“Incipit VITA NOVA. Mirabile visione” Mostra d’arte in omaggio a Dante Alighieri nel 700esimo della morte
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“Incipit VITA NOVA. Mirabile visione” Mostra d’arte in omaggio a Dante Alighieri nel 700esimo della morte
Comunicato
Sabato 10 luglio 2021 alle ore 18:00 presso Pallavicini 22 Art Gallery inaugura “Incipit VITA NOVA. Mirabile visione” organizzata da Associazione culturale LOGOS in collaborazione con Galleria Ess&rrE Porto turistico di Roma e curata da Marilena Spataro e Alberto Gross.
Dodici artisti, celebrano Dante Alighieri nel 700esimo della morte, con una suggestiva mostra di opere, di cui molte inedite, tra dipinti, incisioni, sculture, ceramiche.
La mostra è patrocinata dal Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura/Viva Dante e rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 17:30 alle 20:30 fino a sabato 24 luglio.
Per accogliere i visitatori in sicurezza, l’ingresso in Pallavicini 22 Art Gallery sarà regolato in conformità alle disposizioni ministeriali.
La mostra
“Incipit VITA NOVA. Mirabile visione” è un viaggio, attraverso le arti figurative, nel mondo visionario e affascinante di Dante Alighieri e in particolare della Divina Commedia, poema inossidabile che mai finisce di stupirci nella sua assoluta attualità che puntualmente segue il corso della Storia.
L'esposizione, che si terrà dal 10 al 24 luglio a Ravenna presso lo Spazio espositivo PALLAVICINI 22 Art Gallery, vedrà in mostra dodici artisti e complessivamente 30 opere.
Nelle intenzioni dei curatori, Marilena Spataro e Alberto Gross, la rassegna, oltre a celebrare il Sommo Poeta nel 700esimo della sua morte nella città, Ravenna, che lo ha accolto esule da vivo e che ancora oggi ne custodisce gelosamente le spoglie, desidera fornire, attraverso le opere di artisti di diversa formazione e dai diversi linguaggi espressivi, ulteriori spunti di riflessione ed evocazioni visive dei temi danteschi.
Sarà così possibile ammirare le opere delle brave e originali pittrici bolognesi, Meme Baccolini, Nicoleta Badalan, Grazia Barberi e del pittore di lungo corso, anch'egli bolognese, Roberto Tomba, c'è poi l'artista marchigiana, Luciana Ceci, che si presenta con due intense incisioni e con una scultura; altrettanto intense, quanto delicate, le opere delle artiste romagnole, Nadia Barresi e Paola Fabbri, entrambe pittrici, e della raffinata ceramista, Eleonora Dalmonte. Dotate di grande forza espressiva i dipinti in mostra del lughese Giorgio Strocchi, quanto eccentriche nei loro spunti favolistici le sculture ceramizzate della scultrice imolese Elena Modelli, cui si aggiunge lo scultore romagnolo, Mario Zanoni, che espone Caronte, uno dei pezzi forti del suo "Divin Bestiario", nota rassegna scultorea dedicata alle figure del fantastico e immaginario della Divina Commedia.
Fiore all’occhiello di questa esposizione ravennate, la presenza del pittore fiorentino Andrea Simoncini, che omaggerà il suo illustre concittadino e la sua opera con tre affascinanti dipinti che ne colgono lo spirito più profondo rappresentandolo magistralmente attraverso le più collaudate tecniche pittoriche della grande tradizione figurativa toscana.
Estratto dal Testo critico
Inizia la vita rinnovata, una nuova giovinezza, un nuovo amore, forse un nuovo modo di poetare. In molti modi potrebbe essere interpretato il significato delle tre parole inserite nel proemio della "Vita nova" di Dante, opera che anticipa di poco la stesura della Commedia e si volge - idealmente - ai ricordi della giovinezza e all'amore per Beatrice.
Parole di rinascita che vorremmo pronunciare con convinzione nell'anno 2021, proprio quello che saluta la celebrazione dei settecento anni dalla morte del Poeta che ha ridefinito i canoni estetici e compositivi non soltanto in letteratura, ma nell'intero immaginario della creazione artistica. Attraversare l'universo dantesco - non solo quello della Commedia - significa addentrarsi in un intrico di meraviglianti visioni dalla forza eversiva estrema, fulminanti nella loro lucidità, avanti di secoli - oggi come allora - rispetto alla comune sensibilità contemporanea. Misurarsi e cercare di penetrare la complessità fantastica di questo firmamento, seguire il percorso delle comete che lo valicano, diviene una sfida stimolante per qualsiasi artista che non si accontenti di rimanere all'interno dei confortevoli limiti del conosciuto, ma intenda esplorare le infinite possibilità e visionarie ipotesi interpretative. Ancora di più acquista significato poterlo fare nella città - Ravenna - che ha veduto gli ultimi anni della vita di Dante e ancora oggi ne conserva le spoglie, assieme allo spirito che non ha mai smesso di alimentarne la salute culturale e artistica. Gli artisti invitati a partecipare a questo progetto potranno imbarcarsi in uno dei numerosi fiumi d'abbondanza che sfociano nell'oceano dantesco, sfidando l'intelligenza creativa, gli orizzonti del visibile immaginabile, il chimerico, il fantastico, il divino.
( Alberto Gross)
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