8 settembre '43. La Liberazione d'Italia
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8 settembre '43. La Liberazione d'Italia
Comunicato
8 SETTEMBRE – 16 DICEMBRE 2023
A MILANO PRESSO LA CASA DI VETRO
IL PROGETTO HISTORY & PHOTOGRAPHY - LA STORIA RACCONTATA DALLA FOTOGRAFIA
PRESENTA IN ANTEPRIMA ASSOLUTA PER L’80° DELL’ARMISTIZIO
"8 SETTEMBRE ’43. LA LIBERAZIONE D’ITALIA"
LA SCONFITTA DELL’ASSE IN NORD AFRICA E DEI NAZIFASCISTI IN ITALIA NEGLI ARCHIVI FOTOGRAFICI DI STATO AMERICANI, POLACCHI E TEDESCHI
LA MOSTRA
In anteprima assoluta per l’Italia apre al pubblico venerdì 8 settembre 2023 alle ore 16.00 presso il centro culturale ed espositivo “la Casa di Vetro” (www.lacasadivetro.com) di Milano in via Sanfelice 3 la mostra “8 settembre ’43. La liberazione d’Italia - La sconfitta dell’Asse in Nord Africa e dei Nazifascisti in Italia negli archivi fotografici di stato americani, polacchi e tedeschi”. In programma fino a sabato 16 dicembre, aperta dal mercoledì al sabato dalla ore 16.00 alle 19.00, l’esposizione è curata dal giornalista pubblicista Alessandro Luigi Perna, opinionista esperto di storia della fotografia e di storia contemporanea, e prodotta da Eff&Ci Facciamo Cose di Federica Candela, consulente e produttrice in ambito culturale, artistico e fotografico. La mostra è un’iniziativa di History & Photography – La Storia raccontata dalla Fotografia (www.history-and-photography.com), l’innovativo progetto analogico e digitale rivolto al grande pubblico e a scuole e università che ha per obiettivo valorizzare gli archivi storici iconografici, renderli fruibili al grande pubblico e supportare l’insegnamento della storia contemporanea attraverso le immagini fotografiche.
Composta di 65 fotografie di grande suggestione, scelte sia per la ricchezza dei contenuti che per la loro particolare valenza estetica, l’esposizione ripercorre brevemente gli eventi che hanno portato alla sconfitta delle armate italiane e tedesche in Nord Africa per poi soffermarsi approfonditamente sull’invasione alleata della Sicilia, l’armistizio dell’8 settembre del 1943 e gli eventi che sono seguiti fino alla completa liberazione dell’Italia dalle forze nazifasciste. La mostra è corredata di ricche didascalie di approfondimento con taglio giornalistico in un formula espositiva che riprende il modulo editoriale delle fotonotizie, tipico dei grandi quotidiani e periodici della prima metà del Novecento, combinandolo con i nuovi linguaggi agili e dinamici della divulgazione storica contemporanea ispirati al concetto di public history.
Il primo numero del nuovo magazine Zoom Archives sarà tutto dedicato alla mostra. È l’inizio di una serie di numeri monografici dedicati alle iniziative del progetto History & Photography. Edito da Rodolfo Namias Editore e curato da Alessandro Luigi Perna, il nuovo magazine ha come obiettivo quello di entrare negli archivi pubblici e privati nazionali e internazionali di musei, associazioni, case editrici, privati, fotografi e aziende e mostrarli al grande pubblico. Previsto in un’edizione in italiano e una in inglese per il pubblico internazionale, sarà scaricabile in formato pdf al link www.fotografiastore.it/zoom-archives-8-settembre-liberazione al prezzo di € 9,90.
LE FOTOGRAFIE PROVENIENTI DAGLI ARCHIVI DI STATO AMERICANI
Le immagini, alcune molto conosciute all’estero ma meno in Italia, provengono in gran parte dagli archivi di stato americani, in particolare Library of Congress, U.S. National Archives, U.S. Navy e U.S. Army. Una selezione di fotografie di grande qualità estetica che permettono di raccontare non solo la drammaticità degli scontri in prima linea ma anche le condizioni di vita dei soldati, i retroscena della campagna d’Italia, le distruzioni che l’hanno accompagnata e le difficoltà della popolazione italiana.
Le immagini della U.S. Navy sono spesso realizzate dai fotografi che facevano parte della mitica The Naval Aviation Photographic Unit capitanata da Edward Steichen, a sua volta fotografo già estremamente conosciuto negli Stati Uniti prima dell’inizio del conflitto. Sono veri e propri professionisti provenienti dalle più diverse discipline della fotografia che diventeranno autori di fama internazionale nel dopoguerra continuando a lavorare come freelance o entrando nelle principali agenzie mondiali. Il loro compito principale era quello di raccontare la vita sulle portaerei per invogliare i piloti civili ad arruolarsi nella U.S. Navy invece che nella concorrente U.S. Air Force. A volte andavano oltre i loro compiti specifici ritraendo anche la popolazione e le località italiane man mano che gli alleati avanzavano lungo la penisola. Di particolare qualità sono le immagini della popolazione napoletana e dei suoi bambini realizzate da Wayne Miller nell’agosto del 1944 mentre è in preparazione l’invasione della Francia Meridionale programmata con l’Operazione Dragoon.
Le immagini provenienti dagli archivi dell’U.S. Army sono invece realizzate da decine di fotografi, per lo più sconosciuti ma a volte di grande talento, arruolati negli U.S. Army Signal Corps con il compito di documentare le azioni di guerra e di raccontare la vita sul fronte e nelle retrovie. Degli stessi archivi fanno parte anche una serie di immagini scattate da semplici soldati o ufficiali dell’esercito che all’occasione usavano la propria macchina fotografica personale per documentare le loro esperienze di guerra, i contatti con la popolazione civile o quanto vedevano mentre combattevano. A fornire in formato digitale molte delle immagini degli U.S. Army Signal Corps è il Signal Corps Archive, un’ente privato che ha l’intento di metterle gratuitamente a disposizione in alta definizione agli addetti ai lavori e al grande pubblico postandole su Flickr in un lavoro che è in continuo progredire dal 2020. Una parte di esse tuttavia erano già state messe a disposizione dagli uffici degli U.S. National Archive in un progetto di cooperazione con Wikipedia Commons che ha permesso l’accesso gratuito a migliaia di immagini sulla storia americana.
Una delle immagini esposte è stata realizzata dalla fotografa di fama mondiale Toni Frissel. In essa l’autrice ritreae un gruppo di piloti afro-americani durante un briefing prima di entrare in azione per una missione con la loro squadriglia. Siamo nel marzo del 1945 a Ramitelli, nel comune di Campomarino, in provincia di Campobasso in Molise. Fa parte di un servizio dedicato proprio ai piloti afro-americani appartenenti alla 332d Fighter Group (il "Tuskegee Airmen") usato per sensibilizzare il sostegno dell'opinione pubblica nei confronti degli afro-americani nell'esercito degli Stati Uniti e per sottolineare il sacrificio e il contributo da loro fornito per vincere la guerra sebbene in patria fossero vittime di razzismo. Autrice di immagini di moda per le più importanti riviste di moda internazionali, conosciuta per le sue immagini caratterizzate da ambientazioni esterne che mostravano le donne enfatizzando il loro attivismo sul lavoro e nella vita privata, comincia a ritrarre il Secondo Conflitto Mondiale prima con la American Red Cross, quindi con la Eighth Army Air Force e infine come fotografa ufficiale del Women's Army Corps. È forse sua, anche se il credito originario afferma che l’autore è sconosciuto o non fornito, una bellissima immagine - esposta in mostra - di soldatesse americane su una spiaggia del Nord Africa mentre sono in libera uscita.
LE FOTOGRAFIE PROVENIENTI DAGLI ARCHIVI DI STATO POLACCHI
Una parte minore delle immagini arriva invece dagli archivi di stato Polacchi ( Archives Narodowe Archiwum Cyfrowe) e fanno parte Collezione della Casa Editrice Cracovia – Varsavia (Collection Wydawnictwo Prasowe Kraków-Warszawa – vedi: https://portal.ehri-project.eu/units/pl-003140-2) fondata nell’ottobre del 1939 dal governo nazista della Polonia occupata per ordine di Goebbels, ministro della propaganda del III Reich. La sede della casa editrice, produttrice di tutte le riviste legali al tempo nel paese, si trovava a Cracovia nel Palazzo della Stampa e aveva filiali presenti a Varsavia, Radom, Lublino, Częstochowa, e successivamente anche a Lviv. A dirigerla era Hans Strozyk con l’obiettivo di promuoverre le esigenze di propaganda di Hitler. Le fotografie erano scattate da fotoreporter dipendenti della casa editrice, agenzie di stampa, studi fotografici privati e corrispondenti di guerra. Una volta raccolte venivano poi distribuite ai vari organi di stampa che erano autorizzati a usarle (come a riportare le notizie) senza commenti ma solo con le didascalie ufficiali approvate dalla censura tedesca.
La prospettiva delle immagini provenienti dagli archivi di stato polacchi è quella delle forze dell’Asse, il taglio è per lo più da fotoreportage, con molte fotografie scattate in prima linea e durante azioni di combattimento. Alcune invece sono costruite accuratamente per sfruttare i chiaro scuri e hanno una veste molto grafica. Molte sono di grande qualità estetica: i fotografi che le realizzavano, al di là della visione ideologica personale o dei loro committenti, erano estremamente consapevoli del mezzo che utilizzavano e particolarmente dotati dal punto di vista artistico. Proviene sempre dalla stessa fonte l’immagine di Benito Mussolini nel momento in cui è liberato a Campo Imperatore dai paracadutisti tedeschi in un’azione spettacolare effettuata con gli alianti, preludio alla nascita delle Repubblica Sociale Italiana. Con il passaggio della monarchia italiana a fianco degli Alleati e la loro dichiarazione che l’Italia è nazione cobelligerante delle truppe anglo – franco – americane, la guerra civile, già cominciata sul campo subito dopo essere stato reso pubblico l’armistizio dagli americani l’8 settembre, comincia anche a livello formale tra i due nuovi Stati italiani - Regno del Sud e RSI - in cui in quel momento è divisa istituzionalmente la penisola.
LE FOTOGRAFIE PROVENIENTI DAGLI ARCHIVI DI STATO TEDESCHI
Due immagini invece provengono direttamente dagli archivi di stato tedeschi che le ha messe a disposizione di Wikipedia Commons in alta definizione per un progetto di cooperazione autorizzandone l’uso per qualsiasi finalità. La prima è di particolare importanza per la storia della Seconda Guerra Mondiale in Italia perché mostra una retata di civili effettuata dalle truppe della Repubblica Sociale Italiana e dell’esercito tedesco in una via di Roma subito dopo l’attentato partigiano di via Rasella “contro – come recita la didascalia originale fornita dai Bundesarchiv, gli archivi di stato della Germania - una compagnia di polizia altoatesina (aggregata alle SS) in addestramento, avvenuto il 23 marzo 1944.” Gli arrestati “furono portati al Viminale, detenuti e malmenati, e una parte di essi – continua a raccontare la didascalia - sarà uccisa nella conseguente rappresaglia alle Fosse Ardeatine.” La seconda mostra un reparto della X MAS, corpo d’élite dell’esercito italiano che in parte aderì al nuovo stato della RSI, schierato a Roma per essere passato in rivista dagli alti comandi tedeschi presenti in città prima di raggiungere la prima linea del fronte di Anzio e Nettuno.
IL PERCORSO STORICO E IL PUNTO DI VISTA
La mostra ripercorre attraverso i materiali fotografici, selezionati in funzione sia della loro valenza estetica che documentale, i continui cambiamenti avvenuti sul fronte del Nord Africa, la condizione degli Italiani in America durante la seconda guerra mondiale, la conferenza di Casablanca in cui gli alleati decidono di invadere l’Italia e con quali obiettivi, le attività dei servizi segreti in funzione dello sbarco in Sicilia, il coinvolgimento della mafia americana nell’occupazione dell’isola, le trattative per l’armistizio, la fuga da Roma del governo italiano e della monarchia (una vicenda che richiede più di un’approfondimento anche dal punto di vista etico), il passaggio dell’Italia con gli alleati e la costituzione di un nuovo esercito che li affiancasse nella liberazione d’Italia, la liberazione di Mussolini da parte dei tedeschi, la nascita della Repubblica Sociale Italiana, il progressivo formarsi dei nuclei partigiani composti sia da gruppi di militari sbandati che, sin dalle origini, da civili decisi a dare il loro contributo contro i Nazifascisti prima al sud e poi nel resto del paese e, infine, la progressiva ma lenta liberazione d’Italia con la sua scia di sangue sia tra gli uomini in uniforme di tutti i paesi coinvolti sia tra i civili vittime sia delle rappresaglie nazifasciste che dei bombardamenti tedeschi o alleati.
Il punto di vista iconografico è, per scelta curatoriale e produttiva, primariamente quello americano e tedesco. È stato infatti deciso, nel momento in cui l’esposizione è stata concepita, di privilegiare e valorizzare gli archivi americani e polacchi perché ancora pochissimo conosciuti, con immagini spesso di grandissimo valore artistico e proposte gratuitamente agli addetti ai lavori, al grande pubblico e a scuole e università per scelta istituzionale e culturale dei due paesi. Una volontà che ha come obiettivo quello, rimarchevole e che dovrebbe essere di esempio per le altre nazioni, di promuovere la storia di Stati Uniti e Polonia. Ma se le immagini non riescono a raccontare tutto quello che è avvenuto nel nostro paese durante il periodo che va dal 1943 al 1945, i testi di approfondimento cercano di integrare le parti mancanti a livello visuale con contenuti in grado di restituire ai visitatori nella maniera più completa possibile l’intera vicenda della guerra civile e di liberazione italiana.
HISTORY & PHOTOGRAPHY
La Fotografia ritrae e racconta la realtà ormai da quasi due secoli. È partendo da questo presupposto che nasce History & Photography, un progetto che si pone tre obiettivi principali: realizzare e promuovere esposizioni che raccontino la Storia contemporanea con la Fotografia (e che raccontino anche la Storia della Fotografia); riscoprire e rendere fruibili al grande pubblico e ai più giovani, esaltando sia la funzione narrativa e documentale delle immagini che il loro valore estetico, i tantissimi archivi fotografici storici italiani e stranieri, pubblici e privati, che conservano veri e propri gioielli artistici spesso sconosciuti perfino agli addetti ai lavori; supportare con lo strumento della fotografia, e il punto di vista del fotoreportage in particolare, l’insegnamento della Storia e delle società contemporanee in Scuole e Università con percorsi già precostituiti di circa 50-70 immagini. Le fotografie sono spesso dotate di testi di approfondimento che affrontano i diversi argomenti storici con un taglio giornalistico e documentaristico.
MODALITÀ DI FRUIZIONE ANALOGICA E DIGITALE DELLA MOSTRA PER PRIVATI, SCUOLE E UNIVERSITÀ
La mostra è fruibile sia in formato analogico che digitale. I visitatori che vengono a visitare la versione analogica hanno poi una settimana di tempo per rivederla in versione digitale richiedendo la password. E in ogni caso possono tornare a vedere la mostra tutte le volte che vogliono fino alla sua chiusura. Inoltre il progetto History & Photography propone anche l’innovativa possibilità di fruire della mostra anche nel solo formato digitale, una opzione particolarmente interessante per coloro che per qualsiasi motivo non possono recarsi di persona presso lo spazio espositivo. Pagando un fee è infatti possibile ricevere la password a tempo per vederla sui propri device casalinghi in slideshow manuale con foto e testi (offerta Home Vision - www.history-and-photography.com/home-vision).
A scuole e università è proposta la stessa modalità di fruizione affinché l’esposizione possa essere utilizzata per fare lezione in classe attraverso le lavagne digitali (o altri strumenti digitali di cui sono dotate). Gli studenti possono poi approfondire e studiare immagini e testi a casa. La mostra in formato digitale è disponibile anche una volta finita l’esposizione in formato analogico presso “la Casa di Vetro”. La proposta a scuole e università (offerta Education - www.history-and-photography.com/education) prevede anche visite guidate e le fotoproiezioni commentate dal vivo dal curatore (con un linguaggio che di volta in volta si adatta all’età dei ragazzi che ha di fronte) presso la sala espositiva o presso le scuole stesse, sia per le singole classi che per gruppi di studenti più ampi.
“Un gruppo di ragazzini italiani posa.” Agosto 1944, Napoli, Campania, Italia. Autore Wayne Miller, fotografo con il grado di tenente in forza alla The Naval Aviation Photographic Unit di Edward Steichen © Courtesy U.S. Navy / U.S. National Archives; “Le donne partigiane impegnate sul fronte di Castelluccio si rilassano in attesa del proprio turno per andare in pattuglia.” 5 ottobre 1944, Castelluccio, comune di Norcia, Perugia, Umbria, Italia. Autore Baker, 3131st Signal Photo Corps. Digitalizzazione di Signal Corps Archive. © Courtesy U.S. Army Signal Corps / U.S. National Archives
LO SPECIALE DELLA NUOVA RIVISTA ZOOM ARCHIVES EDITA DA RODOLFO NAMIAS EDITORE
Con la mostra “8 settembre ’43. La liberazione d’Italia” comincia anche un rapporto di collaborazione tra il progetto History & Photography – La Storia raccontata dalla Fotografia e Rodolfo Namias Editore, la prima casa editrice ad aver proposto in Italia contenuti relativi alla fotografia essendo stata fondata nell’ormai lontano 1894. Rodolfo Namias Editore lancia infatti da settembre Zoom Archives, il nuovo magazine digitale della casa editrice, edito sia in italiano che in inglese. Curato da Alessandro Luigi Perna, sarà tutto dedicato agli archivi storici fotografici pubblici e privati (di musei, istituzioni, aziende, fotografi, associazioni, etc.) e sarà scaricabile in PDF a € 9,90 – vedi: www.fotografiastore.it/zoom-archives-8-settembre-liberazione Tra le varie proposte di contenuti in programma, anche una serie di speciali monografici dedicati proprio alle iniziative di History & Photography. All’interno del primo numero della rivista, i lettori troveranno tutte le immagini e i testi della mostra “8 settembre ’43. La liberazione d’Italia”.
IL CURATORE
Alessandro Luigi Perna è un giornalista pubblicista, un consulente (editoria, fotografia, eventi, comunicazione, ufficio stampa) e un curatore e organizzatore di iniziative con la fotografia sia contemporanea che storica, sia rivolte al grande pubblico che a scuole e università. È specializzato inoltre nella valorizzazione e promozione di archivi di fotografi, agenzie, case editrici, musei, aziende. Fornisce servizi di consulenza a fotografi (progettualità, comunicazione, cura e organizzazione) e gallerie espositive (direzione artistica, organizzazione, gestione spazi, comunicazione).
In curriculum ha moltissimi articoli di fotografia, numerose interviste a grandi fotografi internazionali, alcuni volumi fotografici, decine di mostre realizzate con enti pubblici e privati, la cura e co-cura di tre festival. È stato infatti co-ideatore e co-curatore delle prime tre edizioni di Memorandum – Festival della Fotografia Storica di Biella e Torino, co-curatore della sezione fotografica del festival Urbana di Biella e ideatore, curatore e co-produttore di All you need is photography! Unlimited Edition Photo Festival di Milano.
Ha curato mostre in Triennale, Fondazione Stelline di Milano, Casa dei Tre Oci di Venezia, Museo di Arte Contemporanea di Lucca, Museo delle Scienze di Torino, etc. Ha realizzato mostre o foto-proiezioni con gli archivi fotografici di Fiat, Alenia, Pirelli, Olivetti, Unione Industriali Torino, L’Europeo - RCS, Touring Club, Società Geografica Italiana, Museo del Risorgimento di Torino, Musei Civici di Pavia, Università degli Studi di Torino – Museo della Facoltà di Antropologia, Museo del Calcio di Coverciano, etc. Ha curato mostre e foto-proiezioni inoltre con numerosi archivi internazionali pubblici e privati tra cui, tra gli altri, quelli dei Musei di Londra, degli U.S. National Archives, della Library of Congress, della U.S. Navy, del U.S. Marine Corp, del Ministerio de Educación, Cultura y Deporte di Madrid, etc.
Ha curato esposizioni di numerosi fotografi, viventi e non, tra cui Michel Comte, Cesare Colombo, Romano Cagnoni, Giovanni Porzio, Giancolombo, Frank Hurley, Gianfranco Moroldo, Santi Visalli, Guido Alberto Rossi, Roberto Polillo, etc. Ha promosso, supervisionato e coordinato mostre di: Werner Bischof (Magnum), Magnum (collettiva), Bruno Barbey (Magnum), Herman Leonard, Pino Ninfa, etc. Dal 2011 con il progetto History & Photography, realizzato in partnership con Eff&Ci – Facciamo Cose di Federica Candela, racconta anche la storia della fotografia e del mondo contemporaneo sia al grande pubblico che ai ragazzi delle scuole con mostre e foto-proiezioni.
IL PRODUTTORE
Eff&Ci - Facciamo Cose fornisce servizi e attività di consulenza a chi opera nella cultura e nel sociale come enti pubblici e associazioni e propone agli artisti dal supporto alle loro esigenze espositive fino alla progettazione, cura, allestimento, esposizione e promozione delle loro mostre. Nel corso di questi anni ha organizzato presso “la Casa di Vetro” di Milano diverse iniziative espositive - personali e collettive di fotografia, pittura e scultura di artisti italiani e stranieri. Nell’ambito del progetto History & Photography ha prodotto numerose mostre di fotografia storica.
CREDITI DELLA MOSTRA
Titolo:
8 SETTEMBRE ’43. LA LIBERAZIONE D’ITALIA
La sconfitta dell’Asse in Nord Africa e dei Nazifascisti in Italia negli archivi fotografici di stato americani, polacchi e tedeschi
Una produzione di:
Eff&Ci - Facciamo Cose
Ideazione e cura di:
Alessandro Luigi Perna
Per il progetto:
History & Photography – la Storia raccontata dalla Fotografia
Foto di:
U.S. National Archives and Records Administration
U.S. Library of Congress
U.S. Navy
U.S. Army Signal Corps (in parte digitalizzate da Signal Corps Archive)
Archives Narodowe Archiwum Cyfrowe - Collection Wydawnictwo Prasowe Kraków-Warszawa
Attenzione:
I crediti delle immagini sono obbligatori
INFORMAZIONI
BIGLIETTI DI INGRESSO
Ingresso - € 5,00
Visite guidate su appuntamento (minimo 4 persone): € 15,00
Foto-proiezioni commentate su appuntamento (minimo 10 persone): € 15,00
Il biglietto di ingresso permette:
- di tornare a visitare la mostra tutte le volte che si vuole presentando la ricevuta
- di visionare la mostra nella versione on line per una settimana a partire dal lunedì successivo
Attenzione:
Non sono previste riduzioni per nessuna categoria di visitatori
HOME VISION
Una settimana (da lunedì a domenica): € 12,50
MONOGRAFICO DEDICATO ALLA MOSTRA DEL MAGAZINE ZOOM ARCHIVES
Link: www.fotografiastore.it/zoom-archives-8-settembre-liberazione
Costo: € 9,90
PROPOSTE EDUCATION
È possibile per scuole e università accedere alle mostre non solo nel consueto orario ma anche al mattino su appuntamento con possibilità di visite guidate e/o foto-proiezioni commentate dal curatore della mostra.
Le foto-proiezioni commentate sono proposte anche presso gli spazi (classi o aule magne) di scuole e università.
È inoltre possibile sia per i professori che per gli studenti utilizzare via web in autonomia le immagini della mostra (sia durante l’esposizione che a esposizione terminata).
Costi:
Visite guidate (minimo 8 studenti): € 10,00
Foto-proiezioni commentate in presenza presso la sede espositiva o presso gli istituti scolastici (classi o aule magne): € 10,00 (minimo 15 persone)
Foto-proiezioni commentate in remoto dal curatore: € 10,00 (minimo 15 persone)
Mostra digitale on line da visionare via web in autonomia in slideshow manuale per un mese: € 10,00
Il biglietto di ingresso permette:
• di tornare a visitare la mostra tutte le volte che si vuole presentando la ricevuta
• di visionare la mostra nella versione on line per un mese a partire dal lunedì successivo
Attenzione:
per le scuole sono previsti periodi di utilizzo delle immagini anche maggiori di un mese in funzione delle necessità di professori e studenti
PERIODO, ORARI, COME ARRIVARE, SEDE, CONTATTI
Periodo di esposizione:
8 settembre – 16 dicembre 2023
Giorni e orari:
Dal mercoledì al sabato dalle 16.00 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 19.00)
Come arrivare:
- MM3 - fermata piazzale Lodi + filobus 91 direzione Lotto o 92 direzione Bovisa FN
- Passante ferroviario - fermata Porta Vittoria
- Filobus 90/91, 93 - fermata viale Molise
- Filobus 92 - fermata via Costanza Arconati
- Tram 12 - fermata piazzale Martini
- Autobus 66 - fermata piazzale Martini
- Autobus 84 - fermata via Maestri Campionesi
Sede dell’esposizione:
la Casa di Vetro
via Luisa Sanfelice, 3
20137 Milano
Info per il pubblico:
Tel. 02.3943.839
www.history-and-photography.com
www.effeci-facciamocose.com
www.lacasadivetro.com
Info per la stampa e le scuole:
Alessandro Luigi Perna
Cultura & Giornalismo
Progetti Editoriali & di Comunicazione
Fotografia Storica & Contemporanea
Progetti Educational con la Fotografia
Ufficio Stampa & Pr
Cell. 338/5953881
alessandroluigiperna@alessandroluigiperna.com
www.alessandroluigiperna.com
www.history-and-photography.com
Come arrivare
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