGRESSO LIBERO.

Museo di Palazzo Santo Stefano, Piazza Antenore, Padova

Catalogo disponibile sul posto.

www.alessioschiavon.it

 

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