LOBODILATTICE

“TREESURE” La ramificazione delle percezioni

Inaugura

Sabato, 3 Giugno, 2023 - 19:00

Presso

VISIONI ALTRE
Cannaregio 2918

A cura di

Adolfina De Stefani

Partecipa

Caroline Bouguereau e Xenia Kravchenko

Fino a

Venerdì, 30 Giugno, 2023 - 20:00

“TREESURE” La ramificazione delle percezioni

Comunicato

“ALBERO: l’esplosione lentissima di un seme” (Bruno Munari)

 

In questo tempo, in cui i temi della sostenibilità e della cura per l’ambiente fanno da padroni, trattare l'argomento “natura” potrebbe sembrare un cliché, eppure le due artiste che hanno scelto di relazionare le loro sensibilità e farle confluire in una esposizione condivisa, nulla hanno da spartire con i luoghi comuni legati a questo tema.

Come l'arte trascende la mera definizione di bellezza per avvicinarsi alla sfera emotiva, anche la Natura, seppur intrisa di autentica bellezza, se ne discosta per donarci qualcosa di più profondo e autentico. Qualcosa che ci assomiglia e a cui ci lega un rapporto simbiotico.

Ecco quindi che, sia Caroline Bouguereau che Xenia Kravchenko, fondano la propria ricerca artistica sull’esplorazione della relazione uomo-natura - argomento che da sempre è fonte di ispirazione per artisti visivi e scrittori - sottolineando le similitudini e, soprattutto, la stretta, imprescindibile correlazione. Esse sembrano infatti riferirsi al mondo vegetale (agli alberi, nello specifico) per rappresentare lo spazio, materiale e spirituale, che l'uomo occupa nel mondo e comprendere il senso del suo agire.

Nelle opere di Caroline Bouguereau non c'è distinzione tra albero e uomo, tra le ramificazioni della natura e quelle venose dell'uomo poiché parte di un tutto indivisibile. Entrambi abbisognano, alla stessa maniera, di terra e di aria, di luce e di acqua, svelandone la stessa forza e la stessa fragilità.

Allo stesso modo, anche Xenia Kravchenko indaga il nesso profondo uomo-natura, evidenziandone tuttavia la “dipendenza”, a causa di cui si manifestano tutte le fragilità del rapporto. Nelle sue opere, la natura viene declinata come elemento di armonia tra e con l'uomo ma, al tempo stesso, quale oggetto di consumo, di egemonia, di resistenza della memoria.

 

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