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Azelio Corni. Al riparo dal cielo

Da diverso tempo non assistevo ad una mostra così intensa, non solo per il luogo scelto per l'esposizione, Prima Scuderia del Castello di Vigevano, ma soprattutto per la potenza che le opere allestite emanano appena si entra a visitare l'esposizione.
La mostra, voluta fortemente dai figli dell'artista, Azelio Corni, scomparso un anno e mezzo fa, non è solo il classico omaggio al lavoro del padre e ai suoi lavori ma è soprattutto un voler diffondere il pensiero dell'uomo prima e dell'artista poi.
Caterina e Umberto ( i figli ) hanno a loro volta dato vita ad un capolavoro, cosa non facile misurarsi con le immense capacità del padre senza cadere in qualche cedimento, invece hanno brillantemente trasmesso il pensiero creativo del padre. Si entra e si rimane avvolti da queste diciotto tele di grande formato, tutte senza titolo, che arrivano a misurare dai quattro ai nove metri.
La tecnica è un carboncino e acrilico su carta da spolvero e l'impressione guardandoli è che questi immensi teli abbiano come applicati dei ricami di filo, mentre ad uno sguardo più attento si tratta dell'uso particolare del carboncino fatto dall'artista, che rende le opere tridimensionali.
Ho visto questa mostra due volte prima di decidermi a scrivere un articolo, perché il tema trattato e l'allestimento eseguito hanno davvero attraversato la mia persona, portandomi in una dimensione altra, onirica, dove la parte terrena viene completamente messa da parte per fare emergere il lato spirituale, meditativo e al contempo concettuale. Un aspetto molto importante nelle opere dell'artista, oltre al rapporto natura- uomo- spirito è la struttura architettonica delle stesse, pensate ed ideate come interpretazione architettonica delle forme, le quali giocano un ruolo significativo della pittura di Corni. L'architettura, quegli studi mai potuti effettuare per studiare all'Accademia di Brera ma che sono sempre rimasti impressi, tanto da rivelarsi in tutti i suoi lavori.
"Al riparo dal cielo" è una mostra particolarmente raffinata, con alte aspettative, ampiamente raggiunte; inaugurata il 17 Aprile, é stata prorogata fino al 18 Maggio, segno che l' attenzione da parte del pubblico è stata significativa e importante. Le opere di Corni, al di là della sede espositiva, emanano uno stretto rapporto uomo-spirito, una ricerca pittorica complessa, cominciata nel 2004 ed interrotta purtroppo a causa della sua scomparsa.
Rimangono le varie tele e i video fatti mentre il padre lavorava nel suo studio dal figlio Umberto. In mostra infatti, viene proiettato in loop un video del padre mentre pittura accompagnato da una musica scelta ad hoc, per maggiormente coinvolgere lo spettatore.
Una mostra che vale la pena vedere, che meriterebbe a mio avviso di essere portata in più sedi espositive, per il notevole significato intrinseco e per ciò che é in grado di trasmettere.
Un viaggio di poesia visiva, che utilizza il linguaggio pittorico e che si snoda in un crescendo sempre maggiore.
Ricordo sempre di avere uno sguardo attento e gentile di fronte all'Arte, perché l'Arte richiede pazienza, richiede Amore e tanta dedizione.
Lo stesso amore che hanno messo Caterina ed Umberto scegliendo la città di Vigevano, così tanto cara all'artista, per esporre "Al riparo dal cielo".
Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno fatto si che la mostra potesse nascere, soprattutto agli "Amici di Palazzo Crespi".

Claudia Migliore

Azelio Corni. Al riparo dal cielo
a cura di Caterina e Umberto Corni 17 Aprile - 4 Maggio 2025 prorogata al 18 Maggio 2025
Vigevano, Prima Scuderia del Castello
Orari: venerdi, sabato e festivi: dalle 10 alle 19 da martedì a giovedì dalle 15 alle 18
Per informazioni e visite guidate per gruppi o scuole contattare 331 8887605